IL PELLEGRINO DELL’ODIO
Ellis Peters
Titolo originale : The pilgrim of hate
Prima pubblicazione : 1984
Traduzione : Elsa Pelitti
Prima edizione italiana : 1994
Editore : Longanesi
Pagine : 221 p.
Genere : gialli storici, mystery
Preceduto da : I due prigionieri
Seguito da : Mistero doppio
IL PELLEGRINO DELL’ODIO. Descrizione (Commento dell’editore e quarta di copertina):
Fu nell’anno del Signore 1141 che a Shrewsbury si celebrò la più sontuosa festa in onore di santa Winifred. In quel giugno radioso e benedetto da Dio, l’abbazia accolse torme di pellegrini, venuti da ogni contea dell’Inghilterra a deporre sull’altare della santa la loro devozione, le loro preghiere, le loro richieste di perdono.
Ma vi fu, tra essi, chi giunse col cuore carico d’odio, con le mani insozzate di sangue e spinto da un cieco desiderio di vendetta…
Vigile, curioso, acuto, fratello Cadfael si muove tra la folla dei pellegrini attento ai gesti, agli sguardi, alle parole sussurrate, sempre pronto a rispondere ogni volta che il delitto bussa alla porta di quel luogo di pace e fraternità che è la sua abbazia.
IL PELLEGRINO DELL’ODIO. L’autrice
Ellis Peters è lo pseudonimo dietro cui si cela la scrittrice britannica Edith Mary Pargeter (Horsehay, 28 settembre 1913 – 14 ottobre 1995).
Talvolta ha firmato i propri lavori col suo nome Edith Pargeter, per altre ha usato invece altri pseudonimi, fra cui Peter Benedict, Jolyon Carr, John Redfern.
Di origine gallese, fu un’autrice prolifica, che si cimentò con diversi generi letterari. Come Ellis Peters ha firmato la serie di romanzi dedicata all’ispettore Felse e quella medioevale incentrata sulla figura di Fratello Cadfael, portata anche sugli schermi televisivi in una serie magistralmente interpretata dall’attore inglese Derek Jacobi.
IL PELLEGRINO DELL’ODIO. BREVE RIASSUNTO E COMMENTO PERSONALE
Ricordiamo che la serie di Fratello Cadfael si svolge durante il periodo dell’anarchia inglese, durante il quale Re Stefano e l’Imperatrice Maud combatterono tra loro per il trono d’Inghilterra.
La vicenda inizia nel maggio 1141 a Shrewsbury.
Fratello Cadfael chiacchiera sereno con Hugh Beringar, che gli racconta la situazione della lotta tra Re Stefano e l’Imperatrice Maud. Stefano è prigioniero di Maud dalla battaglia di Lincoln in febbraio. Entrambi aspettano con ansia il ritorno dell’abate da Winchester, dove è stato richiamato per un sinodo legatizio indetto il 7 aprile da Enrico di Blois, fratello di Stefano ma soprattutto vescovo di Winchester e legato papale.
Ma Cadfael è anche coinvolto nei preparativi per la processione che porterà le reliquie di Santa Winifred da Saint Giles all’abbazia.
Annunciando il suo imminente ritorno, l’abate chiede ai suoi monaci di pregare per l’anima di Rainald Bossard, un cavaliere al seguito dell’imperatrice Maud, ucciso a tradimento per le strade di Winchester mentre stava soccorrendo un sostenitore di Stefano picchiato da una banda di fanatici.
Una volta raggiunto il suo monastero, l’abate Ranulfus spiega quanto è stato deciso nel corso del sinodo, non risparmiando critiche al comportamento del vescovo Enrico… e racconta che Rainald Bossard
«Era al seguito di Laurence d’Angers…Era il nome di un uomo che nessuno di loro due aveva mai visto, ma che ridestò in entrambi un vivido ricordo…Un barone del Gloucestershire e fedele se-guace dell’imperatrice. Uno dei pochi che non hanno mai voltato gabbana in tutti questi andirivieni.
E Cadfael aveva aiutato i due nipoti dell’uomo, Yves ed Ermina, a fuggire da Bromfield quando si erano sperduti dopo il sacco di Worcester. In quell’avventura, Cadfael aveva scoperto di avere un figlio, Olivier De Bretagne…
Intanto i pellegrini iniziano ad arrivare il 18 giugno, in attesa della traslazione del corpo di Winifred per il 22 giugno… Tra loro, una vedova accompagnata dai suoi due nipoti, la giovane Melangell, 18 anni, e il Rhun, 16 anni, afflitto da una grave menomazione… I tre viaggiano con Ciaran, “che aveva fatto voto di camminare scalzo per tutto il viaggio”, ed il suo amico Matthew.
Ma ci sono anche tanti mercanti, come Simeon Poer, e ovviamente non mancano individui poco raccomandabili
Agli occhi attenti di Cadfael non sfugge il legame tra Matthew e Melangell, che si sono conosciuti nell’ultimo tratto del viaggio e nemmeno le mosse di bari e borseggiatori.
Così, quando a Ciaran scompare un prezioso anello, avuto addirittura da Enrico di Blois, nell’abbazia si scatena il finimondo e toccherà a Cadfael sbrogliare la matassa!
E, dulcis in fundo, avrà anche modo di rivedere Olivier, accolto in casa di Hugh e Aline. Il giovane è alla ricerca dell’erede di Bossard, Luc Meverel, accusato di aver ucciso il cavaliere per averne l’eredità, ma né Olivier né la signora Bossard lo credono colpevole…
Non vi racconto altro e vi lascio alla lettura del libro. Come sempre, una lettura che vi consiglio, perché vi terrà col fiato sospeso dall’inizio alla fine
