Jambalaya creola per il Carnevale di New Orleans

Jambalaya creola. Dal Carnevale di New Orleans, la versione creola della paella spagnola.

Un piatto decisamente affascinante, la Jambalaya, con una storia che ci fa ricordare quanto spesso la cucina sia il primo passo per l’integrazione tra popoli. Vediamo perché

Che cos’è la jambalaya

La jambalaya è un piatto creolo della Louisiana,  tradizionalmente fatta con carne e verdure, e completata con l’aggiunta di brodo e riso. Sono due le maniere principali per prepararla.

  1. LA JAMBALAYA ROSSA O ALLA CREOLA

La più comune è la jambalaya preparata alla maniera creola , detta “jambalaya rossa”. Si realizza aggiungendo della carne macinata ad un soffritto di sedano, peperone e cipolla; la carne è normalmente un misto di pollo e salsiccia sbriciolata. Vengono poi aggiunte le verdure ed il pomodoro e infine i frutti di mare. Il riso ed il brodo vengono aggiunti verso la fine in quantità equivalenti.

Il tutto va lasciato cuocere, a fuoco lento, per 20 – 60 minuti, in funzione del recipiente di cottura. Verso la fine del processo di cottura si evita di mescolare. 

2. LA JAMBALAYA CAJUN

L’altro modo, più caratteristico del sud-ovest e del sud della Louisiana, è la jambalaya cajun, preparata senza pomodoro. La carne viene soffritta in una padella di ferro.  Le verdure (50% cipolle, 25% sedano e 25% peperone verde o rosso, ma le proporzioni si possono modificare secondo il proprio gusto) vengono aggiunte e saltate in padella fino a che non diventano morbide.

Il brodo e i condimenti sono aggiunti nel passaggio successivo, e quindi le carni vengono messe in un piatto. Questa miscela viene poi cotta, coperta, per almeno un’ora. Infine, viene portata ad ebollizione e viene aggiunto il riso. A questo punto si copre e si lascia cuocere, a fuoco lento, per almeno 30 minuti senza mescolare. La preparazione è pronta quando il riso è cotto.

3. LA JAMBALAYA BIANCA

Esiste anche una terza ricetta, meno comune. In questa versione, la carne e le verdure vengono cotte separatamente dal riso.

Allo stesso tempo il riso viene cotto nel brodo e viene aggiunto agli altri ingredienti prima di servire il piatto. La “jambalaya bianca” è rara in Louisiana ma è popolare al di fuori dello stato per abbreviare i tempi di cottura.

È realizzata allo stesso modo della cajun, ma senza verdure. Sono molti i ristoranti servono questo piatto perché considerato come più adatto ai bambini e di più facile cottura.

Jambalaya. Differenze con altri piatti creoli

La jambalaya è considerata, dalla maggior parte degli abitanti della Louisiana, come un piatto di riso semplice da preparare rispetto ad altri piatti tradizionali quali il gumbo, l’étouffée e i gamberi creoli. Il più delle volte viene usato un riso lungo tipo basmati.

La jambalaya si differenzia dal gumbo e dall’étouffée per il modo con cui è aggiunto il riso. In questi piatti, il riso è cotto separatamente e viene servito come un letto su cui viene servito il piatto principale. Nella jambalaya,invece, il riso viene aggiunto alle verdure, alla carne, ai frutti di mare e al brodo e il sapore viene assorbito dai grani di riso durante la cottura.

Jambalaya. Le origini del piatto

La jambalaya creola ebbe origine nel quartiere francese di New Orleans, che, un tempo, era il settore europeo della città.

Nacque dal tentativo degli spagnoli di preparare la paella nel Nuovo Mondo, dove lo zafferano non era facilmente reperibile. Il pomodoro divenne il sostituto dello zafferano.

Col passare del tempo, l’influenza francese si sostituì a quella spagnola a New Orleans e le spezie dei Caraibi trasformarono la “paella del Nuovo Mondo” in un piatto completamente diverso.

Nelle moderna Louisiana, il piatto si è poi evoluto in molte altre ricette. La jambalaya creola, o quella rossa cajun, si diffusero a New Orleans, dove era chiamata semplicemente ‘jambalaya’.

La jambalaya cajun, senza pomodoro, ebbe origine nelle zone rurali della Louisiana , dove erano facilmente disponibili gambero, ostriche, alligatori, anatre, tartarughe ed altri tipi di animali. A questi veniva aggiunto, pollo o tacchino.

 

La ricetta segue a breve

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!