ERBE SPONTANEE DELLA PRIMAVERA

ERBE SPONTANEE DELLA PRIMAVERA

Speriamo presto che la quarantena finisca e di poter tornare a raccogliere le mie amate erbe spontanee… intanto mi limito al nostro orto, che pure mi regala tarassaco, malva e ortiche! Ma ho una gran voglia di andare “per prati” e di raccogliere tante altre erbe spontanee…

E mentre l’estate si avvicina, ci sono tantissime erbe e fiori da portare a casa!

ERBE SPONTANEE DELLA PRIMAVERA. Qualche consiglio per la raccolta

Come sempre occorre attrezzarsi con un paio di guanti e forbici da giardinaggio, un sacchetto di tela o cotone o un cesto in vimini dove riporre le erbe raccolte.

Mi raccomando: non portate a casa piante sconosciute oppure di cui non siete sicuri.

Munitevi di guide per controllare l’esattezza del vostro giudizio, dal momento che non sempre il collegamento internet è garantito in giro!

Ricordate che può essere molto pericoloso MANGIARE ERBE NON COMMESTIBILI!

ERBE SPONTANEE DELLA PRIMAVERA

Anche se ho preparato un calendario completo con le erbe spontanee e le piante da raccogliere mese per mese, trovo comunque “pratico” suddividerle anche in base alla stagione. Per questo di seguito troverete un elenco con le erbe tipiche della Primavera, con le proprietà principali e alcuni consigli d’uso!

Di molte abbiamo già parlato, ma torneremo a parlarne e ad utilizzarle in tante ricette!

CICORIA

La cicoria (Cichorium intybus) è una pianta erbacea perenne dalla molte varietà, molto diffusa nei campi incolti, sia in pianura che in montagna fino a 1.600 metri d’altitudine.

In estate, questa pianta regala delle vivaci fioriture azzurre e celesti e si caratterizzata per un fogliame verde scuro. Della cicoria si raccolgono le foglie appena prima della fioritura, i fiori durante i mesi estivi e le radici in autunno.

Le parti commestibili più prelibate sono proprio le foglie e i fiori, che possono essere consumati sia cotti che crudi e incorporati in svariate insalate e ricette più elaborate.

E non dimentichiamo che il mio attuale tormentone, le puntarelle, sono ricavate proprio da una varietà di cicoria

FINOCCHIO SELVATICO (FOENICULUM VULGARE)

Come vi ho raccontato anche in precedenza, il nonno del finocchio coltivato è una pianta perenne con fusto ramificato che può raggiungere anche i due metri di altezza, con foglie filiformi.

A giugno fiorisce, regalandoci fiorellini gialli raccolti in ombrelli alle sommità: i fiori sono seguiti dai frutti scuri e affusolati, vale a dire i semi.

Da aprile a ottobre si raccolgono le foglie, a luglio-agosto i semi e a settembre-novembre le radici.

Le guaine basali, come quelle del finocchio coltivato, sono ottime anche crude o cotte al vapore e insaporite con olio e pepe; i semi si utilizzano come aroma in marinature, pani e focacce; le foglie insaporiscono minestre, zuppe, insalate o formaggi freschi.

I fiori del finocchietto si usano sia freschi che essiccati per insaporire minestre, stufati, insalate, pietanze a base di pesce e primi piatti.

Le foglie e le barbe si usano crude per profumare le insalate o per arricchire il pinzimonio.

BARDANA

La bardana (Arctium Lappa) è una pianta biennale molto diffusa che nasce spontaneamente nei terreni incolti, nei pressi dei boschi e vicino alle strade. Può essere presente sia nelle zone di mare che in quelle di montagna, fino ai 1.700 metri di altitudine.

Il suo aspetto colpisce per le grandi e larghe foglie e per i piccoli fiori racchiusi in boccioli ricoperti da sottili e piccole lamelle appuntite.

Della bardana si raccolgono praticamente tutte le parti, ma i primi mesi estivi (giugno e luglio) sono quelli più propizi per asportare le foglie i fiori e lo stelo floreale (appena prima della fioritura). Se asportati dalle piante più giovani, gli steli possono essere consumati anche crudi, in insalata, oppure privati della peluria e delle parti esterne più coriacee e poi lessati.

Il sapore della bardana è molto gradevole e ricorda quello del carciofo.

ERBE SPONTANEE DELLA PRIMAVERA: PIANTAGGINE

La piantaggine (Plantago Laceolata) è una pianta officinale spontanea molto diffusa in Italia. Cresce sopratutto lungo i sentieri, nei terreni incolti, o nei prati di montagna. Essendo una pianta perenne può essere raccolta e consumata tutto l’anno. Ma è in estate che le foglie raggiungono il massimo sviluppo da giugno ad agosto mentre le spighe (dalle quali si ricavano i semi) si recidono in agosto-settembre.

Proprio le foglie sono ottime per arricchire insalate, profumare altri piatti in associazione con aromatiche spontanee simili o per preparare gustose frittate. Anche arricchire un minestrone è una cosa che si può fare con la piantaggine.

BORRAGINE (BORAGO OFFICINALIS)

La borragine è un’erba spontanea divenuta talmente famosa in cucina e come erba decorativa che oggi si possono anche acquistarne i semi: cresce dalla primavera inoltrata e la si può raccogliere fino all’estate (da maggio a settembre); trova il suo ideale habitat in terreni ricchi d’acqua e sostanze nutrienti, per crescere bella e rigogliosa ha bisogno di sole.

Della borragine si utilizzano i fiori e le sommità: sulle foglie ci sono pareri discordanti in quanto posseggono alcaloidi pirrolizidinici tossici. Nel dubbio, meglio evitarle.

I suoi bellissimi fiori lilla, le sue foglie di un verde molto intenso, attirano il nostro sguardo: la borragine, infatti, oltre ad essere una delle spontanee più belle, pianta sacra a Giove, è anche una pianta dalle particolarissime virtù, la principale è quella depurativa del sangue e del fegato.
Oltre alle proprietà diuretiche e depurative, è anche sudorifera, antinfiammatoria e calma la tosse.

Ottima anche in cucina,  possiamo usarla sia cruda che cotta per mille ricette sfiziose. Torneremo presto a parlarne.

ERBE SPONTANEE DELLA PRIMAVERA: DRAGONCELLO (ARTEMISIA DRACUNCULUS)

Il dragoncello è una pianta perenne cespugliosa che può raggiungere anche l’altezza di 1 metro. Ha fusto eretto e foglie molto lunghe e lanceolate: in cucina, del dragoncello si utilizzano le foglie, da raccogliere da marzo a settembre.

Ci sono vari tipi di dragoncello, quello volgare dal fusto eretto, col brutto vizio di invadere l’orto e dall’aroma non proprio piacevole; e quello francese dal raffinato aroma (quello che ci interessa in cucina!), col fusto strisciante e quell’inconfondibile aroma agrodolce sfumato di anice… Che io coltivo in vaso da qualche anno.

Il dragoncello si riproduce per talea in agosto, tagliando un rametto dalla pianta madre, lo si mette a radicare in un misto di sabbia e terriccio.

Ottimo per aromatizzare verdure crude in insalata, uova, frittate o sottoli fatti in casa, perfetto per aceti aromatizzati. Si può essiccare, ridurlo in polvere e conservarlo in vasetti.

ERBE SPONTANEE DELLA PRIMAVERA: MENTA

Pianta erbacea perenne che cresce un po’ ovunque ma predilige terreni umidi e paludosi. Ne esistono tantissime varietà, tra cui il “mentastro”, che ho scoperto di trovare molto gradevole.

Della menta si utilizzano le foglie e le estremità fiorite da raccogliere in estate.

La menta è ottima da aggiungere in insalate di cetrioli e pomodori, per aromatizzare formaggi freschi e frittate (ottima la frittata di zucchine e menta), salse crude e pesti. Il suo aroma fresco è adatto per preparare acque rinfrescanti, bibite, sciroppi e gelati fatti in casa.

Tarassaco

Chiamato anche Dente di leone, è un’erba selvatica perenne molto diffusa in tutta Italia e caratterizzata da un sapore amarognolo.

Le foglie crude sono ottime nelle insalate: provate l’abbinamento con rucola, cipolla rossa di Tropea, scaglie di parmigiano e uova sode.

Le foglie lessate possono essere semplicemente condite con olio e aceto o ripassate in padella con olio e aglio.

Le foglie di tarassaco si utilizzano anche nelle minestre e nelle frittate. I boccioli dei fiori non dischiusi e i bottoni che portano i nappi possono essere conservati in salamoia o sotto aceto.

Molto buona è la radice, basta lessarla e condirla con qualche goccio di olio d’oliva. Con i petali si prepara il cosiddetto miele vegano.

ERBE SPONTANEE DELLA PRIMAVERA: Crescione

Il crescione è un’erba aromatica e officinale; contiene vitamina C, ferro, fosforo, manganese, iodio, calcio e vitamina B2 e PP. Ha un sapore deciso, leggermente piccante, e può essere consumato sia crudo che cotto.

Buonissimo nelle insalate e soprattutto in coppia coi ravanelli, è ottimo anche per la preparazione di primi piatti. Il risotto con il crescione è saporito ma leggero; il pesto a base di crescione saprà sedurre i vostri ospiti. Le foglie del crescione sono utilizzate pure nelle minestre, nelle farciture di panini e nella preparazione di vellutate.

ERBE SPONTANEE DELLA PRIMAVERA: Ortica

L’ortica è una pianta erbacea molto comune, di cui ben conosciamo l’effetto irritante per la pelle. Una volta cotta, però, perde l’effetto urticante e diventa un concentrato di virtù: ricca di vitamine e sali minerali, ha funzioni depurative, ricostituenti, tonificanti e disintossicanti. Fa bene alla pelle e aiuta la digestione.

Ha inoltre un ottimo sapore e, come ha imparato bene anche il Maritozzo, si presta alla preparazione di diverse pietanze.  L’ortica è utilizzata per risotti, zuppe, sformati, vellutate e torte salate, oltre che per una fantastica frittata e come ripieno per i ravioli.

VERBENA, PIMPINELLA, SALVIA DI PRATO.

pimpinella

Detta anche erba lupo, possiamo trovarla nei prati, praticamente a tutte le altitudini, dal mare a 1700 m. di quota, nel nord e centro Italia.

Possiamo raccoglierla da marzo a settembre, ma è migliore prima della fioritura.

Provate ad usarla cotta nei ripieni, nelle minestre, nelle frittate, nei risotti; le foglie grosse, fritte.

AGLIO ORSINO

Detto anche aglio dei boschi, cresce rigoglioso nei boschi umidi, lungo i fiumi e i torrenti, dal livello del mare fino ai 1500 m di quota, in tutta Italia esclusa la Sardegna.

Provate a cercarlo: da marzo a giugno troverete i suoi splendidi fiori davvero ovunque! Anche nel vostro orto, specie se vivete nella Marsica!

Potete usarlo crudo in insalata (bulbi, foglie e fiori), ma anche cotto per zuppe, salse e ripieni.

PORCELLANA o PORTULACA

infestante negli orti e nei giardini in tutta Italia e a tutte le altitudini, potete raccoglierla da maggio a settembre. Ottima in insalata, potete anche prepararla sottaceto ed usarla in mille modi sfiziosi!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!