GIUGNO le erbe spontanee PRIMA PARTE
Prendendo spunto dal calendario delle erbe spontanee, ho pensato di raccogliere insieme quelle che troviamo in questo periodo, con particolare attenzione a quelle che non abbiamo ancora trattato, che sono davvero tante!
Cercherò di trattarle tutte, soprattutto quelle che si trovano nella mia zona!
Intanto vediamo insieme l’elenco completo di erbe e piante che ci regalano i loro prodotti in giugno!
GIUGNO le erbe spontanee PRIMA PARTE: le erbe di giugno
- Agrimonia
- Amarena
- Amorino o guaderella
- Avena
- Balsamina
- Bocca di leone
- Borragine
- Canapa acquatica
- Caprifoglio
- Cardiaca
- Cardo benedetto
- Centinodio
- Cicutaria
- Cimbalaria
- Coclearia
- Crespino
- Cuscuta
- Dragoncello
- Echio o erba viperina
- Erisimo o erba cornacchia o erba dei cantanti
- Eucalipto
- Fico d’India
- Fragola
- Giglio bianco
- Ginestrino
- Lampone
- Ligustro (OLIVELLA O SANGUINELLO)
- Malva
- Margherita
- Millefoglio (achillea millefoglie)
- Mirtillo
- Mirto
- Nepitella
- Ortica
- Parietaria
- Pervinca
- Pesco
- Pilosella
- Pulegio (menta poleggio)
- Risetto o erba pignola
- Rosmarino
- Ruta
- Salcerella
- Salvia
- Tiglio (Fiori e bractee)
- Timo
- Verbasco
- Veronica
- Vulneraria
Davvero tante le erbe di cui dobbiamo parlare. Intanto vi accenno ad alcune caratteristiche di ciascuna, come ad esempio dove trovarle e come usarle
GIUGNO le erbe spontanee PRIMA PARTE: Le prime dieci piante in breve
AGRIMONIA (Agrimonia Eupatoria)
Diffusa in tutto il mondo, qui da noi predilige le zone montane, i margini dei boschi e i pascoli. Preferisce aree aperte, secche e con molto sole e cresce fino a 1000 m di altitudine! Detta anche “erba di San Guglielmo”, la pianta fiorisce dalla primavera avanzata fino all’autunno, tra maggio e settembre.
Mentre le foglie, con i loro margini seghettati, ricordano l’ortica, i fiori, piccoli e di colore giallo, ricordano quelli dell’iperico.
Ricordiamo che tutte le parti dell’agrimonia sono ricoperte da una leggera peluria e sono tutte impiegate a scopi medicinali
Utile per pelle arrossata e screpolata, per lenire i dolori reumatici e curare le piaghe. Utilizzata sin dalla notte dei tempi per aiutare il fegato e persino per curare le affezioni del cavo orale! Insomma, l’agrimonia eupatoria si rivela utile per cura e trattamento dei malanni più svariati. Possiamo impiegarla sia per uso esterno che interno!
Torneremo prestissimo a parlarne. Per saperne di più, intanto, potete cliccare QUI
AMARENA
E’ il frutto del prunus cerasus , un albero della famiglia delle Rosaceae, e nell’aspetto ricorda le ciliegie. Caratterizzata da un gusto agro-dolce, possiede notevoli proprietà. Pensate : i peduncoli, come quelli delle ciliegie, una volta essiccati, hanno buone proprietà diuretiche.
Potete usare anche le foglie, per la preparazione della ratafia!I frutti sono ricchi di fibre ed apportano buone quantità di potassio. Mangiare amarene fornisce al nostro corpo anche una buona dose di antiossidanti
Amorino o guaderella
E’ una pianta della famiglia delle Resedaceae, che comprende circa 50 specie. In passato era intensivamente coltivata in molte zone d’Italia, perché dalle sue fascine bollite in acqua si ricavava una splendida tinta gialla.
La reseda luteola vive in luoghi incolti fino a circa 1400 m di altitudine. Fiorisce da aprile ad agosto ed ha splendidi fiori di colore giallo-verdastro.
Detta anche “erba guada”, “guada” o “guaderella”, è una buona mellifera. Un tempo era utilizzata come pianta con proprietà vulnerarie e diuretiche
Avena Selvatica
L’avena selvatica (avena fatua) è una pianta diffusa in tutta Italia appartenente alla famiglia delle Poaceae. Cresce in campi incolti fino a 1800 metri sul livello del mare e fiorisce tra aprile e giugno. Utilizzata come diuretica, emolliente, refrigerante, è tradizionalmente impiegata nella terapia con i fiori di Bach per il trattamento di problemi di affaticabilità, irritabilità e mancanza di concentrazione. Da questa avena deriva l’avena comune (Avena sativa), coltivata come cereale sin dall’Età del Bronzo…
BALSAMINA
Meglio conosciuta con il nome di impatiens balsamina, questa pianta adorna spesso giardini e davanzali delle nostre finestre. Ne esistono diverse varietà, tutte usate tradizionalmente nella medicina popolare.
Lo sapevate che il succo delle foglie è usato per trattare le fastidiose verruche? Rami e foglie si raccolgono da maggio a luglio, prima della fioritura ed hanno proprietà diuretiche, depurative, antinfiammatorie e cicatrizzanti! Pianta utilizzata nei rimedi dei fiori di Bach, ha una particolarità: spara i semi lontano!!!
Bocca di leone
Un’altra pianta di cui ci limitiamo ad ammirare i fiori, non sapendo quanto preziosa sia! Originaria del Mediterraneo, cresce fino a 800 metri di altitudine in Portogallo, Siria, Turchia, Francia, Marocco. Ne esistono una cinquantina di specie, tra cui la più importante è l’Antirrhinum majus.
In Italia, allo stato spontaneo, troviamo una specie molto simile, detta “bocca di leone gialla”, l’Antirrhinum latifolium, che cresce nei ascoli, sentieri e vicino a zone aride e sassose.
La medicina popolare le attribuisce proprietà antiflogistiche ed antinfiammatorie. Efficace sugli eritemi, aiuta a lenire le scottature. In medicina si usano le foglie (da raccogliere in Primavera prima della fioritura) e i fiori appena schiusi (ma non si deve raccogliere il calice).
Questi prodotti vanno essiccati e quindi si usano come infusi o decotti per uso esterno
BORRAGINE
Tra le mie piante preferite, con quegli splendidi fiori blu, la borragine cresce abbondante sulle nostre montagne. Diffusa in gran parte dell’Europa e nell’America centrale, dove cresce tuttora in forma spontanea fino ai 1000 m s.l.m, viene coltivata in tutto il mondo per le sue numerose proprietà. Antinfiammatoria ed antiossidante, l’olio estratto dai suoi semi è protettivo del sistema cardiocircolatorio!
Canapa acquatica
L’Eupatorium cannabinum è una pianta della famiglia delle Compositae, comune in Italia nei luoghi umidi, soleggiati, radure, cedui, lungo i corsi d’acqua, ripe, terreni incolti.
Pianta erbacea perenne, fiorisce da giugno sino a novembre. Le viene attribuita un’azione colagoga e lassativa. Si usa tutta la pianta, radice compresa!
Caprifoglio
Forse non lo sapete, ma questa pianta dai profumatissimi fiori cresce spontanea dalle mie parti! Ne esistono tantissime varietà.
Si usano fiori e foglie, che vengono raccolti tra maggio e luglio.
Mentre i fiori hanno proprietà emollienti, antinfiammatorie ed espettoranti, le foglie sono astringenti e cicatrizzanti.
Cardiaca
La leonorus cardiaca è originaria dell’Asia e cresce spontanea in Italia sulle macerie, negli incolti, ai margini delle strade, lungo le siepi, presso i letamai, nei prati asciutti. Tutta la pianta viene usata in erboristeria.
Si raccoglie durante la fioritura (da giugno a settembre). Le foglie anneriscono rapidamente, perdendo parte dell’efficacia: va usata, il più possibile, fresca.
Le sono attribuite proprietà sedative sul sistema nervoso centrale e vegetativo, nonché sull’apparato cardiovascolare.
I fiori, sia freschi che secchi, si usano come spezie aromatizzanti nelle zuppe di lenticchie o di piselli. Qui in Abruzzo si trova abbastanza spesso… basta solo sapere dove cercarla!