GLI OMICIDI DELLO ZODIACO di Soji Shimada

GLI OMICIDI DELLO ZODIACO di Soji Shimada. Un giallo classico.

Erano anni che speravo che questo libro venisse tradotto almeno in inglese e, finalmente, il mio desiderio è stato esaudito!

Scopriamo insieme perché ero curiosa di leggere questo giallo.

 

Gli omicidi dello zodiaco

Soji Shimada

Traduttore: G. Borriello

Editore: Giunti Editore

Prima pubblicazione : 1981

Anno prima pubblicazione italiana: 2017

Pagine: 336 p.

Gli omicidi dello zodiaco. Descrizione

Uscito in Giappone nel 1981, tradotto in inglese soltanto nel 2014 e ora, finalmente, in italiano, il romanzo di Shimada è, senza mezze misure, un capolavoro del genere.

Siamo in Giappone sul finire degli anni Trenta. Heikichi Umezawa, un uomo assai ricco, artista eccentrico, appassionato di astrologia e alchimia, una giovinezza trascorsa a Parigi, una vita all’insegna dell’occultismo, dell’estetismo e del lusso, viene ritrovato morto, il cranio sfondato da un oggetto appuntito, nel suo studio chiuso a chiave dall’interno.

E’ mattina e ha nevicato per tutta la notte.

Non ci sono tracce e tutti i possibili sospetti hanno alibi di ferro.  Ma soprattutto, tra gli appunti di Umezawa, gli inquirenti scoprono un progetto assurdo e mostruoso: la creazione di Azoth, l’essere femminile perfetto, assemblando parti del corpo di due sue figlie, due figliastre e due nipoti.

Ognuna di queste ragazze, tutte vergini comprese tra i diciotto e i venticinque anni, appartiene a segni astrologici diversi e ideali per formare la creatura che costituisce l’ispirazione e il sogno di ogni alchimista.

Il fatto è che, poco tempo dopo la morte dell’artista pazzo, le sei ragazze Umezawa vengono effettivamente uccise e ritrovate, variamente smembrate, in luoghi diversi dell’arcipelago nipponico, ciascuno con una precisa valenza magica e simbolica. Chi ha ucciso Heikichi Umezawa? E chi ha messo in pratica il suo orrendo delirio?

La Seconda guerra mondiale e la catastrofe del Giappone interrompono le indagini, ma trent’anni dopo un famoso maestro astrologo, appassionato di investigazioni, e il suo giovane assistente riprendono le fila di quel cupo enigma…

Il lettore è continuamente sfidato nel suo talento di solutore di misteri perché, come sottolinea più volte l’autore, gli verranno forniti tutti gli elementi per metterlo in condizione, lealmente, con il solo aiuto d’intelligenza e capacità deduttive, di arrivare alla soluzione del mistero.

Gli omicidi dello zodiaco. Breve riassunto e commento personale

Il libro si apre con la lettera del “Watson” della situazione, Ishioka Kazumi:

«A quanto mi è dato sapere, il caso degli omicidi dello zodiaco – una serie di delitti compiuti in Giappone nel 1936 – resta uno dei più strani e sfuggenti nella storia del crimine.

Nessuna tra le persone coinvolte, all’epoca, avrebbe potuto immaginarne la meccanica e si riteneva impossibile trovare l’assassino. O gli assassini.

Così i dettagli relativi al caso furono resi pubblici, con la speranza che il mistero potesse essere risolto.

Questo libro inizia oltre quarant’anni dopo gli eventi, quando quegli omicidi restavano ancora avvolti nell’ombra. I lettori potranno cercare da soli di ricomporre il complesso puzzle, proprio come io e il mio grande amico Mitarai Kiyoshi siamo riusciti a fare in quel decisivo giorno di primavera del 1979»

SHERLOCK E WATSON

Seguiamo passo dopo passo il lavoro di indagine svolto da Ishioka Kazumi e da Mitarai Kiyoshi.

Ishioka Kazumi è un illustratore appassionato di romanzi investigativi, mentre Mitarai Kiyoshi è un astrologo. Un giorno nello studio di Mitarai entra una donna. Vuole che l’astrologo risolva un delitto in cui suo padre si è trovato coinvolto molti anni prima.

Ishioka confessa di essere un appassionato “divoratore di gialli” ed illustra all’amico tutto quello che sa sugli omicidi degli Umezawa.

CRIMINI E MISFATTI

Nel 1936, Heikichi Umezawa un ricco artista eccentrico appassionato di astrologia, alchimia, e occultismo, viene trovato morto nel suo studio. Qualcuno gli ha sfondato il cranio, ma la porta è chiusa a chiave dall’interno!

A trovare l’uomo è stata la figlia maggiore Tokiko, che, come sempre, aveva portato la colazione al padre. Sbirciando nello studio, aveva scorto il padre immerso in una pozza di sangue ed era corsa a dare l’allarme.

Frugando tra i documenti dello studio, gli inquirenti trovano una specie di diario dell’artista. Nello scritto l’uomo aveva illustrato un progetto mostruoso. Sua intenzione era creare quello che aveva chiamato “Azoth”, ovvero una donna perfetta. Heikichi voleva realizzarlo assemblando parti dei corpi di figlie, figliastre e nipoti….

Qualche tempo dopo la morte di Heikichi, però, anche le ragazze erano state barbaramente uccise e smembrate. I loro corpi erano stati ritrovati in vari luoghi del Giappone…

Nessuno, in 43 anni di indagini,  è mai riuscito a comprendere come si svolsero i fatti. Ci  riusciranno i due amici?

Un giallo in stile classico, alla Poirot, per capirci, che diverte con i battibecchi tra i due investigatori dilettanti e ci permette anche di fare un giro turistico nella splendida città di Kyoto! Eppure un giallo insolito, con una storia originale e completamente nuova.

VOTO : 9 / 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!