FESTA SANT’ANTONIO ABATE Lazio Marche e Umbria

FESTA SANT’ANTONIO ABATE tra Lazio Marche e Umbria: come si festeggia il Santo Protettore degli animali in queste 

Nel precedente articolo abbiamo visto quante sagre e feste si organizzino in onore di Sant’Antonio nel Nord Italia, fino alla Toscana (che, a rigore, farebbe parte del Centro). Vedi QUI

Adesso vedremo invece come è venerato il Santo egiziano nel Centro Italia.

FESTA SANT’ANTONIO ABATE tra Lazio Marche e Umbria. LAZIO

Anche nel Lazio la devozione a Sant’Antonio è molto sentita. I festeggiamenti, diffusi in tutto il territorio con delle varianti curiose, hanno luogo il 17 gennaio e vogliono ricordare l’importanza del santo vissuto a lungo privandosi dei suoi averi e celebre per le sue doti di protettore degli animali, “liberatore dal Demonio” e “guaritore”, in particolare di chi era colpito dal male volgarmente noto come Fuoco di Sant’Antonio.

Un elemento in comune nelle celebrazioni è il fuoco per rinnovare il patto con il Santo affinché guarisca le persone malate e protegga il bestiame.

Numerose le sagre e le fiere organizzate in molti Comuni di tutta la regione. Ricordiamone alcune.

ALCUNE FESTE NEL LAZIO

  • A Vicovaro (RM): oltre alla benedizione degli animali, si può degustare la ciambella all’anice e la tipica “pastarella” di S. Antonio.

Sagra della Polenta e del Fallone

A Jenne (RM), si svolge la Sagra della Polenta e del Fallone, con degustazione della “Fava ammollo”.

Polenta e fallone sono due pietanze tipiche dell’antica civiltà contadina locale, realizzate utilizzando farina gialla, quella cioè ricavata dal granoturco, che seminato a primavera, veniva raccolto alla fine del mese di settembre.

La Polenta è preparata nel rispetto dell’originario metodo: viene cotta dentro “Jo’ Callaro” o nella “Cottora”, condita con sugo di spuntature e salsicce di maiale, coperta di abbondante pecorino locale e servita in “scifette” di legno.

Il Fallone è invece una pizza, sempre di farina di Granoturco e acqua, lasciata cuocere sotto al fuoco. Per renderlo più saporito e più morbido, il Fallone viene coperto con le cosiddette “erbe pazze” (verdura di diverse specie raccolta dalle donne di Jenne nei campi circostanti il paese).

  • A San Polo dei Cavalieri (RM): dopo la benedizione del fuoco santo e degli animali, si possono assaggiare i “bommacetta”, ciambella, fava riccia e vino
  • A Canino (VT), si svolgono numerosi eventi, dalla degustazione di salsiccia e vino, ricotta di Sant’Antonio, pranzo tradizionale del Pastore di Sant’Antonio, fino alla sfilata del Carro di Sant’Antonio e alla “gara del ruzzolone”.
  • A Tuscania (VT), si svolgono la Sagra della Frittella di Cavolfiore e falò in onore di S. Antonio, con la benedizione degli animali e la suggestiva sfilata dei butteri a cavallo.

CORTEO DELLA CAVALLERIA A SUTRI

A Sutri, in provincia di Viterbo, si tiene una festa di Sant’Antonio  Abate, che risale addirittura al Milletrecento. La festa inizia il 17 gennaio con il “Corteo della Cavalleria” (sfilata storica di cavalli e cavalieri, entrambi benedetti in Piazza del Comune) e prosegue per ben otto giorni!

Dopo otto giorni cade l’Ottavario, ovvero l’ottavo giorno successivo al 17 gennaio, che chiude tutti i festeggiamenti. Vedi QUI

PAPPONE AD ARPINO (FR)

Il giorno di Sant’Antonio Abate, si festeggia cucinando e degustando la polenta in piazza ad Arpino, la città che diede i natali a Cicerone.

Da oltre 400 anni, il 17 gennaio ad Arpino si onora Sant’Antonio Abate mangiando la polenta, meglio conosciuto da queste parti come “pappone“, condita con sugo e pecorino grattugiato e degustata tutti insieme davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta.

I 150 kg di polenta sono preparati da cuochi improvvisati della Confraternita del Santissimo e Concezione di Arpino in paioli di rame, le “cuttrelle“, e, dopo la Santa Messa delle 11, riceve la benedizione del parroco.

Nel 1600, il cavaliere arpinate Pompeo Grimaldi, benefattore della città, destinava una cospicua somma in beneficenza per la dote delle ragazze povere di Arpino.

Le fortunate erano prescelte a sorte nel giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio. Con il passare del tempo, la Confraternita del Santissimo e della Concezione modificò la tradizione scegliendo di condividere un pasto caldo, un “pappone”, con i poveri del paese. Questa usanza si è tramandata fino ai giorni nostri.

Polenta e musciarelle

A Frosinone il 17  gennaio, il piatto tipico della ricorrenza è la pulenta (‘nche glie sughe de custatelle i sasicchie); in questo giorno si mangiano anche le musciarèlle, le piccole castagne essiccate.

In onore di queste ultime, a Ceprano (FR) , si svolge la Sagra delle “mosciarelle“, insieme alla Fiera di Sant’Antonio

SFILATA DELLE STANGHE A POSTA (Rieti)

La festa di S. Antonio Abate si celebra a Posta, in provincia di Rieti,  il 16 e 17 gennaio, grazie alla Confraternita di Sant’Antonio, un’associazionenata a Posta nell’800, che si cura di conservare e tramandare la tradizione dei festeggiamenti religiosi e civili in onore del Santo.

Per mantenere in vita la chiesa dedicata al Santo, destinata ad essere chiusa, i confratelli usavano i soldi ricavati dalla vendita della legna che tagliavano nei boschi e riportavano in paese con gli animali da soma.

Da qui ha origine la tipica “sfilata delle stanghe“, ovvero il passaggio di animali, un tempo soprattutto buoi, oggi principalmente cavalli, che trascinano enormi tronchi di alberi destinati alla vendita.

Questo è il momento più caratteristico e suggestivo della festa.

Oltre alla sfilata, si ha l’accensione di un grande fuoco nella piazza del paese e si svolge la “sagra degli zampitti” (stinchi di maiale cucinati secondo un’antica ricetta).

FESTA SANT’ANTONIO ABATE tra Lazio Marche e Umbria. UMBRIA

Nei pressi di Norcia, a Cascia (in provincia di Perugia) ogni anno rivive la tradizione delle Pasquarelle, una rassegna di canti augurali, in cui si riuniscono numerosi gruppi di “pasquarellari”.

Dopo la sfilata lungo le vie del paese, nella piazza centrale si esibiscono con canti accompagnati da organetti, tamburelli, triccheballac e strumenti popolari. Al termine in ogni angolo della piazza si svolgono sfide di poesia estemporanea.

Dopo lo stop forzato del 2017, a gennaio la tradizione tornerà ad essere protagonista con: prodotti gastronomici, degustazioni, folklore, musicapopolare, antichi mestieri, fattoria, via del latte, raduno interregionale camperisti, lotteria del contadino, giochi tradizionali (vedi QUI).

FESTEGGIAMENTI IN VALNERINA…

Monteleone di Spoleto i legnaioli, dopo aver fatto benedire i loro animali da soma come asini, muli e cavalli, lasciano al Parroco il loro carico di legna, che servirà a scaldare la canonica durante il lungo periodo invernale.

… E NEL PARCO DEL SUBASIO

A Santa Maria degli Angeli, frazione di Assisi famosa per la Porziuncola, la devozione al Santo è più sentita che in qualsiasi altra zona dell’Umbria.

La cittadina in passato era una nota stazione per il cambio dei cavalli dei postiglioni postali in transito tra Firenze e Roma. Intorno al 1860 scoppiò una grave epidemia, che colpì in particolar modo proprio quei cavalli.

Era a repentaglio l’intera economia della zona e i cittadini si rivolsero con fiducia a Sant’Antonio Abate di cui era prossima la ricorrenza. Le preghiere ottennero i frutti sperati, il morbo fu scongiurato e i cavalli si salvarono da morte certa. Da quell’anno, come ringraziamento al Santo, fu distribuito, in onore del povero eremita, del cibo agli indigenti, che prese il nome di “Piatto di Sant’Antonio“.

Secondo la tradizione, il piatto è composto da: una razione di maccheroni, due fette di carne in umido, quattro salsicce, due polpette, pane, mezzo litro di vino e due mele.

FESTA SANT’ANTONIO ABATE tra Lazio Marche e Umbria. MARCHE

La Festa di Sant’Antonio Abate si ripete ogni anno a Pianello, frazione del comune di Cagli. Il 17 gennaio, la comunità si riunisce per consumare la colazione, per la benedizione degli animali e per la merenda. Interessante la tradizione della “condanna” e del “condannato”

La festa inizia al mattino quando la comunità si riunisce in piazza per consumare insieme la colazione a base di prodotti tipici offerta dagli abitanti di Pianello. Successivamente si tiene la messa con la partecipazione del Vescovo della Diocesi di Fano e si benedicono gli animali, riuniti nel cuore del paese. Nel tardo pomeriggio si torna in piazza per fare merenda.

Il condannato e la sua condanna
Il “condannato” è colui che per onorare la festa, offre a tutti i partecipanti una damigiana di vino rosso da bere insieme. Questa persona è scelta dal condannato dell’anno precedente che con un rito scherzoso passa la cosiddetta “condanna”. Per suggellare questo passaggio il vecchio condannato consegna al nuovo condannato una medaglia raffigurante il Santo Patrono.

La “condanna”, al contrario di quanto si possa pensare, è molto ambita da tutti i pianellesi che cercano in ogni modo di accaparrarsi le grazie del condannato per essere scelti.

CAVALCATA AD ASCOLI

Ad Ascoli Piceno la Festa di Sant’Antonio Abate è la manifestazione che apre le celebrazioni del carnevale ascolano e di tutto il piceno.

Il 17 gennaio si ripete la processione e la benedizione degli animali, ma anche la Cavalcata di Sant’Antonio, il mercatino e il pranzo di Sant’Antonio con tutti i gruppi mascherati

BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI A FERMIGNANO (PU)

La Festa di Sant’Antonio Abate di Fermignano è la più importante della Regione, di solito conta circa 5000 partecipanti e 1500 animali di ogni specie. La festa non rappresenta solo un’importante momento d’incontro tra le persone e gli animali, ma è anche un momento di preghiera rivolta agli animali, che con la loro presenza ci regalano conforto e compagnia nella vita di tutti i giorni.

PER APPROFONDIRE

Festa di Sant’Antonio Abate:

RICETTE PER IL 17 GENNAIO

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!