CONSERVARE I CIBI IN ESTATE. Consigli utili

CONSERVARE I CIBI IN ESTATE. Consigli utili

Il Ministero della Salute ci offre sempre tanti consigli utili per la nostra salute a tavola e rimedia così alla carente preparazione che ci viene data a scuola sull’argomento.

Abbiamo già parlato delle regole per la corretta conservazione degli alimenti in frigo. Riprendiamo ora l’argomento perché, in estate, con le alte temperature, è ancora più importante conservare i cibi in maniera adeguata.

Ricordate: dopo l’acquisto, la sicurezza alimentare dipende da noi!

La corretta conservazione è importante, non solo per la nostra salute, ma anche per garantire le proprietà organolettiche dell’alimento stesso, ossia l’insieme delle sue caratteristiche fisiche e chimiche (sapore, odore, aspetto, consistenza) e le caratteristiche nutrizionali; possono subire alterazioni quali/quantitative le proteine, gli zuccheri, i grassi, ma anche le vitamine, i sali minerali, l’acqua contenuti nei cibi.

Gli alimenti vengono distinti in:

  • stabili:si possono conservare tranquillamente a temperatura ambiente, senza ricorrere al frigorifero (la pasta, il pane, i legumi secchi, lo scatolame)
  • deperibili:devono essere riposti in frigorifero per la loro conservazione e consumati entro pochi giorni dall’acquisto (prodotti freschi e crudi)
  • surgelati o congelati: devono essere conservati nel congelatore fino al momento del loro utilizzo.

Conservare, per quanto tempo?

La “scadenza” è la data fino a cui l’alimento può essere venduto e deve essere consumato. Entro tale data,  il produttore garantisce la salubrità e le caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto. Viene indicata con la dicitura

 “da consumarsi entro …” (data).

Sulla confezione devono essere inoltre riportate le condizioni di conservazione ed eventualmente la temperatura in funzione della quale è stato determinato il periodo di validità.

Il “termine minimo di conservazione” (TMC) è la data fino a cui l’alimento mantiene le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione. Viene indicato con la dicitura

“da consumarsi preferibilmente entro …” (data).

Attenti alla differenza tra le due diciture!

“Da consumarsi entro …” di solito si usa per alimenti che si degradano facilmente e devono essere consumati entro la data indicata.

“Da consumarsi preferibilmente entro …” indica per quanto tempo l’alimento può essere consumato senza alcun rischio. Si usa per gli alimenti che possono essere conservati più a lungo (come i cereali, il riso, le spezie).
Non è pericoloso consumare un prodotto dopo tale data, ma l’alimento in questione può aver perso alcune proprietà organolettiche, come sapore e consistenza.

Il frigorifero è il nostro grande alleato per la conservazione dei cibi deperibili e rappresenta l’ultimo anello della cosiddetta “catena del freddo” .

E’ importante assicurare la giusta temperatura di conservazione dei prodotti in tutte le fasi, dalla produzione fino a casa.

Una volta prelevati dal banco frigo del supermercato, conservate gli alimenti alla giusta temperatura, in modo da limitare la proliferazione dei microrganismi all’interno e sulla loro superficie.

Attenti a tenere le confezioni sempre staccate dalla parete di fondo del frigorifero: è una zona fredda e umida dove si condensano goccioline di acqua e di brina.

Ad ogni ripiano la sua temperatura

Non basta semplicemente raffreddare un alimento per conservarlo a lungo nel frigorifero. Infatti all’interno del frigo alcune zone sono più fredde di altre.

Sfruttando le diverse temperature, si possono conservare in maniera ottimale tutti i cibi.

L’aria fredda, essendo più pesante, tende a scendere e quindi, la zona di frigo a minore temperatura è quella in basso subito al di sopra dei cassetti per la frutta e verdura.

E’ sempre meglio consultare il libretto delle istruzioni del proprio frigo, per avere le indicazioni precise e corrette sulla gestione degli spazi interni.

Rispettate la temperatura di conservazione di ogni alimento, facendo attenzione alla posizione dell’alimento nel frigorifero.

Attenzione!

Prima di chiudere con un coperchio i contenitori con cibi caldi o tiepidi, è buona norma fare raffreddare il contenuto, per evitare che il vapore si condensi sul coperchio e ricada poi sul cibo.

Inoltre riporre in frigorifero un alimento caldo può provocare bruschi innalzamenti di temperatura sul ripiano.

Lo sapevi che…

  • La frutta e la verdura non ancora mature devono essere conservate a temperatura ambiente.
  • Il pane diventa raffermo più velocemente con le basse temperature.

Parola d’ordine: separare

Separare gli alimenti crudi da quelli cotti o pronti per essere consumati permette di evitare che microrganismi eventualmente presenti nei primi possano trasferirsi ad altri alimenti, che non subiranno più trattamenti termici prima del consumo.

Si parla di contaminazione crociata (cross-contaminazione) quando c’è un passaggio diretto o indiretto di microrganismi patogeni da alimenti contaminati ad altri alimenti.

La cross-contaminazione rappresenta una delle principali cause di intossicazione alimentare ed è spesso dovuta alla collocazione sbagliata degli alimenti all’interno del frigorifero di casa.

È buona norma conservare gli alimenti nelle confezioni originali, soprattutto se queste riportano indicazioni utili per la conservazione, o comunque in contenitori puliti ed ermetici.

Conservate i cibi preparati in casa in contenitori puliti e con coperchio, oppure avvolti con pellicola o alluminio; ricorda di consumarli in breve tempo, entro un paio di giorni.

“Primo a entrare, primo ad uscire”

Praticate quella che gli Americani chiAmano  FIFO (First-In-First-Out, cioè “CHI PRIMA ENTRA PRIMA ESCE”):

consumate per primi gli alimenti riposti prima.

Mettete gli alimenti acquistati più di recente dietro o sotto quelli già presenti nel frigorifero.

Questo sistema vi aiuterà a consumare gli alimenti prima della loro data di scadenza e a ridurre la quantità di cibo che dovrete buttare via.

L’igiene nel frigo

L’interno del frigorifero va regolarmente pulito con acqua e bicarbonato oppure aceto.

Attenti alla formazione di brina, che può determinare un cattivo funzionamento dell’apparecchio; per assicurare il mantenimento della temperatura di refrigerazione, è importante sbrinare periodicamente frigo e congelatore.

Fate attenzione a non riporre troppi alimenti nel frigorifero; se lo riempite al punto che non c’è più spazio tra i prodotti, l’aria non riuscirà a circolare e la distribuzione della temperatura verrà ostacolata.

Controllate spesso l’interno del frigo per individuare e rimuovere eventuali alimenti non in perfetto stato di conservazione.

È meglio non lavare la frutta e la verdura prima di riporla in frigo, per non causare un aumento di umidità, che favorisce la crescita di muffe e batteri.

Soprattutto d’estate è fondamentale conservare i cibi in modo adeguato, perché a causa del caldo, gli alimenti, sia crudi che cotti, tendono a deteriorarsi più facilmente e possono essere colonizzati da microrganismi patogeni.

Le malattie trasmesse dagli alimenti vengono distinte in 3 grandi categorie:

  1. Infezioni alimentari: alimento + microrganismi patogeni
  2. Tossinfezioni alimentari: alimento + microrganismi patogeni + tossine
  3. Intossicazioni alimentari: alimento + tossine prodotte dai microrganismi.

I microrganismi che più frequentemente causano infezione alimentare sono:

  • Salmonella
  • Staphylococcus aureus
  • Clostridium botulinum
  • Clostridium perfringens
  • Bacillus cereus

La temperatura del congelatore deve essere mantenuta a circa -18°C.

I cibi congelati e surgelati si conservano più a lungo rispetto a quelli conservati in frigorifero.

Ricordate di trasportare gli alimenti dal punto vendita a casa in apposite borse termiche e, una volta a casa, metteteli immediatamente nel congelatore, fino al momento del loro utilizzo.

Per congelare i cibi a livello domestico:

disponeteli, in piccoli pezzi, in contenitori puliti, con l’etichetta che riporta il nome del cibo contenuto e la data di congelamento.

Fate raffreddare gli alimenti preparati, prima di riporli nel congelatore.

Per scongelare un alimento:

non mettetelo fuori, a temperatura ambiente, ma tenetelo in frigorifero fino a quando non si è scongelato anche in profondità.

Attenzione! Gli alimenti scongelati non possono essere ricongelati, ma devono essere consumati al più presto.

Il pane si conserva bene in congelatore, anche per lunghi periodi; l’importante è congelarlo fresco, appena si arriva a casa.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!