CLEOPATRA. L’ULTIMA REGINA d’EGITTO di Christian Jacq

Recentissimo romanzo di Jacq, CLEOPATRA. L’ULTIMA REGINA D’EGITTO conclude la lettura dei libri di questo archeologo francese.

 

Cleopatra l’ultima regina d’Egitto

Christian Jacq

Traduttore: Maddalena Togliani

Editore: TRE60

Pagine: 336 p.

 

 

 

Cleopatra l’ultima regina d’Egitto. Descrizione

Cleopatra ha appena diciotto anni quando succede al padre, Tolomeo XII.Ha un unico obiettivo: riportare l’Egitto alla grandezza di un tempo.

Sulla sua strada ci sono mille nemici – funzionari corrotti, ufficiali spietati, consiglieri sleali e persino un fratello pronto a tutto pur di strapparle il trono – eppure il nemico più pericoloso, quello che può davvero mandare in frantumi il suo potere è Roma, con la sua furia conquistatrice e il suo esercito poderoso.

Ma non c’è sfida cui Cleopatra non possa tenere testa: armata di un’ambizione senza pari e di un’ammaliante sensualità, si presenta al grande Giulio Cesare e ne diventa subito l’amante. Vuole avere un figlio da lui, un maschio che sia riconosciuto da Roma come faraone e possa quindi regnare in pace.

Ma, dopo la nascita di Cesarione, Cesare viene ucciso e Cleopatra si ritrova a fronteggiare avversari ancor più decisi a sbarazzarsi di lei. Finché, contro l’orizzonte della Storia, non si staglia la figura di Marco Antonio…

Cleopatra l’ultima regina d’Egitto. La mia opinione

Christian Jacq ci racconta la storia (molto romanzata) di una delle donne più affascinanti di sempre: Cleopatra. Il mito della sovrana d’Egitto e dei suoi amori infelici continua a vivere e ad alimentare la nostra curiosità.

Il romanzo di Christian Jacq ritrae una donna giovane ma piena di forza, oltre che di paure, e capace di pensare in modo strategico anche quando le frecce al suo arco sembrano ridursi a vista d’occhio.

La scena iniziale è di quelle forti:

Cleopatra se ne sta in piedi in cima al suo palazzo, meditando di gettarsi di sotto:

«lei, sovrana dell’Egitto, aveva creduto di conquistare quella terra prediletta degli dei, che invece le sfuggiva; lei, padrona assoluta di un paese ricco, era ridotta alla solitudine e all’impotenza.

La fiamma che brillava in cima al faro rischiarava il mare, celebrando la gloria della città fondata da Alessandro Magno, dopo avere sconfitto i persiani e liberato il paese dei faraoni da una terribile occupazione.

La biblioteca, il Museo, i templi, il teatro, i palazzi, il porto, il faro… Luoghi meravigliosi dei quali era diventata la legittima proprietaria alla morte di suo padre, durante l’eclissi totale di luna del 7 marzo del 51 a.C.

Suo padre, il dodicesimo della stirpe dei Tolomei, era un vigliacco corrotto ossessionato dal sesso che aveva venduto l’Egitto ai romani. Soprannominato «il flautista» (AULETE) dal popolo, amava suonare quello strumento durante le orge in cui si esibiva senza un briciolo di dignità.

Cacciato da Alessandria, aveva ripreso il potere corrompendo soldati romani a prezzo d’oro, e scatenando una crisi economica. Molti mercenari, in particolare germani e galli, appartenevano ora all’esercito egizio che Cleopatra non controllava più»

Suo fratello minore, Tolomeo XIII, è riuscito ad estrometterla dal trono, con l’appoggio di tre loschi figuri: l’eunuco Potino, il precettore Teodato e il generale Achilla.

LA FUGA

Vogliono ucciderla, la avvisa la fedele Carmione e deve fuggire.  Stupisce tutti: decide di dirigersi a Sud, verso il cuore d’Egitto. Il suo fedele consigliere, Apollodoro il Siciliano,la avverte:

«Siete stata cieca e non avete fatto attenzione all’eunuco Potino e al precettore Teodato…ora sono i padroni della capitale e di tutto il Paese…per quanto riguarda il Sud, ignorate tutto di quella regione. I suoi abitanti odiano i Greci e i loro costumi; li considerano invasori…perché aiuterebbero una greca come voi?»

Cleopatra apprezza la sincerità di Apollodoro:

«Mostrami sempre i miei errori…ma non vivrò in continua fuga, nascondendomi ai miei nemici…Mi batterò e , se sarò sconfitta, perirò lottando»

Nel corso della navigazione lungo il corso del Nilo, Cleopatra

«smise di essere una straniera per diventare egizia; quello era il suo Paese, che non si riduceva ai fasti di Alessandria»

e conquista i suoi sudditi con il suo carisma. Del resto, era l’unica dei Tolomei che parlasse egiziano (oltre ad una ventina di altre lingue).

L’INCONTRO CON L’EGITTO

Scopre così l’estrema miseria dei suoi sudditi, dissanguati da tasse inique. Uno dei suoi contadini le rivela, senza troppi peli sulla lingua:

«I funzionari proliferano come cavallette e si nutrono del lavoro della povera gente»

(come direbbe mia nonna, ogni mondo è paese!cambiato qualcosa in duemila anni???)

Cleopatra promette a se stessa che farà il possibile per riportare agli antichi fasti il regno dei Faraoni. Si sente loro erede, più che greca. A completare la sua metamorfosi l’incontro con un potente mago, Ermes (ERMETE TRISMEGISTO, tre volte grande), una delle poche concessioni di Jacq alla fantasia. Ermes, che in diverse occasioni aiuta Cleopatra con la sua magia, le spiega, prima di accettare di essere la sua guida:

«I Tolomei hanno calpestato l’istituzione dei Faraoni, creata dagli dèi, e si sono dedicati al culto del denaro, la terribile fonte di corruzione che gli Antichi (egizi) avevano rifiutato di usare. Il tuo mondo è quello della perversione, il criminale è preferito all’uomo onesto,gli intrighi politici sostituiscono il buon governo»

Ancora una volta, non si può fare a meno di notare la somiglianza con la nostra società.

FARSALO, 9 AGOSTO 48 a.C.

La verità storica è rispettata abbondantemente da Jacq, che ci trasporta a Farsalo, dove Giulio Cesare ha sconfitto il suo mortale nemico Pompeo, detto Magno (9 agosto 48 a.C), che però è riuscito a fuggire.

La sua fuga termina in Egitto, dove viene decapitato da Achilla. Nelle intenzioni dei consiglieri di Tolomeo, avrebbe dovuto procurare loro l’appoggio di Cesare contro Cleopatra…invece scatena l’ira del Romano, giunto ad Alessandria all’inseguimento.

Ovviamente le pagine dedicate al fatale incontro tra Cleopatra e Cesare occupano la parte centrale del romanzo. Seguiamo tutte le vicende della guerra civile egiziana, fino alla vittoria di Cesare e Cleopatra…

Una costruzione verosimile ed appassionante di come potrebbero essere andate le cose. La finzione si fonde perfettamente con i fatti storici noti.

Cleopatra emerge dalle pagine di Jacq come una gran donna, una figura eccezionale, che solo nemici invidiosi (e uomini) hanno cercato di denigrare…

VOTO: 9/10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!