Finalmente anche nel supermercato in cui di solito mi servo sono arrivate le farine di legumi. Veramente fantastiche! Non solo per preparare gustose vellutate, ma anche per molte altre preparazioni!
Oggi, ad esempio, ho usato la farina di fave per preparare dei gustosi falafel e per il pane!
Invece in precedenza avevo usato la farina di fagioli per preparare della pasta, che poi ho usato insieme al pesce!
Scopriamo allora le caratteristiche di questa prima farina, per poi poter passare all’argomento centrale di questa settimana
FARINA DI FAVE. Le proprietà
La farina che si ottiene dalla macinazione delle fave è una farina senza glutine, che ho scoperto essere molto apprezzata nella panificazione.
Oltre a donare a pane, pizze, biscotti e torte un sapore più gradevole e una consistenza più morbida, regala anche una buona dose di proteine e molti altri nutrienti. La farina conserva infatti tutti i nutrienti del legume fresco.
Come sappiamo, infatti, le fave (e quindi anche la farina che da esse si ricava) contengono una grande quantità di proteine, fibre, vitamine, minerali e steroli vegetali (vedi QUI).
La farina di fave contiene buone quantità di vitamina B6 (piridossina), tiamina (vitamina B-1), riboflavina e niacina ed è inoltre un’ottima fonte di minerali come ferro, rame, manganese, calcio, magnesio e potassio.
Povera di grassi, la farina di fave ha un basso indice glicemico, essendo ricca di carboidrati complessi, che saziano di più e più a lungo degli zuccheri semplici
FARINA DI FAVE . PREPARARLA IN CASA
La farina di fave si ottiene dalla macinazione dei semi secchi della pianta Vicia faba varietà Major. Come per le altre farine ricavate dai legumi, si può preparare la farina di fave tranquillamente in casa. Infatti le fave essiccate sono molto tenere. Per ottenere la farina, quindi, basta un mixer, in cui inserire le fave secche solo dopo aver rimosso il tegumento esterno.
FARINA DI FAVE. GLI USI
Le farine di legumi in generale sono un alimento più proteico rispetto alle farine di cereali. Per questo motivo sono spesso usate dai vegani per compensare le carenze quantitative e qualitative di amminoacidi essenziali nella dieta.
Non contenendo glutine, la farina di fave può essere consumata anche dai celiaci. Essa viene spesso utilizzata nella panificazione, insieme alle farine di cereali per donare particolari caratteristiche chimico-fisiche al pane.
Sembra infatti che basti un semplice 1% di farina di fave (cioè 5 g su 500 g di farina) ad aumentare la forza, la stabilità, l’assorbimento, la lievitazione stessa, la reazione di Maillard superficiale e lo schiarimento della mollica del pane di cereali
Insomma, assolutamente da provare!
Nei prossimi giorni torneremo sull’argomento, con alcune delle mie prove!