KILLER CHEF di JAMES PATTERSON

KILLER CHEF : i bookshot di James Patterson una grande trovata.

 

 

Killer chef

Autori: James Patterson,Jeffrey J. Keyes

Traduttore: S. Puggioni

Editore: TEA

Anno edizione: 2017

Pagine: 159 p.

 

Descrizione

Qualcuno ha preso di mira i migliori ristoranti di New Orleans, colpendone con micidiale precisione alcuni clienti. Tocca a Caleb Rooney, detective della Omicidi, nonché amatissimo chef di Street food, il compito di fermare questo killer e la sua strana sete di vendetta…

KILLER CHEF : BREVE RIASSUNTO E COMMENTO

«A due passi dalle rive del Mississippi, nei pressi verdeggiante Jackson Square, c’è un furgone ristorante su cui è dipinto un teschio con le tibie incrociate. Più precisamente, un gambero con le tibie incrociate. Killer Chef, come viene chiamato, è uno dei chioschi più famosi della città»

Lo chef del furgone è Caleb Rooney, “un metro e ottantotto di altezza, snello e muscoloso” e con “un sorriso abbagliante”. Con lui, la ex moglie, Marlene DePietra. Ma (p 11):

«Caleb Rooney non è solo uno degli chef più bravi della cità. E’ anche uno dei suoi detective migliori»

Proprio mentre è impegnato a servire i suoi famosi panini po’boy, Caleb deve correre sulla scena di un duplice omicidio. La scena del delitto è un esclusivo ristorante, Patsy’s, che “attira da anni celebrità locali e di passaggio”. Le due vittime sono state avvelenate.

Ma gli omicidi non finiscono…

Pochi giorni dopo, infatti, tocca ad altre due persone in un altro ristorante. E, mentre le indagini di Caleb sembrano arenarsi, le vittime diventano sei…

Il panico comincia a diffondersi tra i turisti che sempre affollano le strade di New Orleans e i luoghi in cui si mangia sono deserti. Chi avvelena il cibo? E perché?

L’AMBIENTAZIONE E’ LA CARTA VINCENTE DI QUESTO ROMANZO BREVE

E’ affascinante il clima che l’autore riesce a creare, ma da Patterson ti aspetti di meglio.

Non che il romanzo sia da buttare, anzi. Sei impaziente di arrivare alla fine per verificare la tua ipotesi, ma è come se tutto venisse svolto troppo in fretta, come se i personaggi non avessero il tempo di svilupparsi e farsi conoscere.

Un abbozzo di romanzo, che comunque mi è piaciuto, soprattutto perché mi ha fatto tornare alla memoria tanti piatti della cucina americana del Sud, il soul food di ispirazione franco-africana, che è veramente “cibo per l’anima”.

VOTO : 7/10

CHE COS’È IL PO’ BOY?

Il termine viene da Poor boy, cioè “ragazzo povero”. Secondo la “leggenda”,  il panino fu inventato da due ex conducenti di tram, Bennie e Clovis Martin, conosciuti anche come i Martin Brothers, che aprirono un locale a New Orleans intorno al 1922. Durante la grande depressione, si racconta che ci fu un lungo sciopero dei conducenti di tram della città, che lottavano per i propri diritti.

I fratelli Martin, per sostenere la protesta, fornirono cibo gratis ai “poveri ragazzi” che scioperavano (in inglese “poor boys”), preparando questi panini.

Oggi esistono moltissime varianti di Po Boy: la versione classica è con gamberi fritti o arrosto di manzo, ma ne esistono anche con ostriche, granchi, pesce gatto, pollo, tutti ovviamente fritti

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!