IL FILO CHE BRUCIA di Jeffery Deaver (#9 Rhyme)

IL FILO CHE BRUCIA è il NONO romanzo della serie avente come protagonista il criminalista Lincoln Rhyme. Vi racconto perché mi è piaciuto

«L’elettricità è come il mostro di Frankenstein. E’ stupida e geniale.

E’ stupida perché, una volta creata, vuol fare una cosa soltanto: ritornare a terra. Ed è geniale perché istintivamente trova la strada migliore per riuscirci. Trova sempre la via di minor resistenza.

Possiamo anche afferrare una linea a 100.000 volt, ma se per l’elettricità è più facile tornare indietro attraverso il filo, siamo perfettamente al sicuro. Se invece io sono effettivamente il miglior conduttore verso terra…» 

IL FILO CHE BRUCIA

Jeffery Deaver

Titolo originale : The Burning Wire

Prima pubblicazione : 2010

Traduzione : Maria Baiocchi e Anna Tagliavini
Prima edizione italiana: 2010
Editore: Rizzoli
Pagine : 531 p.
Genere : thriller, poliziesco

Preceduto da : La finestra rotta

Seguito da : La stanza della morte

IL FILO CHE BRUCIA : il libro (da ibs.it)

La notizia raggiunge Lincoln Rhyme nella sua casa-laboratorio di Central Park West: l’Orologiaio, l’unico criminale a essergli sfuggito, è stato avvistato all’aeroporto di Città del Messico. Rhyme sta già pregustando l’occasione di regolare i conti con la sua nemesi, quando al quartier generale dell’NYPD scatta l’allarme per un caso che richiede il suo intervento.

Perché in pieno centro a Manhattan un autobus di linea è stato colpito da una violenta scarica elettrica che lo ha ridotto a una carcassa di metallo incandescente.

La scena del crimine non lascia dubbi: qualcuno si è divertito a giocare con la rete elettrica della città, e quello che poteva sembrare un incidente è in realtà un attentato riuscito solo a metà. Poco dopo, infatti, il misterioso attentatore si fa vivo con la polizia per avanzare la sua esorbitante richiesta: una riduzione dei consumi elettrici così drastica da condannare New York alla paralisi.

Mentre la task-force guidata da Rhyme segue la pista di un gruppo di ecoterroristi, i blackout e gli incidenti letali si moltiplicano, la città precipita nel caos e la minaccia elettrica rivela tutto il suo devastante potenziale distruttivo. Solo Lincoln Rhyme può sperare di sventare

il piano criminale di chi sta trasformando New York in una gigantesca trappola mortale. Ma prima di incastrare il colpevole, Rhyme dovrà affrontare i fantasmi più reconditi della propria coscienza e del proprio passato. Evitando di lasciarci la pelle.

IL FILO CHE BRUCIA : l’autore

Nato vicino a Chicago, nella città di Glen Ellyn, il 6 maggio 1950, Deaver è un prolifico scrittore statunitense, noto soprattutto per la serie avente come protagonista Lincoln Rhyme.

Scrittore di romanzi thriller, ha vinto per tre volte l’Ellery Queen Readers Award for Best Short Story of the Year, il British Thumping Good Read Award, il Crime Writers Association’s Ian Fleming Steel Dagger Award, ed è stato sei volte nominato all’Edgar Award.

Ha conosciuto il successo internazionale con Il collezionista di ossa con cui nel 1999 ha vinto il Premio Nero Wolfe e nel 2001 il WH Smith Thumping Good Read Award.

È il primo romanzo del ciclo di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, da cui tra l’altro è stato tratto l’omonimo film.

IL FILO CHE BRUCIA : il ciclo di Lincoln Rhyme

  1. Il collezionista di ossa (The Bone Collector, 1997)
  2. Lo scheletro che balla (The Coffin Dancer, 1998)
  3. La sedia vuota (The Empty Chair, 2000)
  4. La scimmia di pietra (The Stone Monkey, 2002)
  5. L’uomo scomparso (The Vanished Man, 2003)
  6. La dodicesima carta (The Twelfth Card, 2005)
  7. La luna fredda (The Cold Moon, 2006)
  8. La finestra rotta (The Broken Window, 2008)
  9. Il filo che brucia (The Burning Wire, 2010)
  10. La stanza della morte (The Kill Room,2013)
  11. L’ombra del collezionista (The Skin Collector, 2014)
  12. Il re dei morti (The Deliveryman – racconto, 2016 – Rizzoli, 2018)
  13. Il bacio d’acciaio (The Steel Kiss, 2016)
  14. Il valzer dell’impiccato, 2017
  15. Il taglio di Dio (The Cutting Edge, 2018)
  16. Promesse (VowsWhere the Evidence Lies, 2019)

IL FILO CHE BRUCIA : breve riassunto e commento personale

«Al centro di controllo del vasto complesso dell’azienda elettrica Algonquin Consolidated Power sull’East River, Queens, New York, il supervisore del mattino aggrottò la fronte vedendo lampeggiare in rosso sul monitor le parole: CRITICAL FAILURE»

Sono le 11.20 e il problema riguarda Harlem, per la precisione un’importante sottostazione locale… Come mai è offline??? Che cosa poteva aver fatto scattare gli interruttori di potenza della MH-12???

Quando però cominciano a saltare anche le sottostazioni che avrebbero dovuto sostituire la MH -12 il povero supervisore dell’azienda elettrica comincia a sudare freddo e rivede gli incendi del leggendario blackout del Nord –Est nel 2003.

“Tutti guardavano gli schermi, teste chine, paralizzati”

Addirittura la MH -10 rischia di esplodere, ma prima l’elettricità sarebbe passata per le linee di distribuzione, il che avrebbe provocato incendi ed archi voltaici “che avrebbero folgorato chiunque fosse stato nelle vicinanze di un apparecchio elettrico o di una presa di corrente

L’unica soluzione sarebbe un blackout programmato ma il presidente della società preferisce rischiare di sacrificare un suo dipendente :

“Jessen ha detto che NON dovete procedere al distacco del carico per nessun motivo”

Beh, io manderei l’amministratore delegato Jessen ….

Mentre un autobus pieno di passeggeri viene investito dal sovraccarico energetico di una sottostazione, Lincoln e Amelia sono ancora a caccia dell’uomo che li mette in ridicolo da diversi anni, l’Orologiaio Richard Logan. Con loro, anche se a 5000 km di distanza, è anche l’agente del California Bureau of Investigation, Kathryn Dance.

Al momento, Logan dovrebbe essere in Messico e la Dance ha parecchi contatti oltre confine. In particolare, collabora da tempo con l’investigatore capo della Federal Police, Arturo Diaz.

M a far riprendere Lincoln, deluso per la mancata cattura di Logan, ci pensa Lon Sellitto:

“Qualcuno ha giocato con la corrente elettrica ed ha sparato una scarica a 5000 gradi su un autobus di linea, facendo saltare la rete elettrica in sei isolati a sud di Lincoln Center

Rhyme dovrà collaborare con la Homeland Security, in particolare con il giovane Gary Noble, e con l’FBI, ovvero con il caro amico Fred Dellray. Per l’occasione, Dellray è accompagnato dal suo nuovo capo, Tucker McDaniel. Ovviamente è sempre della partita Ronald Pulasky, ufficialmente alle dipendenze di Sellitto ma in realtà distaccato permanentemente a fianco di Amelia.

Anche se l’FBI e la Homeland Security sono certi si tratti di un attacco terroristico, a noi appare chiaro il riferimento alla Giornata della Terra. Che si tratti di eco-terroristi???

Intanto scopriamo che Lincoln ha riallacciato i rapporti con il cugino Arthur, che nel libro precedente aveva fatto scagionare. Arthur è uno scienziato e si offre di aiutare a risolvere il caso. Così pure lui si ritrova coinvolto nella rete di esperti che ruota attorno a Lincoln!

Appare presto chiaro che si è trattato di un lavoro dall’interno ed Amelia si reca a conoscere l’amministratore delegato della Algonquin, Andrea Jessen. Amelia si aspetta un uomo piuttosto avanti con gli anni e invece si trova davanti una giovane donna, in grado di far tremare tutti!

Amelia incontra anche Sommers, l’inventore che lavora per l’azienda. L’uomo dice di essere il responsabile del Progetto Megawatt:

“E’ un termine coniato da un grande scienziato e ambientalista, Amory Lovins. L’idea è quella di creare incentivi per ridurre la domanda di energia e usarla in modo più efficiente… un impianto di produzione di energia spreca in media quasi la metà del calore che genera, che finisce letteralmente su per il camino”

Mi piacciono le spiegazioni che Sommers dà ad Amelia, tecniche eppure chiare. Sembrerebbero appesantire il libro, ma in realtà sono utilissime e chiare anche per chi non ha una conoscenza  tecnica specifica.

La spiegazione di Sommers potrebbe davvero fare la differenza tra la vita e la morte, come capirà presto Amelia…

Grazie alle prove che la nostra detective ha raccolto, arriviamo al presunto colpevole, Ray Galt, un dipendente della Algonquin malato di leucemia, che incolpa della sua malattia i campi elettromagnetici… Ma l’uomo è inafferrabile, proprio come l’Orologiaio…

Come sempre nei libri di Deaver, tutte le sotto-trame alla fine confluiranno nell’unica grande trama principale e noi ci ritroveremo all’ultima pagina senza esserci resi conto del tempo che passava!

Un libro che come sempre ci dà parecchio su cui riflettere, con tutte le domande che ci porta a farci. Infatti oggi più che mai appare evidente che quello delle “green energies” è un settore in cui molti stanno speculando.

Da leggere se amate i thriller di questa serie.

VOTO : 8 / 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!