INSALATA DI SURIMI E MAIS

INSALATA DI SURIMI E MAIS

Se non fosse chiaro, fino alla fine di luglio sono in ferie e quindi cucino solo cose velocissime, che non richiedono troppo impegno e si possono lasciare pronte per la cena.

Del resto chi ha voglia di mettersi ai fornelli dopo una giornata al mare?

Oggi cuciniamo il surimi e lo abbiniamo con mais e germogli di soia. Noi abbiamo accompagnato con crackers alle olive nere, per un piatto unico più o meno completo

INSALATA DI SURIMI E MAIS: la ricetta per 4

  • DIFFICOLTÀ : molto bassa
  • PREPARAZIONE : 10 minuti + il tempo di scongelamento del surimi, se usate quello congelato
  • COTTURA : – 
  • COSTO : basso

INGREDIENTI

PREPARAZIONE

  • Lavate accuratamente le foglie dell’insalata, quindi fate sgocciolare su un telo asciutto oppure passatele alla centrifuga, per eliminare l’acqua in eccesso.
  • Tagliate l’insalata a listerelle sottilissime e tenetele in acqua fredda con ghiaccio e succo di limone.
  • Al momento di servire, scolatela e mescolatela con il mais, i germogli di soia e le arachidi.
  • Tagliate i surimi a rondelle e uniteli all’insalata.
  • In una ciotolina preparate infine il condimento: versate nella ciotolina la salsa di soia e il succo del limone, quindi unite qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva, il prezzemolo tritato e il pepe.
  • Mescolate il tutto con una forchetta e condite l’insalata preparata con questa salsina.

INSALATA DI SURIMI E MAIS : un’idea in più

Potete rendere quest’insalata ancora più gustosa aggiungendo un pomodoro tagliato a dadini e qualche rondella di oliva nera! Se non vi piace la salsa di soia e il prezzemolo, unite invece del basilico e della scorza grattugiata di limone

INSALATA DI SURIMI E MAIS – Il surimi

Il surimi è una preparazione culinaria tipica della tradizione culinaria giapponese. In origine, infatti, prima della sua commercializzazione su larga scala, il surimi era prodotto in maniera semplice e sul momento. Secondo la ricetta originale, il surimi è un “battuto” (tritato a coltello) di polpa di merluzzo nordico Pollack cotto in acqua bollente (lessato), spianato e successivamente corretto di sapore.

Purtroppo oggi di questa semplicità è rimasto ben poco. In effetti potremmo paragonare il surimi al wurstel: nel trito può finire di tutto. Il prezzo è un buon indicatore della qualità del prodotto che acquistiamo. Ma, si sa, le frodi sono sempre dietro l’angolo.

Lo ammetto senza vergogna: nel mio congelatore c’è sempre una confezione di questo prodotto, fortemente sconsigliato. E’ pratico e colorato e il sapore non è niente male.

Leggete attentamente l’etichetta. Quello che acquisto io ha una buona percentuale di pesce (circa l’80%), ma la maggior parte di quelli in commercio non arriva nemmeno al 40%.

Infatti il surimi italico, a forma di bastoncini di colore arancione all’esterno e bianchi all’interno, per legge contiene almeno il 36% di pesce. Il resto è costituito da addensanti, farine e fecola di patate e grassi vegetali.

Che tipo di pesce c’è nel surimi?

Il surimi è il risultato di una lavorazione industriale che utilizza le parti di scarto provenienti da altri alimenti, come merluzzo, sgombro, suri e differenti specie di carpe asiatiche. Nella maggior parte delle marche in commercio, la polpa impiegata per la produzione del surimi proviene da scarti industriali e da avanzi di lavorazione.

Ma ce ne sono di buona qualità, prodotti con metodi vicini a quelli tradizionali giapponesi, con vera polpa di merluzzo. Se lo trovate, comprate quello.

INSALATA DI SURIMI E MAIS : i SEMI DI PAPAIA

Come vi ho accennato, invece del pepe in grani ho usato i semi di papaya, che hanno importanti benefici per l’organismo. Infatti proteggono i remi e aiutano a depurare il fegato. Non solo. Grazie alla presenza di un alcaloide antielmintico, la carpaina, che elimina i parassiti intestinali, i semi di papaya migliorano la salute dell’intestino.

I semi di papaya hanno inoltre potenti proprietà antibatteriche ed antinfiammatorie in grado di migliorare la salute dell’apparato digerente.

Insomma: la prossima volta che acquisterete una papaya, mettete da parte i semi e fateli essiccare!

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!