DALLE API NON SOLO MIELE

DALLE API NON SOLO MIELE

Qualche tempo fa avevamo parlato del MIELE e delle sue numerose proprietà (tra le altre cose, per restare nel tema dominante di questi giorni, è ritenuto un potente afrodisiaco).

In passato vi avevo anche accennato ad altri benefici delle api e al loro ruolo nella difesa dell’ambiente (vedi sotto). Ieri sono andata a ripristinare le mie scorte di miele e mi sono lasciata incantare da uno dei produttori di miele della nostra zona e dai suoi racconti. Così oggi ho deciso di raccontarvi gli altri prodotti che ci regalano le api, a partire dalla pappa reale!

DALLE API NON SOLO MIELE. I PRODOTTI DELLE API

Miele, pappa reale, polline, propoli, cera ma anche veleno! Pensate: il mio interesse per le api è nato proprio dalla mia allergia al loro veleno! Invece esso contiene moltissime sostanze ad elevata attività farmacologica e biochimica, che possono essere usate efficacemente per una grande varietà di malattie, ovviamente dopo aver verificato che chi intenda utilizzarlo non sia soggetto ad allergia.

Non dimentichiamo che l’apicoltura è una delle attività più antiche dell’uomo, che da almeno 12000 anni utilizza il miele! Lo attestano alcune pitture rupestri rinvenute nella «cueva de la Araña» (la grotta del ragno), vicino Valencia, in Spagna.

Nella pittura, risalente all’incirca al 5000 a.C., si vede una persona appesa a delle liane che, circondata da api in volo, infila una mano in un tronco d’albero alla ricerca del favo pieno di miele, mentre con l’altra mano regge il paniere in cui deporrà il raccolto.

L’apicoltura era un’attività diffusa in Egitto già durante l’Antico Regno. Scene di raccolta e conservazione del miele sono raffigurate infatti in un bassorilievo del tempio solare del sovrano della V dinastia Niuserra ad Abu Gurab, risalente al 2400 a.C., nel quale appare anche la prima rappresentazione nota di un alveare.

L’importanza dell’apicultura nella cultura egiziana è testimoniata anche dal fatto che il simbolo del Basso Egitto era appunto l’ape e il faraone era detto “Colui (che regna) sul giunco e sull’ape”, per intendere che era re sia dell’Alto che del Basso Egitto.

Ma torniamo ai prodotti delle api. Parliamo velocemente di ognuno di essi. In seguito avremo modo di approfondire meglio la loro conoscenza!

DALLE API NON SOLO MIELE: IL POLLINE

Come ci insegnavano durante le ore di scienze, il polline è il seme maschile del fiore. Esso è raccolto dalle api per alimentare la covata e contiene moltissimi nutrienti, tra cui vitamine, aminoacidi e sali minerali.  Oltre ad essere indicato per regolarizzare le funzioni intestinali (è efficace sia contro la stitichezza che contro colite e diarree croniche), Il polline è utilizzato soprattutto come ricostituente e rinfrescante. Combatte nervosismo, turbe del sonno e della memoria, è indicato anche contro l’astenia e le carenze alimentari ed inoltre agisce su alcune malattie della pelle.

Può anche essere diluito nel tè o nel latte.

LA PROPOLI

Si tratta di una sostanza cerosa e resinosa di colore variabile dal giallo-bruno al marrone scuro, a volte quasi nera, di consistenza dura e pastosa a temperatura ambiente.

Essa viene prodotta dalle api dalle secrezioni resinose che ricoprono le gemme di alcuni alberi (soprattutto abeti, pioppi, querce, olmi, ippocastani, betulle e pini), con l’aggiunta di sostanze enzimatiche.

Pensate: le api la utilizzano per “mummificare” intrusi nell’alveare!

La propoli svolge una massiccia azione antibatterica, ma è anche antiossidante, vasoprotettiva ed immunostimolante, contiene sostanze minerali, aminoacidi, vitamine (A, C, B2, B5, acido folico e altre vitamine del gruppo B), polisaccaridi, terpeni, acidi uronici, acidi aromatici e flavonoidi.

Per il suo elevato potere antibiotico, viene utilizzata da secoli come rimedio naturale soprattutto nelle affezioni dell’apparato respiratorio e del cavo orale ma è anche rinomata perché potenzia le naturali difese organiche.

Secondo alcuni, il termine propolis deriverebbe dal greco antico pro (in difesa) e polis (città), e farebbe riferimento al fatto che le api utilizzano la propoli per chiudere le fessure dell’arnia e per impedirne l’accesso ai predatori. Per altri invece deriverebbe dal latino: pro (a favore di) e dal verbo polire (pulire), in riferimento alla funzione antisettica e igienizzante della propoli.

Oltre all’uso in medicina, essendo una sostanza vegetale resinosa, la propoli viene largamente impiegata anche nei lavori di falegnameria.

PAPPA REALE

Famosa per essere il nutrimento della Regina, che per tutta la sua esistenza mangia unicamente questo alimento. la pappa reale è una sostanza prodotta dalle api nutrici.

Proprio il fatto che si nutra solo di pappa reale, consente all’ape regina di vivere molto più a lungo (oltre 5 anni) di tutte le altre api (che vivono massimo 90 giorni).

Le api operaie vengono nutrite con Pappa Reale solo nei primi tre giorni di vita, mentre in seguito si cibano di miele.

Ricchissima di sostanze nutritive, somiglia ad una gelatina e va conservata in frigorifero. Si trova però anche in forma liofilizzata. E’ un ricostituente molto efficace, che dà energia e stimola l’appetito. Per questo è adatta a convalescenti e persone debilitate, stanche e stressate, nel fisico e nella mente. Utilizzata per bambini gracili, anziani, soggetti fortemente debilitati, donne in gravidanza e allattamento, ma anche sportivi e studenti.

CERA D’API

Uno dei prodotti tipici della attività della apicoltura, è prodotta dalle api per creare i favi, oltre che per necessità fisiologiche.

L’apicoltore recupera la cera prima della centrifugazione dei favi per l’estrazione del miele, estraendo una cera di ottima qualità in proporzione di 1,5 kg. ogni 100 kg. di miele estratto e dalla fusione dei favi vecchi. L

a cera d’api viene utilizzata per lucidare mobili antichi, per realizzare candele e manufatti ed ancora per usi di cosmetica e di omeopatia (con cera mista a resina di larice per i mali reumatici, mal di schiena e come cicatrizzante).

Con la cera si ottengono anche vernici, come quella utilizzata dal liutaio Stradivari per i suoi meravigliosi violini.

VELENO PER L’ARTRITE

Come dicevamo poco fa, il veleno prodotto dalle api trova impiego nella cura di diverse malattie. In particolare, si utilizza in diverse preparazioni (creme, lozioni, compresse, gocce) per il trattamento di artrite, infiammazioni dei tendini e articolazioni e di affezioni cutanee.

All’estero si utilizza direttamente sulle zone da curare attraverso punture d’ape!

DALLE API NON SOLO MIELE: IDROMELE & CO

Dalla lavorazione del miele si ottengono altri prodotti molti utili, anche se non troppo diffusi. Per esempio, dalla fermentazione del miele si ottiene l’Idromele, forse la più antica bevanda alcolica prodotta dall’uomo. Noto nell’antichità come “la bevanda degli dèi”, esso viene prodotto ovunque si trovino api. Per i Celti era la bevanda della socialità, della ritualità. L’idromele aveva una grande importanza nella cultura norrena (scandinava) precristiana; nella letteratura e nella mitologia viene rappresentata come la bevanda dei re, la preferita del dio Odino e di altre creature sovrumane.

In molte zone d’Europa, alle coppie appena sposate si regalava idromele sufficiente per circa un mese. Tale dono veniva fatto come incentivo alla procreazione, essendo note le sue caratteristiche di tonico/energetico.

Torneremo a parlarne!

ACETO DI MIELE

L’aceto di miele si ottiene dalla fermentazione acetica dell’idromele. Essendo l’idromele ritenuta la bevanda alcolica più antica, l’aceto di miele è probabilmente l’aceto più antico al mondo.

Esso era in effetti conosciuto già dagli antichi Egizi, come prova una iscrizione presente su un vaso egizio adibito appunto al contenimento di aceto.

L’aceto di miele cadde in disuso dopo la scoperta della vite, in quanto risultò economicamente molto più conveniente produrre aceto dal vino d’uva rispetto al miele.

L’aceto di miele ha un sapore acidulo, colore dorato e intenso profumo, è ricco di enzimi e sali minerali ed è meno forte dell’aceto di vino.

Il processo completo di trasformazione tradizionale dura più di un anno e la lavorazione è completamente naturale. Può essere utilizzato come condimento di verdure, carni, salse e preparati agrodolci.

Diluito in acqua e miele, servito freddo, diventa un ottimo dissetante. Lo sapevano bene gli antichi greci, che ai loro atleti facevano bere l’Ossimele, una miscela di aceto di miele e acqua di mare.

ACQUAVITE DI MIELE

L’acquavite di miele è ottenuta dalla distillazione dell’idromele. Tutti i distillati possono avere varie gradazioni alcooliche, normalmente tra 28 e 45 gradi.

Il colore può essere bianco o giallo a seconda se la stessa è stata invecchiata in botticelle di legno. I Bretoni la chiamano chouchen ed è la bevanda più amata della Bretagna (anche se in questo caso la gradazione alcolica è di circa 14°).

Si tratta di un prodotto di nicchia, riscoperto di recente e davvero delicato nel sapore! Io l’ho usato per preparare delle frappe!!!

DALLE API NON SOLO MIELE. API E AMBIENTE

Le api sono un bene prezioso : non ci danno solo il miele e i prodotti visti sopra ma rendono possibile la vita stessa. Senza il loro prezioso lavoro, i fiori non sboccerebbero e gli alberi non ci darebbero frutti!

Negli anni duemila metà delle api sono scomparse: la “strage” in atto ha ormai le dimensioni di una emergenza planetaria. I principali killer delle api sono :

  • Pesticidi
  • Riscaldamento globale
  • Onde elettromagnetiche emanate dai telefoni cellulari ed altre fonti
  • Prodotti OGM
  • Neonicotinoidi contenuti nei prodotti per la concia del mais
  • Stress dovuto a molteplici altre fonti
  • Virus veicolati da parassiti delle Api

Se volete saperne di più sui numerosi studi relativi al fenomeno, cliccate QUI

Uno studio recentissimo dell’Università di Udine, potrete trovarlo QUI

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!