IL PREZZO DEI SOLDI di Petros Markaris (#10 Kostas Charitos)

IL PREZZO DEI SOLDI è l’ultimo romanzo scritto da Petros Markaris e avente come protagonista il commissario Kostas Charitos. Si tratta del decimo libro della serie e, per me, è uno dei migliori. Nonostante la fantapolitica…

Il prezzo dei soldi.

Petros Markaris

Editore: La nave di Teseo

Titolo originale : Offshore

Prima ed.originale: 2017

Anno prima ed. italiana: 2017

Traduttore: Andrea Di Gregorio

Pagine: 326 p.

 

IL PREZZO DEI SOLDI. DESCRIZIONE

Dopo anni di crisi, la Grecia vive un’entusiasmante ripresa economica, il denaro inizia di nuovo a scorrere e i greci tornano alle loro vecchie e buone abitudini.

Così, quando un funzionario dell’Ente del turismo viene trovato morto nella sua abitazione, ucciso da un colpo di pistola alla testa, le indagini vengono chiuse in fretta con la confessione di due ladruncoli. Il miracolo economico non si può arrestare.

Poco dopo, il nuovo vicecomandante ferma anche l’inchiesta sull’assassinio di un noto armatore. Solo il commissario Kostas Charitos nutre dei dubbi: strane coincidenze legano gli investitori che scommettono sul rilancio del paese al riciclaggio di denaro sporco nelle Isole Cayman.

Due vittime sono molte, tre diventano troppe: il giornalista Sotiròpoulos, vecchia conoscenza di Charitos, viene giustiziato nella sua auto e il commissario decide, allora, di seguire il suo intuito, di indagare per conto proprio e contro il volere dei superiori.

Charitos sa che solo ricostruendo la provenienza dei soldi potrà risolvere la serie di misteriosi omicidi.

IL PREZZO DEI SOLDI. BREVE RIASSUNTO E COMMENTO PERSONALE

Stavolta il libro si apre con la partecipazione dei signori Charitos alla processione dell’epitaffio, ovvero la processione del Venerdì Santo.

Come da tradizione ortodossa, dopo il rito religioso, i due coniugi si recano in una taverna per rifocillarsi: Seppie con gli spinaci, polpo all’agro, fagioli bianchi di Spagna…

Insomma un bel modo per rompere il digiuno! Scopriamo poi che Koula e Papadakis, l’ultimo agente aggregato ara

Infatti la situazione greca è cambiata all’improvviso e la crisi sembra ormai superata. Merito del KEAN (pag 17), il Komma Ethnikìs Anatropìs, ovvero il “partito del cambiamento nazionale”, una “squadra di politici quarantenni”, con il comune obiettivo di “salvare il Paese”.

Nessun programma preciso, solo la promessa di voltare pagina nel giro di tre mesi, mettendo fine ad anni di austerity e sacrifici.

Con questo slogan il KEAN ha convinto gli elettori e “Nel Paese è tornato a circolare il denaro”, mentre “i Greci hanno ripreso coraggio”.

E’ finito il digiuno!

Adriana Charitou può finalmente cucinare le sue prelibatezze senza fare i salti mortali, per inventare ricette gustose ed economiche da tempo di guerra.

Le strade di Atene sono di nuovo congestionate dal traffico, ora che la gente ha i soldi per comprare la benzina. Ma da dove vengono tutti questi soldi?

Novità anche al lavoro, con un nuovo vicecomandante, Kanellos Dimitriadis. Secondo Ghikas, un burocrate. E Ghikas avverte Kostas (pag 27) :

«Devi stare molto  più attento. I burocrati non si discostano mai dalla rigida osservanza del regolamento»

Nemmeno finisce di mettere in guardia il commissario che questi deve correre via. E’ stato ucciso un certo Kostas Lalòpoulos, “dirigente dell’Ente del Turismo” (pag 32).

Una vera e propria esecuzione e non una semplice rapina, dal momento che, a casa dell’uomo, vengono trovati cinquantamila euro in contanti. Sull’uomo, a capo dell’ufficio che gestisce i porti turistici, stava già indagando l’antiriciclaggio.

Infatti Lalopoulos “aveva creato un’intera organizzazione di contrabbando: dalle sigarette al carburante alla droga” (pag 37).

Stranamente, però, due stranieri confessano di aver ucciso il funzionario. Tutti contenti per il caso risolto in fretta? No!

Kostas sente puzza di bruciato…

E il cattivo odore aumenta quando viene ucciso un anziano armatore restio al rientro in Grecia della sua azienda, Stèfanos Chardàkos…Stranamente, poco prima dell’omicidio, alle sue navi “erano capitati alcuni incidenti piuttosto strani…Due delle sue navi erano affondate una dopo l’altra” (pag 89).

Secondo Cleante, il figlio dell’armatore, in Thailandia la nave è stata affondata dai pirati, mentre a Odessa sono stati i russi; “la nave aveva un carico di armi per il governo ucraino” (pag 93).

Subito dopo l’omicidio, “tre compagnie di navigazione hanno annunciato che trasferiranno le loro sedi al Pireo” (pag 100). Perché? Non certo “per sostenere lo sforzo del Paese per rimettersi in carreggiata”, come sostengono i loro rappresentanti!

Anche questa volta due stranieri confessano. I due presunti assassini ammettono di aver ucciso Chardakos perché (pag 113) “sulla nave affondata in Thailandia” si trovava un loro amico, che è morto.

Kostas non è affatto felice (pag 114):

“Ho per le mani due omicidi, con i responsabili che hanno confessato, ma in entrambi i casi le confessioni si lasciano dietro molti dubbi”

Insomma, “che cosa si nasconde dietro questa impazienza di confessare?” Chi vuole che le indagini si chiudano in gran fretta e senza troppo clamore?Infatti

“le confessioni chiudono i rispettivi fascicoli e ci impediscono di indagare su altri moventi, che, forse, qualcuno ha interesse a far rimanere nell’ombra”.

Nonostante il vicecomandante gli abbia imposto di chiudere il caso, Kostas sente che “c’è dell’altro, e di molto grosso, dietro l’omicidio di Chardakos” (pag 149). Del suo stesso parere è il suo amico giornalista Sotiropoulos.

E anche un certo Poseidon 16, che pone scomode domande nel suo blog. Secondo lo sconosciuto blogger, gli affondamenti delle navi di Chardakos sono stati “atti terroristici per ricattare gli armatori, in modo da farli tornare in Grecia”.  Poseidon 16 è convinto che

“abbiamo a che fare con dei ricattatori spietati e con una polizia che sta a guardare”.

Nella notte, una telefonata costringe il commissario a lasciare il suo caldo letto. C’è un morto in un’auto a Ilioùpoli (pag 152). L’agente sul luogo comunica a Charitos che

“la vittima era un giornalista molto conosciuto”.

E Kostas mostra tutta la sua umana fragilità:

«Puoi anche aver passato gran parte della tua esistenza a vedere cadaveri…ma è tutta un’altra cosa vederti davanti, morto, un uomo che conosci da quando sei in servizio, con cui hai avuto scontri ma anche scambi di opinioni, che ti ha aiutato nei momenti difficili e che, fino a ieri, era in contatto con te»

Kostas affida ai suoi la perquisizione dell’appartamento del giornalista. Si sente a disagio nel toccare le cose dell’uomo, soprattutto perché è la prima volta che vede “il luogo dove abitava” e comprende che non potrà più approfondire la conoscenza di Sotiropoulos, “uomo di grande cultura, con la passione per i libri”.

Il giorno stesso, a cena, Caterina, la figlia di Kostas, annuncia di essere stata assunta “da una delle nuove aziende che si sono stabilite in Grecia” (pag 167) e parla di comprare una casa con il marito.

ALTRA CONFESSIONE SPONTANEA

Un immigrato confessa di aver ucciso Sotiropoulos nel corso di una rapina. Caso chiuso.

Ma Charitos non ci sta e continua imperterrito a cercare la verità. Ma le sue domande scateneranno uno tsunami. Il vicecomandante, contattato da uno degli imprenditori “disturbato” dal commissario, è inflessibile e lo sospende (pag 200):

«La sua iniziativa ha causato un grave danno. Nel momento in cui il governo compie sforzi sovrumani per convincere gli armatori a tornare nella madrepatria e a contribuire al rilancio dell’economia, lei, con la sua iniziativa superficiale e frettolosa, è riuscito a gettarli nel panico»

Indagato perché sta facendo il suo lavoro! Il vicecomandante ha dovuto fermarlo “per timore che scoperchiassi cose che devono rimanere nascoste“.

Mentre i suoi assistenti prendono le distanze da lui, per paura di ripercussioni, persino Caterina gli dà contro: “Possibile che tu debba sempre tirar fuori il serpente dal buco?”.

A stupirci in positivo è invece Adriana (pag 212):

“Sono orgogliosa di te”.

Eppure, quando tutto sembra perduto, sarà ancora una volta Sotiropoulos ad aiutarlo e a fornirgli le informazioni che gli permetteranno di tenere in pugno quelli che non vogliono domande scomode…

Il commissario scoprirà che

“La Grecia è una cavia da laboratorio”…

Per amore di Caterina, Kostas accetterà il ricatto del “rappresentante del denaro sporco”?

Al prossimo libro la risposta definitiva!

Un libro veramente eccellente, che mette in mostra quella che a me non sembra fantasia…in Italia siamo abituati a vedere “soldi sporchi” che finanziano opere pubbliche e salvano banche…

Ma io sono cinica e parlo per opinione personale..

VOTO 9/10

LE RICETTE DELLA CUCINA GRECA:

Tra oggi e domani posterò le ultime ricette rimaste in sospeso… Ma non abbandoneremo il tema. Anzi, per il 24 dicembre conto di preparare diversi piatti tipici della cucina greca!

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!