IL SECOLO D’ORO DELL’ANTICA GRECIA di Sara Prossomariti

IL SECOLO D’ORO DELL’ANTICA GRECIA di Sara Prossomariti è un saggio che ci racconta il V secolo, uno dei periodi storici più emozionanti della storia dell’umanità. Scopriamolo insieme

Il secolo d’oro dell’antica Grecia. Storie e segreti

Sara Prossomariti

Editore: Newton Compton

Prima Pubblicazione: 2017

Pagine: 330 p., ill.

 

 

IL SECOLO D’ORO DELL’ANTICA GRECIA. Storie e segreti: DESCRIZIONE

Eroi, miti, innovazioni e battaglie che hanno segnato la grandezza di una civiltà

Il secolo d’oro è il preciso momento della storia della Grecia durante il quale le poleis raggiunsero il massimo splendore, per poi prendere la strada del declino.

Per meglio comprendere come sia stata possibile l’interruzione così brusca di un periodo tanto fiorente, il lettore sarà guidato attraverso un’esposizione cronologica degli eventi.

Il sanguinoso conflitto con i persiani e la famigerata Guerra del Peloponneso, ovviamente, avranno un ruolo centrale nella trattazione, ma per capirne meglio la ricchezza e la profondità, non si può prescindere da alcuni personaggi come Milziade, Pericle, Leonida, Brasida, Socrate e tutti coloro che hanno lasciato una traccia indelebile del loro passaggio, segnando una svolta in quella che è stata la culla di tutta la cultura occidentale.

Uno sguardo sull’incredibile parabola dello splendore delle poleis.

In questo volume:

  • Dal mito alla storia
  • Dalle origini alle guerre persiane
  • Prima guerra persiana
  • Seconda guerra persiana
  • Età di Pericle
  • Guerra del Peloponneso
  • Egemonia di Sparta
  • Egemonia tebana

IL SECOLO D’ORO DELL’ANTICA GRECIA. Breve riassunto e commento personale

Il libro ripercorre a grandi linee tutta la storia della Grecia, dai Micenei fino alla conquista da parte dei Romani.

Ovviamente, come ci spiega l’autrice nell’introduzione, si tratta di una ricostruzione parziale, perché in realtà è la storia di due delle centinaia di poleis in cui era divisa la Grecia, Atene e Sparta.

Queste due città:

«saranno le protagoniste del nostro racconto, non solo perché furono le due poleis più famose, ma perché sono le due realtà meglio documentate dalle fonti».

Per non lasciarci a metà del racconto, poi, il libro prosegue anche dopo il 404 a.C., anno della definitiva affermazione di Sparta sulla rivale.

DAL MITO A PERICLE

Non vi sto a raccontare tutta la storia della Grecia, naturalmente. Il libro comunque riesce a tratteggiare a grandi linee un periodo di cinque secoli, mostrandoci quali sono stati i personaggi che hanno segnato la loro epoca.

COLONIE GRECHE (VIII – VI SEC a.C.)

Interessante il racconto della nascita delle colonie greche, che erano (p.44)

«Città indipendenti, con una forma di governo e una struttura sociale non necessariamente uguali a quelli della Madrepatria»

A differenza delle colonie romane o di quelle moderne, la colonia greca “non nasce per espandere un impero“, ma da una crisi. Due erano infatti i motivi che spingevano i Greci ad abbandonare la loro patria (p.45):

«una carestia o un cambiamento improvviso di governo della città».

Conosciamo meglio alcuni dei legislatori, tra cui Licurgo e Solone, i due personaggi che diedero a Sparta e Atene le loro prime costituzioni.

PITAGORA

A p. 79 ritroviamo Pitagora e ci viene spiegato che, da Samo, dove era nato,

«a un certo punto della sua vita partì alla volta della Magna Grecia e si stabilì in una delle colonie greche più fiorenti, Crotone. In questa città, Pitagora diede vita ad una scuola, che sembrava più una setta che una scuola filosofica, più che altro perché si fondava su principi religiosi molto rigidi. Pitagora sosteneva di aver ricevuto il dono della sapienza dagli dèi e per questo la sua parola doveva essere appresa senza mai essere discussa»

LE GUERRE PERSIANE E L’EGEMONIA ATENIESE

Come ci spiega l’autrice (p. 87):

«Le guerre persiane furono il trampolino di lancio con cui Atene diede inizio alla sua storia di super – potenza»

ma ci fa riflettere sul fatto che la storia la scrivono sempre i vincitori, per cui va sicuramente rivisto il severo giudizio sui Persiani.

Infatti gli storici greci li hanno sempre dipinti come “barbari ottusi e prepotenti”, quando invece non lo erano affatto.

Conosciamo l’eroe di Salamina, Temistocle, e quello di Platea, Aristide.

Arriviamo a Pericle e all’espansionismo ateniese, che scatenò poi la guerra del Peloponneso, che ebbe inizio nel 431 a.C. e si concluse nel 404 . Tra alterne vicende, che videro prevalere ora l’una ora l’altra, alla fine, proprio nel momento in cui gli Ateniesi avrebbero potuto infliggere il colpo di grazia ai loro acerrimi nemici (battaglia delle Arginuse), furono definitivamente sconfitti sul fiume Egospotami (battaglia di Egospotami), nell’agosto del 405 a.C.

DOPO LA BATTAGLIA DI EGOSPOTAMI

La battaglia di Egospotami pose fine alla guerra del Peloponneso. Nella battaglia, la flotta spartana, comandata da Lisandro, distrusse completamente quella ateniese, ponendo fine alla guerra, visto che Atene, senza i rifornimenti di grano che otteneva via mare, non poté resistere all’assedio spartano, capitolando infine per fame (marzo 404 a.C.).

Teramene negoziò la pace: Atene dovette allearsi con Sparta, le Lunghe Mura della città furono demolite, il suo territorio fu ridotto alla sola Attica e Salamina. Il 16 aprile 404, Lisandro (p. 280)

«Fece il suo ingresso con la flotta nel Pireo, in tempo per assistere alla distruzione delle Lunghe Mura, simbolo e vanto di una città allo stremo».

Non solo. Gli esuli politici furono rimpatriati e fu instaurato un governo oligarchico filo-spartano, il regime dei Trenta tiranni.

GUERRA DI CORINTO

Ma la vittoria di Sparta non le permise di mantenere a lungo il controllo sulla Grecia. Presto infatti emerse una nuova nemica, la città di Tebe, che ebbe il ruolo di città guida della Grecia per poco meno di dieci anni, dalla Battaglia di Leuttra (371 a.C) a Mantinea (362 a.C.).

Dopo la battaglia di Mantinea, inizia infatti il declino delle poleis, che finiranno sotto il controllo macedone, prima di FIlippo II e poi del figlio Alessandro.

GRECIA PROVINCIA ROMANA

Il racconto si conclude nel 146  a.C., quando i Romani sconfissero la Lega Achea a Leucopetra. La Grecia divenne così una provincia romana, ACAIA, con capitale Tessalonica (p. 386).

IN CONCLUSIONE:

Un buon libro, che ci fa conoscere la storia greca e i personaggi che ne hanno segnato l’evoluzione. Decisamente da leggere se siete appassionati di storia o se volete saperne di più su un periodo affascinante della Storia dell’Uomo.

VOTO: 8 / 10

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!