IL TEMPO DELL’IPOCRISIA di Petros Markaris

IL TEMPO DELL’IPOCRISIA è il nuovo romanzo di Petros Markaris, dedicato alle inchieste del commissario greco Kostas Charitos. Vediamo insieme che cosa accade!

IL TEMPO DELL’IPOCRISIA

Petros Markaris

Traduttore: Andrea Di Gregorio

Editore: La nave di Teseo

Prima edizione italiana : 2019

Pagine: 353 p.

Genere : noir, poliziesco

Preceduto da:  L’università del crimine

Il tempo dell’ipocrisia. Descrizione (dal sito dell’editore)

Il commissario Charitos è appena diventato nonno del piccolo Lambros, quando un imprenditore filantropo, proprietario di una catena di alberghi, viene ucciso con un’autobomba nei dintorni di Atene. L’attentato viene rivendicato da un gruppo che si firma Esercito degli Idioti Nazionali, ma i motivi dell’omicidio restano oscuri.

I sospetti su terrorismo e criminalità organizzata svaniscono mano a mano che la polizia ricostruisce i segreti della vittima, ben nascosti sotto la vita di specchiata onestà che ha sempre esibito. Un messaggio ricevuto dagli investigatori conferma che sono sulla strada giusta: la vittima è colpevole di ipocrisia.

La scia di sangue non si ferma, alcune tra le più alte sfere della Grecia e dell’Europa vengono assassinate con la stessa accusa, che sembra l’unico elemento in comune tra loro.

Charitos, diviso tra il desiderio di guadagnarsi l’agognata promozione e quello di godersi il nipotino, conduce l’inchiesta come un direttore d’orchestra, che tutti ascolta e da ciascuno coglie un elemento che può rivelarsi decisivo, fino a scoprire chi si cela dietro l’Esercito degli Idioti Nazionali e perché ha deciso di vendicare l’ipocrisia e l’ingiustizia del nostro mondo.

Kostas Charitos indaga su un nemico dai mille volti, che costringerà il suo implacabile desiderio di giustizia a fare i conti con la propria coscienza, e con le ragioni imprevedibili del cuore.

Il tempo dell’ipocrisia. L’autore

Markarīs nasce ad Istanbul, in Turchia, il 1º gennaio del 1937 da padre armeno, di professione imprenditore, e da madre greca.

Dopo aver conseguito il diploma a Istanbul, studia economia presso le Università di Vienna e di Stoccarda.

Essendo parte della minoranza armena per parte di padre, non ebbe per molti anni una cittadinanza. Solo dopo essersi stabilito ad Atene, nel 1964, riuscì ad acquisire la cittadinanza greca nel 1974, assieme al resto della minoranza armena residente in Grecia.

Markarīs parla e scrive in greco, turco e tedesco. Ha tradotto in greco diverse opere teatrali tedesche, tra cui i due Faust di Goethe e Madre Coraggio di Brecht.

Sceneggiatore e autore di teatro, ha collaborato con il regista greco Theo Angelopoulos (Atene, 27 aprile 1935 – Pireo, 24 gennaio 2012) a numerose sceneggiature, tra cui quella del film L’eternità e un giornoPalma d’oro a Cannes nel 1998.

Il suo primo romanzo, Ultime della notte, è stato adattato per una serie poliziesca di grande successo alla televisione greca.

Il tempo dell’ipocrisia. Breve riassunto e commento personale

Il romanzo riprende esattamente dove si era interrotto il precedente, con tutta la “tribù” Charitos in attesa dell’arrivo del piccolo Lambros, il primo nipote del Commissario!

“Un parto facile, per fortuna”

Per festeggiare, il neo-nonno porta in ufficio TARTUFI AL CIOCCOLATO e sopporta le bonarie prese in giro dei colleghi:

Ora che sei diventato nonno, Kostas, non ti resta che aspettare la pensione

Ma il commissario non ha alcuna intenzione di lasciare il suo posto. Mi commuove Koula, l’assistente di Kostas, che racconta del suo desiderio di maternità e della difficoltà di crescere un figlio in una grande città, lontano magari dal sostegno della famiglia!

La “quiete” dura poco: infatti proprio mentre è in visita a Katerina e al suo nipotino “il cellulare ci interrompe”. Il comandante Kapsidis lo informa che è stato assassinato Paris Fokidis, magnate degli alberghi:

«Hanno fatto esplodere la sua auto nel garage dell’hotel»

Come constata amaramente Charitos

A questo mondo c’è sempre qualcuno che nasce e qualcuno che muore, solo che quando mi chiamano vuol dire che quel qualcuno non è morto per conto suo ma è stato ammazzato

Al solito, sembra che nessuno avesse motivo di avercela con Fokidis:

«Le vittime innocenti sono un vero problema per la polizia»

Infatti l’uomo, oltre ad essere un imprenditore di successo, era anche impegnato in campo sociale, nel sostegno dei giovani meritevoli…

Ma non tutti ritengono l’imprenditore un filantropo. Infatti l’ESERCITO DEGLI IDIOTI NAZIONALI rivendica l’attentato:

«Oggi abbiamo ucciso l’imprenditore Paris Fokidis. Non vi diremo perché…Lo dovrà scoprire la polizia, che è il Cerbero del sistema. Noi diremo solo una cosa: meritava di morire»

Secondo il Commissario, “gli idioti nazionali” sono dei pazzi furiosi oppure gente molto astuta… Per capire quale delle due è vera, cinicamente, la polizia deve aspettare un altro attentato.

Mentre governo e stampa stanno addosso al povero Kostas, la verità su Fokidis la dice Askalidis, collaboratore del commissario:

«Gli irreprensibili sono quelli che sanno nascondere meglio le magagne»

E le indagini sulla vittima mostreranno che Fokidis era davvero bravo a nascondere “il marcio”!

Infatti, come spiegheranno bene “gli idioti”

Non si fa la carità con i soldi rubati alle pensioni e al sistema sanitario… MORTE AGLI IPOCRITI

Quando un’esplosione si verifica proprio a pochi passi dall’appartamento della figlia del Commissario, Kostas capisce che “gli idioti” sono solo all’inizio… Stavolta la vittima è quello che sembra un oscuro burocrate. Infatti Lazaros Kaplanis era il direttore del Servizio Statistico Nazionale (una specie di ISTAT), responsabile del settore lavoro.

Ben presto, anche di Kaplanis si scoprirà l’ipocrisia;

Era il più grosso paraculo mai assunto nella Pubblica Amministrazione

Proprio quando Kostas sta festeggiando la meritata promozione al posto del pensionato Ghikas, un altro attentato rovina la sua gioia… Stavolta tra le vittime anche due stranieri. “Danni collaterali” oppure vittime predestinate?

Solo scoprendo di quale ipocrisia sono accusati, Kostas riuscirà a risolvere quello che è forse uno dei casi più difficili della sua carriera…

E scoprirà che il confine tra vittime e carnefici è davvero molto sottile…

Mai come questa volta, gli assassini avranno l’opinione pubblica dalla loro parte.

Infatti, come dice lo stesso Charitos:

“quelli che si trovano con il culo per terra vedono questi omicidi come una specie di atto di giustizia”

E lo stesso Kostas, man mano che scopre il lato oscuro delle vittime, inizierà a chiedersi chi siano i veri carnefici.

Bisogna veramente uccidere per diventare assassini? O si può uccidere anche in modi diversi?

Ancora una volta, Markaris ci regala un ritratto fedele della realtà greca, tanto simile a quella italiana, “nascondendo” la denuncia sociale sotto le vesti di un’indagine poliziesca appassionante!

Un libro che vi consiglio di leggere, anche se non avete ancora fatto la conoscenza con Kostas Charitos!

VOTO : 10 /10

Il tempo dell’ipocrisia. Le ricette del libro

Come sempre, nel romanzo troviamo nominate alcune ricette, poche rispetto al solito. Infatti incontriamo  pollo al forno con patate e insalate e zuppa di fagioli!

Con l’occasione, prossimamente parleremo di pollo arrosto e vi presenterò la versione “greca” della zuppa di fagioli!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!