IL PASSAGGIO di Leonardo Gori (#7 Arcieri)

IL PASSAGGIO è il SETTIMO romanzo di Leonardo Gori dedicato alle avventure di Bruno Arcieri. In realtà è stato il secondo ad essere scritto ma, approfittando della riedizione elettronica delle opere di questo autore, sto cercando finalmente di leggere tutto in fila!  Vi racconto di che cosa parla

IL PASSAGGIO

Leonardo Gori

Editore: TEA

Anno edizione: 2020

Pagine: 311 p

Genere : gialli storici

Preceduto da : Il fiore d’oro

Seguito da:

IL PASSAGGIO di Leonardo Gori: descrizione (da IBS.it)

Firenze, agosto 1944. Alleati e tedeschi si fronteggiano sulle sponde dell’Arno. In mezzo, il capitano Arcieri indaga.

Arcieri pensò che in quella città assediata, fra due eserciti che si contendevano la Penisola, c’erano tanti amici, conoscenti, persone viste magari una sola volta, ragazze sorridenti nei negozi, librai, banchi del mercato, cinema, palazzi nobiliari, case popolari, piccoli bar.

Quanti erano ancora vivi, quanti morti, sfollati, deportati…

Firenze, agosto 1944. L’Arno è diventato un confine invalicabile che taglia in due la città: di qua le truppe degli Alleati; di là i paracadutisti tedeschi del colonnello Fuchs e gli irriducibili cecchini fascisti di Pavolini.

A farne le spese, la popolazione civile, stremata dalla fame e falcidiata da bombe, pallottole e malattie. Ai caduti per cause belliche a un tratto si aggiungono vittime di tutt’altro genere: una serie di omicidi efferati, enigmaticamente collegati tra loro.

Per fare luce su questa ulteriore, sconcertante catena di morte, una composita squadra investigativa attraversa segretamente la frontiera tra i due mondi utilizzando l’unico passaggio ancora aperto, il Corridoio Vasariano, un tunnel aereo che corre tra Palazzo Pitti e quello della Signoria.

Al comando c’è il capitano Bruno Arcieri, del Regio Esercito filo-alleato, al suo fianco un’esperta di storia dell’arte, un partigiano del CLN e un giornalista americano di Esquire.

Chi o che cosa cercano? Quale intricatissimo mistero devono tentare a ogni costo di svelare? E per conto di quale elusivo «datore di lavoro»? In realtà, il loro incarico ufficiale ne nasconde numerosi altri, assai più personali, ambigui e sfuggenti.

A uno a uno, i morti senza un perché faranno emergere i contorni di un progetto diabolico, un patto scellerato che i pochi spiriti liberi cercheranno disperatamente di scongiurare, in un crescendo mozzafiato di sorprese e colpi di scena, fino a una sconvolgente conclusione.

IL PASSAGGIO : L’AUTORE

dal sito dell’autore (http://www.leonardogori.com/curriculum-di-leonardo-gori)

Leonardo Gori è nato a Firenze il . È laureato in Farmacia.

Ha pubblicato nel 2000 il suo romanzo d’esordio nel campo del “Giallo storico”: “Nero di maggio“, ambientato a Firenze nel 1938 all’epoca della visita di Hitler e Mussolini alla città. In seguito ha pubblicato “I delitti del mondo nuovo” (2002), “Il passaggio” (2002), “La finale” (2003), “Lo specchio nero” e “Il fiore d’oro” (con Franco Cardini, 2004 e 2006) e “L’angelo del fango” (Rizzoli, 2005), con cui nel 2005 ha vinto il prestigioso Premio Scerbanenco nell’ambito del Noir in Festival di Courmayeur.

Prima di dedicarsi ai romanzi gialli, o per meglio dire di tensione, si è occupato per quasi trent’anni di narrativa grafica e forme espressive correlate (illustrazione, cinema, disegno animato). Ha sempre coniugato l’attività di ricerca e studio del fumetto con quella di collezionista, con particolare attenzione al periodo di produzione fra la fine dell’Ottocento e il 1950.

IL PASSAGGIO: breve riassunto e commento personale

Sto perdendo il conto di quante volte ho riletto questa serie, ma Gori si diverte a scompaginare continuamente l’ordine e così ogni tanto mi tocca ricominciare da capo! Per esempio, quest’anno ho cominciato leggendo questo romanzo e poi sono tornata indietro nel tempo con “IL RAGAZZO INGLESE”! Insomma, un bel guazzabuglio, non c’è che dire… Ma torniamo al libro, che come sempre ci regala un prezioso scorcio su quella che è la storia italiana.

La storia inizia in realtà nella Prussia Orientale, a Rastenburg, il 20 luglio del 1944. Goering ha ottenuto dal Fuhrer l’ennesimo favore e questo ha provocato le ire di Bormann, deciso a sostituire il rivale nelle preferenze di Hitler, appena scampato all’attentato di Stauffenberg.

Ci ritroviamo poi in Italia agli inizi di Agosto, quando un “fascista combattuto”, Andrea Fedeli, vede qualcosa che lo spinge ad agire “nell’interesse superiore della Patria”.

Proprio il 3 agosto, in una Firenze divisa in due a causa dei ponti distrutti, arriva in città il capitano Bruno Arcieri, accompagnato da un giornalista statunitense, Daniel Dunn, “della rivista Esquire“. 

Proprio a Dunn Arcieri spiega:

“l’otto settembre ho dovuto decidere, in poche ore, se stare o meno con i Tedeschi […]. Ho pensato che per noi fosse un dovere affermare l’identità nazionale cacciando da soli i Tedeschi, che si erano trasformati in invasori, e con essi i Fascisti loro servi. Come carabiniere avevo giurato fedeltà al Re… Crediamo ancora in cose ammuffite come onore, dignità, legalità,…decenza”

In questa città in cui la popolazione vive in preda alla fame, sotto la minaccia costante dei cecchini fascisti, Arcieri deve “saggiare la lealtà e l’affidabilità dei suoi stessi connazionali”. 

Ma la sua divisa britannica lo rende odioso tanto agli alleati quanto ai partigiani. Con questi ultimi raggiunge rapidamente un accordo, per occuparsi dei fascisti:

Regolate alla svelta i vostri conti interni prima che il nostro comando giunga in centro. Dopodiché consegnerete le armi

In pratica, gli Alleati considerano i partigiani alla stregua di gangster e non vogliono sapere nulla di quello che faranno nelle poche ore che passeranno dalla fuga dei tedeschi e l’arrivo degli alleati…

A Firenze, Arcieri ritrova una vecchia amica, Bianca Marciani, dottoressa della Sovrintendenza alle Belle Arti, che presenta al capitano “un vero e proprio agente segreto”, Rinaldo S.Elia. Secondo Bianca, l’uomo è il responsabile delle Belle Arti per il CTLN d’Oltrarno.

Il suo compito è infatti quello di scongiurare furti di opere d’arte da parte di tedeschi ed alleati

Il sei agosto Arcieri cerca disperatamente un modo per passare dalla parte di Firenze ancora in mano ai Tedeschi, per provare a ritrovare la sua Elena Contini. Ma la sua missione deve essere rinviata. Deve infatti incontrare una spia fascista catturata dagli Inglesi:

“Ha attraversato le linee, praticamente si è gettato in pasto ai lupi”

L’uomo insiste per parlare con S.ELia e porta con sé una busta con numerose foto di quadri antichi… E’ un ex ufficiale della guardia nazionale repubblicana:

Ho disertato

Comunica laconico. E vuole incontrare GIovanni Battista Desideri, sovrintendente alle Belle Arti, e Boschi, un ricco antiquario…

Intanto per le mani di Arcieri capitano non solo caduti per cause belliche ma anche vittime di omicidi misteriosamente connessi tra loro.

Per risolvere i crimini, Arcieri è costretto a passare continuamente tra le due città, utilizzando il Corridoio Vasariano, l’unico passaggio risparmiato dalla furia dei nazisti. 

Con lui, anche Bianca e Dunn, oltre al misterioso S.Elia…ognuno ha i suoi motivi per correre tanti rischi…Ad Arcieri provare a comporre la trama generale!

Da leggere assolutamente, vi lascerà con il fiato sospeso dall’inizio alla fine

VOTO : 8 / 10

IL PASSAGGIO : LE AVVENTURE DI BRUNO ARCIERI

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!