Il brezel, chiamato anche brezn, pretzen o pretzel, è il caratteristico pane di origine alsaziana, dalla forma annodata e dall’inconfondibile sapore, simbolo del cibo di strada dei Paesi di lingua tedesca e anche dell’Alto Adige.
Brezel. La storia
La sua origine si colloca nei monasteri del sud della Francia e del nord Italia, intorno al 610. I monaci producevano con i resti dell’impasto delle striscioline che ricordavano le braccia di un monaco incrociate a mo’ di preghiera. I tre buchi che si formavano, rappresentavano la Santissima Trinità.
Essi poi davano i brezel come premio ai fanciulli che imparavano a memoria versi e preghiere della Bibbia. Per questo motivo venivano chiamati pretiola, ovvero “ricompensa”.
In seguito i pretiola attraversarono le Alpi e in Germania divennero conosciuti come Brezel. Secondo la leggenda, il colore brunito si deve alla distrazione di un fornaio, che si addormentò sul posto di lavoro.
BREZEL : I FASTENBREZEL ATESINI
Considerati la merenda più antica del mondo, gli antichi panini a forma di nodo tipici del Sudtirol vengono consumati anche in periodo di digiuno e astinenza.
La loro preparazione, infatti, richiede ingredienti estremamente semplici, che ben si adattavano ai rigidi precetti cristiani del periodo di preparazione alla Pasqua. I Fastenbrezel sono stati inseriti tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Non esiste un’unica ricetta per preparare i Brezel. Ogni fornaio utilizza la propria ed è per questo che se ne possono trovare versioni fatte con il burro, con lo strutto, con farine integrali o di differenti cereali, con il sesamo in superficie e persino con le uova.
Quelli della Quaresima, naturalmente, non prevedono l’utilizzo di ingredienti di derivazione animale e per questo, pur mantenendo inalterato il loro ottimo sapore, risultano più leggeri e digeribili.
La ricetta di questi strani panini l’ho trovata QUI
FASTENBREZEL: La ricetta
- DIFFICOLTÀ : media
- PREPARAZIONE : 30 – 35 minuti (beh, io sono lenta!Ho impiegato 20 minuti per preparare 8 panini!) + la lievitazione, circa 2 ore
- COTTURA : 30 – 35 minuti, compresa la “bollitura”
Ingredienti:
- FARINA 500 g (è possibile sostituirne una parte con quella di malto)
- SALE una presa
- ZUCCHERO 2 cucchiaini di zucchero
- ACQUA
- LIEVITO DI BIRRA 20 g
- BICARBONATO DI SODIO 30 g
- SALE GROSSO q.b.
PREPARAZIONE
FASE 1: IMPASTARE
- Sciogliete il lievito in un bicchiere di acqua tiepida, che disporrete al centro di una fontana di farina, sale e zucchero.
- Cominciate ad impastare gli ingredienti sino ad ottenere un composto compatto, liscio ed elastico che ricoprirete con un panno umido e lascerete riposare per almeno due ore in luogo caldo.
FASE 2: FORMARE I BREZEL
- Una volta terminata la lievitazione, dividete il panetto in parti uguali (circa 8)
- Lavorate ciascun pezzo in modo da ottenere dei cordoncini della lunghezza di circa 50 centimetri
- Adesso potete formare i bretzel: Incurvate le due estremità verso il basso e poi incrociatele. Rigiratele quindi verso l’alto e fissatele al bordo superiore, ottenendo una forma simile a quella di un nodo lasciato lento.
FASE 3: LESSARE I BREZEL
- Dopo aver preparato tutti i brezel, mettete a bollire dell’acqua (io ho portato a ebollizione circa 5 litri di acqua, ma erano troppi per la quantità di bicarbonato. Credo che la dose giusta sia attorno ai tre litri) ed aggiungetevi il bicarbonato (un cucchiaio).
- Appena l’acqua arriva a ebollizione, immergetevi i Brezel, non più di due alla volta, fino a quando, dopo circa 30 secondi, la superficie non risulterà lucida
- Mettete quindi a scolare i panini su di un canovaccio.
FASE 4: INFORNARE
- Una volta asciutti, sistemate i Brezel su una teglia rivestita con carta da forno, cospargeteli di chicchi di sale grosso e fateli cuocere per circa 20 minuti in forno statico ad una temperatura di 220°C.
- Sfornateli e fateli raffreddare.
Provateli con lo speck o con uno dei tanti formaggi atesini. Io adoro il Trentingrana! Ma il mio preferito è il Puzzone di Moena…Il nome non è indicativo!