Cucina quaresimale. I piatti della tradizione per la Quaresima

Cucina quaresimale. Le ricette di magro della tradizione

Da mercoledì (vedi QUI) ha avuto ufficialmente inizio per i Cristiani di tutto il mondo la Quaresima, un periodo di preparazione alla Pasqua, la celebrazione sicuramente più importante per la religione cristiana.

Un viaggio affascinante nella storia, quello che ho compiuto negli ultimi tempi, per raccogliere le informazioni che, negli anni, avevo messo da parte sulla “Cucina di magro”.

Anche se oggi non c’è più l’abitudine di seguire i precetti religiosi, molte delle ricette nate per la Quaresima, a base di pesce o legumi, sono diventate preparazioni tradizionali d’innegabile bontà.

Cucina quaresimale. La Quaresima e il cibo

Nei quaranta giorni che intercorrono tra la fine del Carnevale e la Pasqua di Resurrezione, la religione cristiana vieta il consumo di cibi grassi, nel ricordo dei quaranta giorni di digiuno di Cristo.

In Quaresima, un tempo, mangiare di magro era un dovere cui non ci si poteva sottrarre. Addirittura, sotto il regno di Carlo Magno, chi trasgrediva mangiando carne veniva punito con la pena di morte!

La Chiesa spingeva i fedeli ad osservare il digiuno vietando addirittura la vendita di carne ai macellai (salvo al sabato dopo Vespro).

 

Fino al Concilio Vaticano II, in effetti, in Quaresima era imperativo mangiare di magro. Nella lista dei cibi da portare in tavola, una volta esclusi soprattutto i grassi degli animali terrestri, spiccavano pane, polenta, zuppe o minestre di ortaggi, tortelli a base di erbe, pesce fresco o conservato.

Simbolo di quel periodo è senza dubbio l’umilissima aringa (o saracca). Come mi racconta ancora oggi mio Nonno, doveva bastarne una sola per tutta la famiglia. Addirittura, nelle case più povere delle nostre montagne la si teneva appesa penzoloni ai legni del soffitto, ad altezza d’uomo, per sfregarla sopra il pane perché prendesse un po’ di sapore.

Cucina quaresimale. Gli alimenti “illeciti”

La lista degli alimenti proibiti comprendeva ovviamente la carne e i grassi animali,  come strutto e lardo. Non erano concessi neppure i latticini e i tuorli delle uova.

Di conseguenza, come abbiamo già detto, la cucina del periodo quaresimale era basata principalmente su pane, polenta, ortaggi, legumi e naturalmente il pesce.

Ma l’inventiva popolare si affina nel bisogno e nacque perciò una vera e propria cucina quaresimale, con ricette che comprendevano solo gli alimenti concessi.

Cucina quaresimale. La frittata di Scammaro

Tra i primi piatti della cucina quaresimale, il primo che mi torna in mente è un piatto della cucina “povera” campana, la Frittata di Scammaro (vedi QUI), così detta perché la Quaresima era indicata come “giorni di scammaro” (le origini del termine le potete trovare QUI).

Lo “Scammaro” è un condimento a base di capperi, pinoli, acciughe e olive nere. Si può usare sulla pasta appena scolata, oppure per fare la famosa frittata di Scammaro, che si ottiene condendo gli spaghetti con lo scammaro e facendoli dorare in una padella da entrambe le parti finché non si forma una crosticina croccante.

Cucina quaresimale: La colatura di alici

Un altro piatto tipico della cucina di magro è senza dubbio la Pasta con la colatura di alici, le cui origini sono in realtà molto più antiche della tradizione della Quaresima.

La colatura di alici nasce infatti dalla tradizione romana del Garum, una salsa molto saporita di interiora di pesce, usata per condire i piatti.

Secondo alcuni gastronomi la “colatura” deriva dal “garum” e dal “liquamen” dei romani, dei quali sono giunte a noi diverse ricette; in tutte si parla dell’utilizzo di pesci più o meno grassi e delle loro interiora, uniti a sale, pepe ed altre spezie. Questi pesci venivano poi lasciati al sole per circa un mese fino a diventare una salsa dal sapore talmente intenso da coprire molti altri sapori, e utilizzati poi in sostituzione del sale o come condimento.

La colatura di Alici è una delle specialità della tradizione campana, in particolare del piccolo borgo di Cetara, sulla Costiera Amalfitana. Si narra che la Colatura di Alici tradizionale sia nata dalle sapienti mani dei monaci cistercensi Amalfitani.

La colatura d’alici viene soprattutto utilizzata come condimento di spaghetti, ma anche per insaporire piatti a base di pesce o verdure, come ad esempio la scarola per la pizza ripiena; inoltre con verdure saltate in padella con olio, aglio e peperoncino, quali bietole, spinaci, ecc. Da alcuni è apprezzata anche come condimento per pomodori, olive, persino per panini farciti e uova cotte in vari modi.

Cucina quaresimale. Cappon Magro

Sicuramente legata alla Quaresima è la ricetta del Cappon Magro (vi ricordate? Ne abbiamo parlato perché era il titolo di uno dei libri del Commissario Rebaudengo; vedi QUI).

Originario della Liguria, il Cappon Magro richiede una lunga e complessa preparazione. Partendo da una base di pane abbrustolito aromatizzato all’olio e aceto, si sovrappongono strati di verdure e pesci di vario tipo, intervallati da strati di salsa genovese.

Per la ricetta, cliccate QUI

Cucina quaresimale. Lasagne Gran Magro

Le Lasagne Gran Magro sono una ricetta tipica piemontese che si prepara senza carne, realizzate con una salsa molto simile alla bagna cauda piemontese, la tipica preparazione a base di aglio, olio e acciughe.

Questa salsa viene accompagnata anche da parmigiano e pepe.  Il condimento di questa lasagna differisce dalla bagna cauda perché l’aglio cede ai grassi solo il suo aroma e poi viene eliminato viene scartato, e per farla si utilizzano sia olio che burro.

PER LA RICETTA, CLICCATE QUI

Cucina quaresimale. La pasta con le sarde

Ovviamente un accenno merita anche la pasta con le sarde, cui abbiamo dedicato un’intera giornata Venerdì.

Vi rimando quindi agli articoli e alle ricette già postati.

  • Origini del piatto : vedi QUI
  • Bucatini con le sarde. La versione classica della pasta con le sarde : vedi QUI
  • Pasta con le sarde salate. La “milanisa” : vedi QUI
  • La versione in rosso: Pasta con le sarde con pomodoro : vedi QUI

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!