LA CUCINA PIEMONTESE IN 1000 RICETTE

LA CUCINA PIEMONTESE IN 1000 RICETTE TRADIZIONALI è un ricettario davvero straordinario, che ci fa conoscere la cucina di questa regione, varia e gustosa!

Vi parlo del libro che mi ha fatto compagnia per gran parte di giugno in cucina!

LA CUCINA PIEMONTESE IN 1000 RICETTE TRADIZIONALI

Laura Rangoni

Editore: Newton Compton Editori

Prima edizione : 2014

Pagine: 479 p

LA CUCINA PIEMONTESE IN 1000 RICETTE TRADIZIONALI. Descrizione (dal sito dell’editore)

Tutti i segreti di una gastronomia varia, raffinata e originale

Una tradizione culinaria ricca di sapori unici

La storia e la tradizione gastronomica del Piemonte sono da secoli divise da una profonda dicotomia: da un lato la cucina poverissima delle vallate alpine, dall’altro quella sfarzosa e ricercata della corte dei Savoia.

L’universo della cucina e della gastronomia piemontesi, se sondato cum grano salis, consente di fare scoperte straordinarie. Questo tipo di esplorazione può essere condotta sia in ambito popolare, nei campi, sulle vie del lavoro, nei quartieri poveri, sia nello splendore mondano di delizie e piatti ricercati.

La cucina piemontese raccoglie le principali ricette tradizionali del territorio, suddivise per province. Sono presenti anche preparazioni a base di prodotti tipici, alcuni noti, altri sconosciuti fuori dalle zone di appartenenza, cercati e selezionati con cura dall’autrice e dai suoi collaboratori, per comporre un ricettario unico e dettagliatissimo.

LA CUCINA PIEMONTESE IN 1000 RICETTE TRADIZIONALI. Breve riassunto e commento personale

Io e il Maritozzo abbiamo visitato il Piemonte l’ultima volta qualche anno fa, in occasione dell’Ostensione della Sacra Sindone ed abbiamo imparato ad amare e apprezzare Torino e i suoi splendidi dintorni.

In altre occasioni avevamo avuto modo di conoscere la provincia di Cuneo, oltre alle Langhe e al Monferrato…

Io avevo anche avuto la fortuna di visitare le risaie di Vercelli e di conoscere il Lago Maggiore, per cui possiamo dire di aver potuto visitare gran parte del territorio di questa magnifica regione.

Grazie a questo libro, ho potuto compiere un bellissimo viaggio nella memoria e nei sapori di questa terra!

Come ci racconta l’autrice nell’introduzione:

Il Piemonte è pede montis, infatti, la maggior parte del suo territorio è caratterizzato da montagne, colline e pianure che si spingono fino alla valle Padana influenzando le colture e le produzioni agricole e quindi, di riflesso, la cucina.

Dalla pianura vengono i cereali, in particolare il riso. Ricordate? le province di Novara e Vercelli da sole producono circa il 60% del quantitativo nazionale di riso.

E non dimentichiamo che il Piemonte è noto soprattutto per i suoi vini.

Data  la quantità di pascoli montani, poi, il Piemonte produce sia carne che latticini, detenendo in questi settori il primato in Italia.

La zona è inoltre ricca di prodotti di altissima eccellenza come il tartufo bianco d’Alba, presente in diverse zone tra il Monferrato, l’astigiano e le Langhe.

Numerosi sono anche i funghi, prevalentemente porcini, che si trovano facilmente in tutta l’area, sia collinare che montana.

Come ci spiega sempre l’autrice, da un punto di vista gastronomico il Piemonte ha due anime:

una popolare e contadina, caratterizzata da carni povere, maiale, pollame, formaggio e cereali, e un’altra nobile e regale, figlia della lunga presenza dei Savoia e della loro corte che hanno influenzato notevolmente le preparazioni alimentari ancor oggi presenti sulla nostre tavole.

Ci viene poi spiegato meglio quello che caratterizza le varie province e zone.

Sicuramente, tra le città piemontesi, Alba è quella con una maggiore identità gastronomica. Nella sua cucina prevalgono tartufi, funghi pregiati, selvaggina, un gran numero di ortaggi e soprattutto le famose nocciole delle Langhe.

Alba è anche la patria dei tajarin, l’unica pasta che si possa dire originaria del Piemonte. Inoltre, questa è la patria di alcuni tra i più prestigiosi vini italiani, noti anche all’estero: barbaresco e barolo.

Asti è famosa in tutto il mondo per la sua grande tradizione vinicola, anche se nel territorio sono presenti estese coltivazioni di frutta e verdura, cereali e legumi, per non parlare del celebre tartufo bianco.

Cuneo è per lo più una zona montuosa ma comunque ricca di interessanti prodotti: latte e latticini di ottima qualità, funghi, cereali come l’orzo e il grano saraceno e soprattutto tartufi. Nella provincia di Cuneo è particolarmente evidente l’influenza della cucina occitana.

Novara si avvicina molto di più alla Lombardia che al Piemonte per la sua cucina. Troviamo molti piatti tradizionali a base di pesci di lago. Data la presenza di comunità ebraiche, qui si è sviluppato anche l’uso della carne di oca.

Lo stesso discorso vale per la provincia di Vercelli, che nella sua cucina unisce tipicità piemontesi e lombarde : rane, pesci di stagno e preparazioni tradizionali della fascia collinare pedemontana.

Torino è senza dubbio la capitale dolce, famosa per la produzione dolciaria e in particolare per la lavorazione del cioccolato, che si è sviluppata sul finire del 1700 per accontentare i palati più raffinati.  Io e il Maritozzo la amiamo tantissimo!

Insomma, una cucina da conoscere meglio e da apprezzare! Continuerò a proporvi altri piatti di questa tradizione, nella speranza di tornare presto a visitare il Monferrato e le Langhe!

Vi consiglio quindi il libro, se come me amate scoprire le cucine d’Italia!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!