IL FIGLIO DI RAMSES. LA SERIE di Christian Jacq

Un libro al giorno resta in Egitto. Oggi vi propongo una serie che mi è piaciuta tantissimo e che sto rileggendo proprio in questi giorni, per distrarmi dalle pagine impegnative de I Signori del Cibo… IL FIGLIO DI RAMSES è la serie che ha riportato in libreria Christian Jacq dopo oltre 20 anni.

Christian Jacq

Christian Jacq è nato a Parigi nel 1947. Egittologo e scrittore di fama mondiale, è autore di numerosi romanzi e saggi dedicati all’antico Egitto. Da molti anni, insieme alla moglie e a un gruppo di collaboratori, cura e incrementa un archivio fotografico dell’Egitto per la tutela dei siti archeologici in pericolo.

Tra i suoi romanzi più conosciuti, ricordiamo le serie che lo hanno fatto conoscere in Italia

Serie Il romanzo di Kheops (1993)

Serie Il grande romanzo di Ramses

  1. Il figlio della luce (Le Fils de la lumière, 1995)
  2. La dimora millenaria (Le Temple des millions d’années, 1996)
  3. La battaglia di Qadesh (La Bataille de Kadesh, 1996)
  4. La regina di Abu Simbel (La Dame d’Abou Simbel, 1996)
  5. L’ultimo nemico (Sous l’acacia d’Occident, 1996)

Serie Il segreto della pietra di luce

  1. Nefer (Néfer le silencieux, 2000) (Mondadori, 2000)
  2. Claire (La Femme sage, 2000) (Mondadori, 2000)
  3. Paneb (Paneb l’ardent, 2000) (Mondadori, 2000)
  4. Maat (La Place de vérité, 2000) (Mondadori, 2000)

Serie Il figlio di Ramses

  1. La tomba maledetta (La Tombe maudite, 2014) (Tre60, 2016 – Tea, 2017)
  2. Il libro proibito (Le Livre interdit, 2015) (Tre60, 2016 – Tea, 2017)
  3. Il ladro di anime (Le Voleur d’âmes, 2015) (Tre60, 2016 – Tea, 2017)
  4. La città sacra (Le Duel des mages, 2015) (Tre60, 2016 – Tea, 2017)

Di quest’ultima serie vi parlerò nei prossimi giorni, mentre vi ho già parlato di una mia lettura molto adulta: Il ragazzo che sfidò Ramses il grande

IL PROTAGONISTA : SETNA

Così descrive il figlio cadetto di Ramses lo scrittore stesso, nel corso di un’intervista rilasciata a Famiglia Cristiana:

Eroe di questo nuovo romanzo sull’antico Egitto, Setna fu un personaggio storico, figlio di Ramses II. Considerato come un saggio e un grande mago, fu anche archeologo perché fece restaurare dei monumenti dell’età d’oro delle piramidi.

In questa serie di quattro volumi, il giovane Setna si confronterà con le peggiori sfide: il furto, da parte di un mago nero dai poteri formidabili, del più prezioso dei tesori: il vaso contenente il segreto di Osiride, quello della vita e della morte.

Se il mago nero raggiungerà i suoi scopi, trasformerà questa reliquia in un’arma di distruzione e rovescerà il trono del faraone.

Con l’aiuto della donna che ama, Sekhet, dotata di eccezionali poteri di guarigione, Setna intraprende una sorta di ricerca del Graal al fine di ritrovare il vaso di Osiride e di identificare il ladro.

Il cammino sarà costellato di trappole e pericoli: Setna dovrà utilizzare tutte le risorse della sua scienza di scriba per affrontare una lotta spietata, quella della luce contro le tenebre.

IL FIGLIO DI RAMSES. LA SERIE. LA MIA OPINIONE

Ho letto questa serie lo scorso anno e mi è piaciuta molto. Mi ero però ripromessa di rileggere tutti i romanzi insieme, senza interruzioni. Perché l’operazione commerciale dietro la serie no, non l’ho affatto apprezzata.

Infatti, secondo me,sarebbe bastato un unico volume per tutti e quattro i romanzi. E in effetti, alla fine, hanno pubblicato un solo volume…

Comunque il romanzo di Setna merita 8 su 10. E alla seconda lettura ho apprezzato maggiormente sia Setna che la sua amata, Sekhet, una giovane donna che non sfigurerebbe nella società contemporanea.

Ed ho detestato ancora di più il Mago Nero e gli altri antagonisti di Setna e Sekhet, che sono sembrati ancora più meschini della prima volta.

ALCUNI APPROFONDIMENTI

Svolgendo le mie solite ricerche, ho scoperto che Setna è protagonista di un racconto risalente al III secolo a.C., Storia di Setne e del libro di Naneferkaptah. Si tratta di un racconto fantastico a sfondo soprannaturale e magico, dalla trama articolata e complicata e piena di colpi di scena.

Sullo stesso argomento vi consiglio l’articolo (in inglese), The Tales of Prince Setna

 “SETNE I”, riferimenti storici

Il protagonista di questo ciclo di racconti è Khaemweset (c. 1281 – c. 1225 a.C.), quarto figlio di Ramesses II (1279-1213 a.C.).

Khaemweset fu Gran Sacerdote di Ptah e responsabile per  la conservazione e manutenzione dei templi d’Egitto. Egli andò ben oltre i suoi compiti e restaurò templi e monumenti caduti in rovina, assicurandosi che i nomi dei proprietari originali comparissero su di essi.

Per questi suoi sforzi, è ricordato come “il primo egittologo”. Il nome con cui viene indicato nel racconto deriva da setem, “sommo sacerdote”.

LA TRAMA DI “SETNE I”

Il racconto noto anche con il nome “Setne I” ci è pervenuto su papiro risalente circa al III secolo a.C., proveniente da Tebe ed ora al Museo de Il Cairo.

Vi si narrano le peripezie di Setne, figlio del Re, sapiente e mago senza pari, che viene spinto da un uomo incontrato casualmente (o da un incantesimo), a scendere nella tomba di Naneferkaptah, figlio del Faraone Mernebptah, per recuperare un libro di magie che gli consentirebbe di effettuare ed assistere a riti soprannaturali straordinari, interpretare il linguaggio degli animali e soprattutto conservarsi intatto anche da morto.

Una volta informato il padre dello strano incontro, avuto in realtà con lo stesso Naneferkaptah, celeberrimo mago, alla ricerca dei corpi della moglie e del figlio. Per questo motivo voleva utilizzare l’ignaro Setne per il trasporto delle mummie da Copto fino a Menfi.

Setne scende nella tomba dove lo spirito della moglie di Naneferkaptah cerca di dissuaderlo dall’impresa, rammentandogli i dolori, le pene e i guai che l’intera sua famiglia ha subito, per la profanazione cioè di una tomba.

La donna gli racconta anche delle peripezie del marito, andato anche lui a caccia del libro magico. Lo trovò ma suscitò lo sdegno di Thot e Ra,  che da quel momento si accanirono contro la sua famiglia.

Ma Setne non si lascia suggestionare dal racconto della moglie di Naneferkaptah ed accetta la sfida che quest’ultimo gli lancia, di giocarsi con una partita a dama la proprietà del libro. La partita viene vinta da Setne che conquista il libro ma viene ammonito dal mago che tanto dovrà ritornare da lui, disperato e umiliato, per riportarglielo indietro.

Nel frattempo, sotto l’effetto di un terribile incantesimo escogitato da Naneferkaptah, Setne viene circuito da un’avvenente donna che però avanza pretese assurde, quali l’uccisione dei figli di Setne. Fortunatamente l’incubo finisce e Setne riporta il libro, ed anche i corpi del resto della famiglia, al vecchio mago, che ritrova finalmente pace.

Commento a “SETNE I”

Setna I, oltre ad essere un racconto d’avventura, contiene numerosi ed importanti riferimenti culturali. Infatti le tombe sono considerate le dimore eterne dei defunti e il furto in esse era un crimine molto grave. Sulle pareti delle tombe erano spesso incise “maledizioni”,  che promettevano vendetta su chiunque avesse profanato o saccheggiato la tomba. Il fatto che Setna, identificato come principe, scriba e mago, sia punito per questo peccato serve a rendere ancora più evidente il fatto che nessuno sfugge alla giustizia eterna.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!