FORNO A MICROONDE COME FUNZIONA

FORNO A MICROONDE COME FUNZIONA

Proviamo a capire insieme come funziona un forno a microonde,  per vincere quella diffidenza che ancora oggi spesso accompagna questo elettrodomestico! Nei prossimi giorni, poi, scopriremo quali cibi possiamo cuocervi e i tipi di contenitori adatti!

FORNO A MICROONDE COME FUNZIONA. Un po’ di storia

Anche se ancora oggi c’è qualche diffidenza verso questo elettrodomestico, tuttavia la cucina a microonde è diventata una valida alternativa alla cucina tradizionale, non solo nella sua funzione  base ( riscaldare i cibi) ma anche nella vera e propria preparazione di piatti e ricette!

Lo sapevate? Il forno a microonde nacque quasi per caso negli Stati Uniti nel 1945, da Percy Spencer, dipendente della Raytheon.

Mentre realizzava magnetron per apparati radar, una barretta di cioccolato gli si sciolse in tasca! Intuendo che cosa fosse accaduto, provò a cuocere del pop – corn e poi un uovo… che esplose, finendo in faccia a uno degli sperimentatori!

Nel 1946 la Raytheon brevettò il processo di cottura a microonde e nel 1947 realizzò il primo apparato destinato alla commercializzazione, chiamato Radarange. Era alto 1,8 m, pesava 340 kg, aveva un sistema di raffreddamento ad acqua e produceva una potenza in radioonde di kW, che è da 2 a 4 volte la potenza dei forni domestici attuali.

Il successo fu notevole e per espandere il mercato la Raytheon acquistò la Amana, produttrice di elettrodomestici dell’Iowa

Solo un decennio più tardi giunse in Europa. In Italia iniziò ad essere pubblicizzato solo all’inizio degli anni Ottanta del XX secolo e solo nell’ultimo decennio ha iniziato davvero a prendere piede!

COME FUNZIONA IL MICROONDE

Senza entrare troppo nel dettaglio del processo, possiamo dire che un comune forno a microonde consiste delle parti seguenti:

  • un magnetron,
  • un circuito elettronico di controllo e alimentazione del magnetron,
  • una guida d’onda,
  • una camera (o tecnicamente cavità) di cottura.
  • una rete metallica (sullo sportello)

Il magnetron produce un’onda elettromagnetica nell’intervallo delle microonde, con una potenza solitamente compresa tra 100 e 700 W, che la guida d’onda invia alla camera di cottura.

L’acqua, i grassi, e i carboidrati che costituiscono il cibo assorbono l’energia delle microonde. Quest’energia mette in movimento le molecole, che poi, urtandosi tra loro, si riscaldano e generano il calore che cuoce gli alimenti.

La cottura avviene per conduzione , dall’esterno dei cibi verso il loro interno ( circa fino a 5 cm ).

Le onde si formano solo ed esclusivamente quando il forno è messo in funzione , cosa che accade a sportello ben chiuso.

La camera di cottura impedisce la fuoriuscita di microonde. Lo sportello del forno è di vetro per permettere la visione della pietanza all’interno. Esso è provvisto di uno strato di rete metallica fine come schermo elettromagnetico.

Poiché la larghezza delle maglie, dell’ordine dei millimetri, è di molto inferiore alla lunghezza d’onda delle microonde (quest’ultima di circa 12 cm per le frequenze di solito utilizzate), la radiazione non può attraversare la rete.

Infine il meccanismo di chiusura dello sportello prevede appositi interruttori che spengono istantaneamente il magnetron in caso di apertura a forno acceso, evitando la fuoriuscita di microonde.

In pratica, lo sportello del forno è costruito come “ barriera ” di sicurezza , e quindi evita qualsiasi fuga di onde

Sebbene i forni prevedano la regolazione della potenza di cottura, il magnetron viene fatto funzionare sempre a pieno regime per mantenere al massimo l’efficienza.

FORNO A MICROONDE COME FUNZIONA: vantaggi ….

  • TEMPI DI COTTURA BREVI facilità d’uso e praticità
  • Risparmio energetico
  • impiego molto contenuto di grassi e sale , con risultati gustosi ma “ dietetici ”
  • Gli alimenti mantengono il loro gusto , il loro aroma naturale , e tutti i valori nutrizionali
  • I cibi si riscaldano senza perdere fragranza e senza seccarsi eccessivamente. In particolare le verdure mantengono tutte le vitamine e i sali minerali grazie all’utilizzo di pochissima acqua , e conservano una consistenza soda grazie ai brevi tempi di cottura
  • Non fuoriescono odori né calore : l’ambiente cucina , anche d’estate , rimane pienamente vivibile

Come ben sappiamo, il principale vantaggio del forno a microonde rispetto ai sistemi di cottura tradizionali risiede nella grande rapidità, dovuta all’efficiente trasferimento di energia.

L’energia, infatti, viene inviata direttamente nell’interno del cibo, trasportata dalle microonde, e non è necessario riscaldare l’aria che normalmente scalda anche il contenitore del cibo e le pareti del forno, come avviene in un forno elettrico semplice o in uno a gas.

È possibile scongelare cibi surgelati in breve tempo e cuocerli immediatamente, mentre il piatto di portata non si riscalda almeno fino a quando il cibo divenuto caldo lo scalda inevitabilmente per contatto.

Un limite per i forni di prima generazione, che portava molti cuochi professionisti a considerare il forno a microonde di scarsa utilità, era quello di cuocere a temperatura relativamente bassa, non idonea per i tipici prodotti da forno come torte, arrosti ben dorati e altri cibi che richiedano la reazione di Maillard. Questo limite fu superato abbinando alle microonde un sistema a raggi infrarossi (grill) in grado di dorare la superficie dei cibi e conferire maggiore sapore.

Forni di questo tipo sono detti combinati.

Dalla penultima generazione in avanti, molti forni dispongono di un’ulteriore funzione, conosciuta come crisp, la quale, in unione al grill e alle microonde, migliora nettamente la cottura di particolari piatti; parte dell’energia emessa viene assorbita infatti da una speciale teglia estraibile in alluminio antiaderente che contiene la pietanza, distribuendo così il calore in modo uniforme e, grazie proprio a questo contatto diretto con la speciale teglia, la pietanza viene dorata anche sul fondo.

La combinazione di questi tre modi di riscaldamento garantisce una cottura paragonabile a quella del forno tradizionale.

L’ultima generazione di forni, infine, abbina alle microonde e al grill anche la cottura tipica di un forno tradizionale ventilato o statico, che può essere abbinata o meno alle microonde. Questi apparecchi di fascia alta, particolarmente versatili, sono in grado quindi di sostituire completamente il forno tradizionale sia per quanto riguarda i risultati di cottura, sia per quanto riguarda i tipi di cibo che vi si possono inserire, mantenendo (in tutti i casi ove è possibile l’abbinamento) anche i vantaggi e i tempi ridotti tipici della cottura a microonde.

…. E DIFETTI

  • non si dovrebbero inserire oggetti o contenitori metallici, odaccendere il forno a vuoto, in quanto le microonde, non essendo assorbite dal cibo, ritornano al magnetron che può surriscaldarsi e/o danneggiarsi e costituire un possibile principio di incendio
  • i cibi all’interno contengono molta acqua e/o lipidi, per cui questa zona è più calda di quella esterna, quindi si deve fare attenzione a non scottarsi
  • le uova esplodono se inserite intere; infatti esse contengono al loro interno una piccola quantità d’acqua, che, evaporando, si dilata e causa un forte aumento di pressione all’interno. Per questo motivo i cibi “ermeticamente chiusi”, come patate e mele, vanno bucherellati con uno stuzzicadenti prima di essere cucinati
  • riscaldamento non omogeneo, problema parzialmente risolto dalla rotazione automatica del piatto durante la cottura. Un buon accorgimento è quello di posizionare la pietanza non al centro del piatto rotante ma da un lato

Uno dei principali svantaggi è quello di un riscaldamento non omogeneo ma concentrato in particolari zone che assorbono l’energia delle microonde.

Tale problema viene in parte risolto facendo ruotare il piatto su cui si trova il cibo durante la cottura tramite una guida con motorino elettrico.

Un buon accorgimento è quello di posizionare la pietanza non al centro del piatto rotante ma da un lato.

Alcuni cibi, come le uova, normalmente non possono essere cotti nel microonde. La tecnologia ha rimediato al problema delle uova che esplodono, progettando particolari contenitori a doppia camera che, in pratica, realizzano una cottura a vapore.

Le onde non possono raggiungere direttamente le uova perché la camera superiore è in metallo e comunica con quella inferiore solo attraverso piccoli fori. Sempre riguardo alla cottura a vapore, alcuni forni dispongono di una vaporiera che permette di cuocere cibi come pesce o verdure abbinando le microonde e il vapore.

Come per la normale cottura a microonde, questo tipo di cottura permette, in pochissimi minuti, di cuocere senza l’uso di grassi o condimenti e mantenendo gran parte del sapore e delle proprietà naturali dei cibi.

Nei prossimi articoli ci occuperemo di quali cibi cuocere al microonde e dei materiali adatti a questo tipo di forno… insomma, lo conosceremo sempre meglio e potremo così sfruttarlo al massimo!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!