EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2020

EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2020:

ARRIVA LA PRIMAVERA!

Anche quest’anno la Primavera inizia con un giorno di anticipo rispetto a quanto ci avevano insegnato a scuola! Colpa degli equinozi! Scopriamo insieme come mai!

Nonostante il momento difficile che ci troviamo a vivere, a causa dell’emergenza Covid 19, dobbiamo continuare a stringere i denti e a sperare che presto la situazione comincerà a normalizzarsi. E la Natura stessa, con i suoi ritmi, ci spinge ad essere ottimisti…

EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2020. La data e l’ora

Quest’anno la Primavera ha ufficialmente inizio alle 4.50 del 20 Marzo (le 3.50 ora di Greenwich).

Ricordiamo che la data dell’Equinozio cambia a causa della differente durata tra il calendario “umano” e la durata reale dell’anno solare.

Infatti l’anno solare dura circa sei ore in più dei 365 giorni fissati per il nostro anno. Per tenere conto di questa differenza, ogni quattro anni aggiungiamo un giorno al mese di Febbraio (anno bisestile).

Proprio come questo 2020 …. che come da proverbio si sta rivelando “funesto”…

Questa modifica ha l’effetto di modificare la data degli equinozi (di Primavera ed Autunno).

EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2020. Che succede

Nel momento dell’equinozio, il Sole, nel suo moto apparente nel cielo, da Sud verso Nord lungo lo Zodiaco, viene a trovarsi all’incrocio tra equatore celeste ed eclittica, che è la proiezione nel cielo dell’orbita terrestre.

In altre parole: la linea che divide la parte illuminata della Terra da quella al buio passa esattamente per i due Poli ed è perfettamente perpendicolare all’Equatore

All’ Equinozio, il periodo diurno (ovvero quello di esposizione alla luce del Sole) e quello notturno sono uguali.

Ricordiamo che gli equinozi sono due e si verificano a circa sei mesi di distanza l’uno dall’altro, a marzo e a settembre. Essi sono convenzionalmente assunti come momento di avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra.

Nell’emisfero boreale l’equinozio di marzo segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, mentre quello con quello di settembre termina l’estate e inizia l’autunno.

Viceversa accade nell’emisfero australe, dove l’autunno inizia con l’equinozio di marzo e la primavera con quello di settembre.

EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2020. MA PERCHÉ NON CADE IL 21 MARZO?

Sono quindi tre i motivi per cui gli equinozi si spostano.

Innanzitutto, il nostro calendario è solo un’approssimazione del tempo impiegato dalla Terra per orbitare intorno al sole, quindi non è una cifra esatta dei giorni.

In secondo luogo, l’orbita ellittica della Terra cambia il suo orientamento rispetto al sole e questo influenza il tempo necessario alla Terra per raggiungere una posizione di 90° nella sua orbita intorno al sole.

Infine, anche l’attrazione gravitazionale degli altri pianeti può influenzare l’orbita della Terra.

Fino al 2044 si verificheranno sempre il 20 marzo, poi si sposteranno al 19. Solo nel 2102 torneranno ad accadere il 21 marzo

ARRIVA L’ORA LEGALE

il prossimo weekend, nella notte tra Sabato 28 Marzo e Domenica 29 Marzo, dovremo spostare le lancette un’ora in avanti, dalle 02:00 alle 03:00 di Domenica, e di conseguenza dormiremo un’ora in meno ma da quel giorno avremo più luce e sole.

L’Equinozio di Primavera è importante per il mondo cristiano.

Nel 325, il Consiglio di Nicea stabilì che la Pasqua sarebbe caduta la prima domenica dopo la prima luna piena che si sarebbe verificata in concomitanza con o dopo l’Equinozio di Primavera.

Questa formula è la stessa per i cristiani occidentali e per quelli ortodossi, ma le chiese occidentali utilizzano il calendario gregoriano, mentre gli ortodossi utilizzano ancora il vecchio calendario giuliano.

EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2020: MOMENTO DI RINASCITA

Credo che sia comune a molti di noi sentirsi rinascere con l’arrivo della bella stagione. Le giornate iniziano ad allungarsi e le ore di luce sono più numerose di quelle di buio…

e il nostro organismo avverte il cambiamento.

L’arrivo della primavera è sempre stato collegato a forti significati simbolici: è infatti il momento della vittoria della luce sul buio.

Possiamo quindi ammirare la natura rinascere, assaporarne i suoi frutti, approfittare di maggiori ore d’illuminazione solare, rinvigorire la mente e il fisico.

Proprio per questa ragione, quasi tutte le civiltà della storia hanno rapportato il fenomeno astronomico alle divinità, con feste, canti e preziosi omaggi.

Primavera in Mesopotamia ed Egitto

Per molte delle popolazioni più antiche, ad esempio, l’equinozio primaverile corrispondeva con l’inizio dell’anno nuovo, come nell’Antica Mesopotamia, dove si teneva la festa del Nuovo Anno per festeggiare il Dio Marduk, simboleggiato dall’Ariete.

In Egitto, da ben 4.700 anni, si celebra la festa del Sham El Nessim, una ricorrenza festeggiata tanto dai cristiani quanto dai mussulmani, che cade esattamente il lunedì successivo alla Pasqua Copta, un po’ come la nostra Pasquetta. Il termine significa “annusare l’aria” e si trascorre all’aria aperta, tra scampagnate e picnic. Per questa giornata, gli egiziani preparano uova colorate e mangiano scalogno, fiseekh, lattuga e termis (una specie di lupini).La religione cristiana si affida alla data dell’equinozio per determinare la domenica di Pasqua: è per questa ragione che la festività avviene sempre tra il 22 marzo e il 25 aprile.

L’arrivo della Primavera in Asia

L’arrivo della primavera è inoltre particolarmente sentito in Asia. Per la religione induista, ad esempio, il fenomeno corrisponde all’Holi: la festa dei colori. Il bene, trionfando sul male, porta a una giornata dove le caste si annullano. Tutti scendono nelle piazze per cantare e divertirsi, gettando polveri coloratissime.

In Giappone,  l’equinozio è festa nazionale e giornata dedicata alla famiglia: si visitano le tombe delle persone care e si passa del tempo con i parenti.

PRIMAVERA NELL’ANTICA GRECIA

Per gli antichi Greci l’inizio della primavera era il momento in cui la regina degli inferi, Persefone , tornava sulla terra per fare visita alla madre Demetra, la dea delle messi, che, felice, riempiva la terra di frutti e fiori fino all’autunno (quando poi sua figlia tornava dal suo sposo, Ade).

… E tra le popolazioni celtiche

Analogamente per i Celti, era il momento di EOSTRE o Ostara (“la stella dell’est” cioè Venere), la dea sassone della fertilità, dei nuovi inizi e portatrice di entusiasmo verso gli altri e il mondo. Era simboleggiata da lepri, uova, farfalle, simboli poi adottati dai Cristiani.

La lepre di Eostre, che deponeva l’uovo della nuova vita per annunciare la rinascita dell’anno, è diventata l’odierno coniglio di Pasqua che porta in dono le uova, altro simbolo di fertilità.   Proprio da Ostara sono derivati i termini Easter Oster che significano «Pasqua» in inglese e in tedesco.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!