Con il termine generico cicoria indichiamo un gruppo di piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (o Compositae) ed al Genere Cichorium.
Come abbiamo visto, questo gruppo comprende anche i radicchi, la catalogna, la belga, le indivie (riccia e scarola)
Il nome specifico (intybus) deriva dal latino, a sua volta derivato dal greco éntybon, col quale si indicava un’erba simile alla cicoria (ora chiamata genericamente «erba scariola»).
LE VARIETÀ
Le piante delle diverse tipologie di C. intybus sembrano provenire dall’Asia sudoccidentale. Vengono raccolte solitamente nel periodo che va dall’autunno all’inverno.
Si distinguono per il loro caratteristico sapore amarognolo, dovuto al contenuto di acido cicorico, che nelle piante più giovani è più delicato e quindi più piacevole.
⇒ IL RADICCHIO
Il suo nome deriva dal latino radicula, diminutivo di radice. Sul mercato ortofrutticolo internazionale se ne riconoscono 2 varietà : il radicchio rosso di Treviso, di forma allungata e dalle foglie molto carnose, e il radicchio di Chioggia, di forma globosa.
Il radicchio rosso di Treviso è considerato molto pregiato, tanto da essergli stato riconosciuto dall’Unione Europea la certificazione I.G.P.
⇒ LA CATALOGNA
Una delle varietà di cicoria che preferisco, è chiamata anche cicoria asparago. Ha lunghe foglie strette e si può consumare sia cruda che cotta. In commercio se ne trovano generalmente due tipologie:
- a foglie verdi e frastagliate (adatta alla cottura) e
- con costa larga e bianca o a puntarelle: sono in realtà i germogli della catalogna e si consumano crudi.
La cicoria catalogna ha un buon contenuto di fosforo, calcio e vitamina A. Il Lazio (Italia) ha inserito questo tipo di insalata fra i prodotti agroalimentari tradizionali PAT, come anche la regione Veneto, a cui è stato riconosciuto il prodotto tipico cicoria catalogna di Chioggia.
CURIOSITÀ
Conosciuta fin dai primissimi tempi della storia umana, viene citata ad esempio nel Papiro di Ebers (circa 1550 a.C.) e Plinio stesso nei suoi scritti ne parlava; il medico greco Galeno la consigliava contro le malattie del fegato
Caratteristiche nutrizionali
Le cicorie si possono consumare crude o cotte. Possiedono tutte un ottimo contenuto vitaminico, minerale, di antiossidanti, di fibra alimentare e di acqua. L
e cicorie da consumare prevalentemente crude forniscono un maggior apporto di vitamine, mentre quelle cotte (più digeribili e che necessitano porzioni superiori) hanno un effetto più intenso sulla modulazione dell’assorbimento e sulla peristalsi intestinale.
Calorie e valori nutrizionali della cicoria
100 g di cicoria apportano:
- Energia 10 kcal
- Acqua 93,4 g
- Carboidrati 0,7 g
- Zuccheri 0,7 g
- Proteine 1,4 g
- Grassi 0,2 g
- Colesterolo 0 g
- Fibra totale 3,6 mg
Ferro 0,7 mg
- Calcio 74 mg
- Fosforo 31 mg
- Tiamina o Vitamina B1 0,03 mg
- Riboflavina o Vitamina B2 0,19 mg
- Niacina o Vitamina B3 0,3 mg
- Vitamina A 219 µg
- Vitamina C 17 mg
Proprietà della cicoria:
Stimola l’appetito e aiuta la digestione. Ha un effetto depurativo e disintossicante contribuendo al buon funzionamento di intestino, fegato e reni. Contiene molte vitamine e altrettanti sali minerali. Le radici vengono molto utilizzate in erboristeria, sia in decotti che in infusi.
Da non dimenticare poi che l’acido cicorico è un sostituto della caffeina, e le radici – previa tostatura – possono essere utilizzate per preparare il caffè di cicoria: considerato fino a poco tempo fa simbolo di povertà (si beveva durante la Seconda Guerra Mondiale in mancanza di quello “vero”), sta venendo riscoperto da locali e negozi hipster
Ricapitolando,la cicoria
- purifica il sangue;
- aiuta a depurare l’organismo;
- è alleata del fegato, lo aiuta, lo depura e lo protegge;
- agisce come calmante;
- stimola e protegge le funzioni dell’encefalo;
- favorisce la motilità intestinale;
- è un rimedio naturale contro l’ipotensione;
- aiuta a regolare e diminuire il colesterolo;
- proprietà lassative;
- aiuta la digestione;
- è alleata del pancreas;
- ha proprietà diuretiche e disintossicanti, per questo è una valida alleata per i reni;
- inoltre ha buone proprietà antibiotiche;
- stimola l’appetito;
- allevia le afflizioni polmonari.
- E’ inoltre utile contro: l’insufficienza biliare, l’anemia, le congestioni epatiche, l’atonia gastrica, l’iperglicemia, l’uricemia, i reumatismi, l’artritismo, l’epatite, la depressione, Pl’emicrania, la febbre e le dermatosi
INFUSO DI CICORIA: PROPRIETÀ
L’infuso di cicoria è un ottimo rimedio naturale contro:
- il colesterolo cattivo
- la glicemia alta
- la ritenzione idrica
- la dispepsia
- la tosse
- l’ansia
- l’astenia
- i calcoli renali
COME PREPARARLO
Tritate un mazzetto di cicoria fresca e versate due cucchiai in acqua bollente, coprite e lasciate riposare dieci minuti. Filtrate e bevete
IL DECOTTO DI CICORIA: LA RICETTA
Sminuzzate una radice secca e fatela bollire per 10 minuti in un litro d’acqua, quindi filtrate e bevete.
CURIOSITÀ:
Le foglie bollite si possono utilizzare come impacco contro:
- ferite
- contusioni
- acne
- dermatiti
UN CLASSICO : LA CICORIA RIPASSATA ALLA ROMANA
- cicoria bollita
- olio evo qb
- sale qb
- una o due acciughe sott’olio
- uno spicchio d’aglio sbucciato
- Peperoncino
Mettete la cicoria in una padella in cui avrete fatto rosolare l’aglio con il peperoncino e le acciughe e fate insaporire per un paio di minuti, quindi servite
Un altro grande classico, tipico della cucina del Sud Italia, è la cicoria ripassata servita con il macco di fave (vedi). Una vera delizia, che abbina il sapore dolce delle fave con quello amarognolo delle cicorie.
A noi piace preparare un pesto con la cicoria e poi utilizzarlo per condire riso o pasta. Vi basterà frullare le foglie di cicoria crude con un paio di cucchiai di mandorle e un cucchiaio di foglie di basilico