DOLCI DI CARNEVALE. AD OGNI REGIONE IL SUO

DOLCI DI CARNEVALE. Ogni regione ha il suo

Nei prossimi quindici giorni prepareremo molti di essi! Quindi, rompiamo le uova e accendiamo la planetaria!

DOLCI DI CARNEVALE.  LA MAPPA DEI DOLCI DI CARNEVALE REGIONE PER REGIONE

  • ABRUZZO: cicerchiata, frappe e bocconotti.

La cicerchiata è formata da gnocchetti grandi come cicerchie, fritti e guarniti con zucchero caramellato e miele. Spesso sono decorati con canditi e confettini colorati.

I bocconotti, invece, sono ravioli dolci ripieni di cioccolato, mosto cotto e mandorle. Tipici quelli di Castel Frentano, in provincia di Chieti Per la ricetta vedi QUI

  • BASILICATA: chiacchiere, torta col sanguinaccio, taralli al naspro

Le chiacchiere sono nastri di pasta dolce, fritti e spolverati di zucchero a velo.

La torta con sanguinaccio è una crostata di pasta frolla ripiena con sanguinaccio, che si prepara in tutto il Sud Italia.

I taralli al naspro sono ciambelline preparate con un impasto aromatizzato all’anice e glassate con una glassa (il naspro), a base di zucchero, acqua e limone. Immancabili a Carnevale in Basilicata, sono una tradizione anche in Campania, Puglia e Calabria. Si tratta di dolci molto antichi: le prime versioni pare risalgano al II secolo d.C. Sono uno dei pochi dolci di Carnevale che viene cotto in forno. 

Per la ricetta, cliccate QUI

  • CALABRIA : pignolata, sanguinaccio e chiacchiere

La pignolata è un dolce di Carnevale tipico di Calabria e Sicilia ed è costituito da piccole sfere di pasta dolce, fritte in olio di oliva e unite tra di loro dal miele. La forma delle palline ricorda quella di una pigna (da qui il nome), quindi se siete lontani da queste terre tentatrici non vi resta che mettervi ai fornelli e preparare da voi questi dolcetti, iniziamo dalla Pignolata al miele, guarnita con tante piccole codette colorate che ricordano i coriandoli!

Ricorda molto gli Struffoli e la cicerchiata.

Per la ricetta, cliccate QUI

Del Sanguinaccio parleremo diffusamente quando lo prepareremo

  • CAMPANIA: struffoli, zeppole e sanguinaccio.

Gli struffoli sono gnocchetti con zucchero, miele e frutta candita, fritti e ricoperti con confettini colorati (chiamati diavolilli, diavoletti oppure “minulicchi”). 

Sembra che gli struffoli non siano stati inventati a Napoli ma che siano stati portati dai greci già ai tempi della Magna Grecia. Peraltro, nella cucina greca esiste ancora una preparazione simile, i loukoumades (ghiottonerie).

Le zeppole, invece, sono tipiche ciambelle dolci, note anche con il nome di graffe. Per la ricette, cliccate QUI

  • EMILIA ROMAGNA: sfrappole e lasagnette

⇒ Le sfrappole bolognesi sono simili alle chiacchiere o frappe. Sono di solito all’arancia e si friggono nello strutto.

Per la ricetta, cliccate QUI. Ma le prepareremo anche insieme

⇒ Le LASAGNETTE sono tagliatelle dolci fritte, bagnate con succo di arancia e cosparse di zucchero a velo. Un piatto di origini umili, che nasce da ingredienti poveri e di facile reperibilità, come uova e farina, e che ha salde radici nella tradizione emiliano-romagnola. Per Carnevale, le tagliatelle si privano del loro abito più importante, quello del ragù, e si rivestono di scorza di limone e zucchero trasformandosi in un invitante dolce. 

  • FRIULI VENEZIA GIULIA: crostoli, frittelle e  castagnole

I crostoli sono il nome con cui si indicano in questa regione le frappe.

Le frittelle friulane sono delle palline di pasta fritte, arricchite da cubetti di mela e uvetta. Per la ricetta, cliccate QUI

Un’altra preparazione tipica del Carnevale friulano sono le BEIGNETS o frittelle di mele. Le prepareremo insieme domani

  • LAZIO: frappe fritte o al forno e castagnole

Le castagnole sono morbide palline di pasta fritta, che spesso nel  Lazio vengono riempite di ricotta o crema pasticciera. A Viterbo se ne prepara una versione aromatizzata con sambuca

Per la ricetta cliccate QUI (Per la farina è indicato q.b. Io ho usato circa 500 g di farina)

  • LIGURIA: bugie

Sono le classiche Chiacchiere di Carnevale, che vengono chiamate bugie in Piemonte e in Liguria. Si tratta di nastri di pasta dolce fritti e spolverati di zucchero a velo.

Li prepareremo insieme in diverse versioni

  • LOMBARDIA: tortelli

Sono dolci fritti cosparsi di zucchero e cannella. Si possono anche farcire con crema o con uvetta.

Prepareremo insieme anche questi dolci

  • MARCHE: scroccafusi

Si tratta di palline di pasta con cannella e scorza di limone prima lessate in acqua bollente e poi fritte. Prima di essere mangiati, vengono spolverati di zucchero e bagnati con alchermes.

Per la ricetta, cliccate QUI

  • MOLISE: scorpelle e Struffoli

Le scorpelle sono dolcetti ricoperti di miele. Si tratta, in pratica, di  frittelle di pasta di pane arricchita con uova. Caratterizzate da un sapore non troppo dolce, vengono condite, una volta cotte, con un composto di zucchero e miele sciolti insieme. 

Per la ricetta, cliccate QUI

  • PIEMONTE: bugie, rombi o nastri fritti, friciò

I Friciò sono frittellini ripiene di uvetta e mele, tipiche del Carnevale piemontese. Per la ricetta vedi QUI

  • PUGLIA : chiacchiere, bocconotti e frittelle

In Puglia, i bocconotti sono ripieni di crema pasticcera e amarene (vedi)

Inoltre si preparano i purcidduzzi (o purciadduzzi), dei piccoli dolcetti fritti e ricoperti di miele.

Per la ricetta delle frittelle, cliccate QUI

  • SARDEGNA : brugnolus  e orillettas

I brugnolus sono dolci a base di farina, uova e purea di patate, fritti e avvolti nello zucchero (vedi QUI). Ne esiste anche una versione con ricotta (vedi QUI) Sas Origliettas sono un tipico dolce barbaricino preparato soprattutto nel periodo di Carnevale. E’ conosciuto in diversi paesi della Barbagia, a volte con altro nome.

Ad esempio nel nuorese vengono chiamate Orzulettas, a Orune invece Montecadas. Sono conosciute e preparate anche in Gallura, con il nome di Trizzas.

Per la ricetta, cliccate QUI

  • SICILIA: pignolata e ravioli fritti

La pignolata siciliana è un dolce metà bianco e metà nero composto da pezzettini di pasta fritti e ricoperti da glassa al limone o cioccolata. Vedi QUI

I ravioli fritti sono ripieni di crema o ricotta. La ricetta la trovi QUI

  • TOSCANA: berlingozzi, ciambelle e cenci, frittelle di riso e schiacciata alla fiorentina

⇒ CENCI

I cenci sono nastri di sfoglia fritti simili alle chiacchiere. Si friggono in olio caldo e poi ricoperti di zucchero a velo, ma per i più attenti alla dieta esiste anche una versione cotta la forno, più leggera. I cenci sono fatti di uova, farina e zucchero soltanto, senza l’aggiunta di vino o liquori, come si usa fare invece per le chiacchiere.

⇒ berlingozzo

Il berlingozzo è un dolce a forma di ciambella. Il suo nome deriva da berlingaccio, termine che indicava il giovedì grasso e una maschera in uso e costume quattrocenteschi.

Il verbo berlingare voleva dire divertirsi e spassarsela a tavola.

I berlingozzi sono invece taralli dolci all’anice. Vedi QUI

⇒ FRITTELLE DI RISO

Si preparano non solo per il Carnevale, ma anche per la Festa del Babbo. Simili a castagnole, hanno un delizioso gusto di limone

Per la ricetta, vedi QUI. 

⇒ SCHIACCIATA FIORENTINA

Un dolce antichissimo, una vera leccornia. Ha la caratteristica di essere abbastanza basso, ed infatti non deve superare i 3 centimetri di spessore.

Il suo interno deve essere soffice e va cotto in teglia, proprio come quella della pizza. Esistono molte versioni di questo dolce, che può essere gustato al naturale o con varie farciture, come creme e panna montata.

Vedi QUI per la ricetta

  • TRENTINO ALTO ADIGE : grostoi

Sono nastri di pasta dolce fritti e spolverati di zucchero a velo, molto simili alle frappe. Vedi QUI per la ricetta

  • UMBRIA: frappe e struffoli

  • VALLE D’AOSTA: bugie, tortelli con uva sultanina ammorbidita nel rum e ricoperti di zucchero e panzerotti alla marmellata

  • VENETO : galani, frittelle e castagnole

I galani sono strisce quadrate o rettangolari fritte, molto simili alle chiacchiere. 

Per la ricetta, che prepareremo presto insieme, vedi QUI

Le frittelle veneziane (fritoe) sono ottime frittelline moderatamente dolci, farcite semplicemente con uvetta, mela, pinoli, scorza di limone e un accenno di rum.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!