IL BACIO D’ACCIAIO di Jeffery Deaver (#12)

IL BACIO D’ACCIAIO è il DODICESIMO romanzo della serie avente come protagonista il criminalista Lincoln Rhyme. Vi racconto perché mi è piaciuto

IL BACIO D’ACCIAIO

Jeffery Deaver

Titolo originale: THE STEEL KISS

Prima Pubblicazione : 2016

Traduzione : Maurizio Bartocci
Prima edizione italiana : 2016
EDITORE : Rizzoli
Pagine : 559 p.
Genere: thriller, poliziesco, suspense

Preceduto da : L’ombra del collezionista, Il re dei morti

Seguito da : Il valzer dell’impiccato

IL BACIO D’ACCIAIO : descrizione (dal sito dell’editore)

se lo senti, è troppo tardi

Una nuova indagine per Lincoln Rhyme e Amelia Sachs

Amelia Sachs è sulle tracce di un killer. Lo ha individuato, anche se ancora non ne conosce l’identità, e lo sta cercando in un affollato centro commerciale di Brooklyn.

Pochi, pochissimi istanti prima che la detective entri in azione, però, accade qualcosa: il pannello di una delle scale mobili cede improvvisamente, un uomo cade tra gli ingranaggi e muore stritolato dai denti metallici.

Mentre Sachs si precipita in aiuto della vittima, il killer riesce a fuggire. Si è trattato davvero di una fatalità? Lincoln Rhyme, dimessosi dopo una missione andata storta, torna al lavoro nel tentativo di aiutare la famiglia della vittima a ottenere un risarcimento.

Le indagini confluiranno però in un unico caso: un killer sabota i dispositivi di controllo di macchinari industriali ed elettrodomestici di uso comune, trasformandoli in armi letali. Come prevedere le prossime mosse dell’assassino?

Mentre la conta delle vittime minaccia di aumentare, Sachs e Rhyme devono correre contro il tempo per svelare l’identità dell’uomo e scoprire quale sia il suo obiettivo ultimo.

A coadiuvare la coppia di detective c’è anche Juliette Archer, affascinante tirocinante del celebre criminologo, come lui costretta su una sedia a rotelle. Con le sue intuizioni Juliette offrirà un contributo decisivo alla soluzione del caso.C

on un ritmo trascinante e innumerevoli colpi di scena, Il bacio d’acciaio conferma Jeffery Deaver come il maestro del thriller e della suspense. Una storia in cui, ancora una volta, il confine tra innocenza e colpevolezza si rivela labile e frammentato

IL BACIO D’ACCIAIO : l’autore

Nato vicino a Chicago, nella città di Glen Ellyn, il 6 maggio 1950, Deaver è un prolifico scrittore statunitense, noto soprattutto per la serie avente come protagonista Lincoln Rhyme.

Scrittore di romanzi thriller, ha vinto per tre volte l’Ellery Queen Readers Award for Best Short Story of the Year, il British Thumping Good Read Award, il Crime Writers Association’s Ian Fleming Steel Dagger Award, ed è stato sei volte nominato all’Edgar Award.

Ha conosciuto il successo internazionale con Il collezionista di ossa con cui nel 1999 ha vinto il Premio Nero Wolfe e nel 2001 il WH Smith Thumping Good Read Award.

È il primo romanzo del ciclo di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, da cui tra l’altro è stato tratto l’omonimo film.

IL BACIO D’ACCIAIO : il ciclo di Lincoln Rhyme

  1. Il collezionista di ossa (The Bone Collector, 1997)
  2. Lo scheletro che balla (The Coffin Dancer, 1998)
  3. La sedia vuota (The Empty Chair, 2000)
  4. La scimmia di pietra (The Stone Monkey, 2002)
  5. L’uomo scomparso (The Vanished Man, 2003)
  6. La dodicesima carta (The Twelfth Card, 2005)
  7. La luna fredda (The Cold Moon, 2006)
  8. La finestra rotta (The Broken Window, 2008)
  9. Il filo che brucia (The Burning Wire, 2010)
  10. La stanza della morte (The Kill Room,2013)
  11. L’ombra del collezionista (The Skin Collector, 2014)
  12. Il re dei morti (The Deliveryman – racconto, 2016 – Rizzoli, 2018)
  13. Il bacio d’acciaio (The Steel Kiss, 2016)
  14. Il valzer dell’impiccato, 2017
  15. Il taglio di Dio (The Cutting Edge, 2018)
  16. Promesse (VowsWhere the Evidence Lies, 2019)

IL BACIO D’ACCIAIO : breve riassunto e commento personale

A volte la fortuna esiste.

Infatti Amelia Sachs mentre percorre una strada di Brooklyn al volante della sua Ford Torino rosso fiammante, si imbatte nel Soggetto Sconosciuto Sosco 40.

Due settimane prima aveva massacrato a martellate il cranio di Todd Williams ed ora Amelia lo segue all’interno di un centro commerciale. Subito Amelia si lancia all’inseguimento, ma l’uomo riesce a sfuggirle. Infatti nel frattempo si è verificato un incidente. Un uomo, Gregg Frommer, è rimasto incastrato in una scala mobile ed Amelia si sente in dovere di provare ad aiutarlo.

«Aiutatemi! Nooo! Per favore, per favore, per favore!» Era la voce di un uomo. Poi le parole si sciolsero nuovamente in un grido.

A nulla serve il disperato tentativo di Amelia. Per mantenere la promessa fatta all’uomo, Amelia si reca dalla moglie dell’uomo, Sandy, per riferirgli le ultime parole del marito.

«Mia moglie. Tu… andrai a cercarla? Mio figlio. Digli che gli voglio bene.»

Invece Lincoln ha appeso il distintivo al chiodo e da circa un mese si dedica all’insegnamento, “determinato a fare tutto ciò che era nelle sue possibilità per plasmare una nuova generazione di criminologi”.

Dopo il fiasco nel caso Rinaldo, Rhyme ha deciso di ritirarsi, a differenza di Amelia, che invece continua a cercare il responsabile di quel crimine.

Dopo la visita alla signora Frommer, avendo scoperto la situazione della donna, la mette in contatto con un avvocato, Evers Whitmore, che si occupa di risarcimenti.

E chiede pure a Lincoln di essere il perito della donna. Insieme a Lincoln indagano anche Mel Cooper e una sua studentessa, Juliette Archer, che con la sua determinazione è riuscita ad ottenere un tirocinio informale con Rhyme.

Intanto Ronald Pulaski non ce la racconta giusta. Perché se ne va in giro a cercare una strana droga?

Amelia ha anche altre gatte da pelare: sua madre, Rose, deve sottoporsi ad un intervento per un triplo bypass coronarico e la nostra detective è preoccupata. Se non bastasse, alla sua porta si presenta Nick Carelli, uscito per buona condotta:

Avevano convissuto, avevano persino parlato di matrimonio. Non lo vedeva da anni. Ma si ricordava dell’ultima volta in cui si erano ritrovati insieme: in un’aula di tribunale, a Brooklyn.

Ad Amelia, che non lo lascia nemmeno entrare, Nick rivela

«Non ho mai commesso nulla di quello per cui mi hanno arrestato».

Si sarebbe preso la colpa per proteggere suo fratello minore, Donnie, tossicomane. Ora suo fratello è morto e lui vuole riprendersi la sua vita. E chiede ad Amelia di procurargli il fascicolo del suo caso…

Intanto noi seguiamo SoSco 40 e scopriamo che è furioso: Amelia ha infatti trovato il “suo” White Castle nel Queens. Come ci sarà arrivata?

Ma ha comunque di che essere felice: infatti ha trovato una donna degna della sua fiducia, la timida Alicia, con cui condivide la sua “stanza segreta”.

Ma anche Amelia e Ron fanno progressi nella loro indagine ed iniziano a farsi le giuste domande. Perché ormai è evidente che l’omicidio di Williams, ex programmatore professionista che adesso scriveva di tematiche sociali sul suo blog, non è stato affatto casuale…

Intanto Lincoln si dedica alla sua consulenza e scopre che responsabile dell’incidente a Frommer è stato un controller wifi:

Lo smart controller in una scala mobile forse aveva funzionato male causando una morte orribile.

Grazie ai suoi “aiutanti”, poi, sono saltati fuori degli articoli su un blog che parlano proprio dei problemi dati da questi controller.

Bisogna quindi trovare il blogger! E proprio davanti all’edificio che ospitava l’ufficio del blogger, all’indirizzo rintracciato da Juliette Archer, i casi di Lincoln ed Amelia diventano uno solo:

«Sachs. Che diavolo ci fai qui?»

A questo punto è chiaro che stanno lavorando allo stesso caso e che l’incidente a Frommer è stato volutamente prodotto da Sosco 40:

“Il tuo caso è il nostro caso”

A quanto pare, Williams aveva spiegato a Sosco 40 come hackerare un controllere wifi e trasformarlo in un’arma. Non è stato quindi un caso che il criminale fosse nel centro commerciale in cui lo aveva intercettato Amelia…

Dal computer di Todd Williams, però, emerge uno scambio di e-mail con un certo G.P. Scopriremo presto che si tratta del Guardiano del Popolo, deciso a proseguire la sua campagna del terrore…

Per fermarlo, Amelia e Lincoln devono ricorrere a tutto l’aiuto possibile… Senza permettere che “questioni minori” li distraggano.

Fino alla fine i colpi di scena non mancano e, come al solito, Deaver si diverte a spiazzarci e a confondere le carte in tavola.

Da leggere se amate i thriller tecnologici che vi fanno interrogare sul nostro mondo e che ci mettono davanti alle nostre peggiori paure!

VOTO : 9/ 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!