C’ERA UNA VOLTA di Agatha Christie

Un libro al giorno prosegue con i romanzi dedicati all’Antico Egitto. C’era una volta è un insolito romanzo giallo della regina indiscussa del genere. Bellissimo e sorprendente.

 C’era una volta

di AGATHA CHRISTIE

Titolo originale: Death Comes as the End

Anno di pubblicazione:1945

Edizione: Oscar Mondadori

Tradotto da: A.M. Francavilla

Numero pagine: 210 p

 

 

C’era una volta. Descrizione

Siamo a Tebe, nell’antico Egitto, intorno al duemila avanti Cristo, all’epoca dell’XI dinastia. Renisenb, in seguito alla morte del marito, torna nella grande casa del padre Imhotep, sacerdote del Ka.

La giovane, dopo la disgrazia che l’ha colpita, è in cerca di conforto e nella casa natale, vicino ai parenti e ai servi fedeli, ha l’impressione di poter riacquistare la perduta serenità.

Ma la realtà in cui si imbatte è assai diversa: i suoi tre fratelli, il debole Yamhose, il prepotente Sobek e il viziato Ipy, sono sempre in contrasto tra di loro, mentre le cognate e la vecchia, malvagia Henet gettano olio sul fuoco.

Ma la situazione è ancora destinata a peggiorare con l’arrivo della sensuale e affascinante Nofret, la giovanissima nuova concubina di Imhotep.

In questa atmosfera di gelosia, passioni e rancori scoppia ben presto una vera e propria tempesta e incominciano a verificarsi strane morti misteriose, attribuite dalla famiglia alla oscura maledizione degli dei, ma la verità invece può nascondersi in mezzo agli uomini.

“C’era una volta”, apparso nel 1945, è un romanzo nel quale la Christie ha riversato tutte le sue conoscenze sull’antica civiltà egiziana che aveva appreso durante i suoi viaggi in compagnia del marito, il celebre archeologo Mallowan.

AGATHA CHRISTIE. BREVE NOTA BIOGRAFICA

Nata il 15 settembre 1890, a Torquay, è stata una scrittrice britannica di grande successo, ricordata soprattutto per la sua sterminata produzione di gialli.

Oltre ai romanzi gialli che l’hanno resa celebre, tra i suoi libri vanno annoverati anche alcuni romanzi rosa, scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott.

Giallista di fama mondiale, curò sempre i suoi romanzi con grande abilità, creando un’atmosfera intrigante attraverso personaggi ed ambienti di facile riconoscibilità: descrizioni accurate, senso della suspense e della sintesi, ambientazioni realistiche e dettagliate, personaggi mai privi di spessore o di caratterizzazione.

I suoi personaggi principali sono famosi in tutto il mondo: i più celebri, protagonisti anche di moltissimi adattamenti cinematografici e televisivi, sono l’investigatore belga Hercule Poirot e la  vecchietta impicciona, Miss Jane Marple.

Morì il 12 gennaio 1976 a WallingfordDurante la prima guerra mondiale, Agatha lavorò presso l’ospedale di Torquay. Fu qui che imparò molto sui veleni e sui medicinali, fatto che le tornerà molto utile quando deciderà di scrivere romanzi gialli. Il grande passo fu dovuto ad una sorta di scommessa con sua sorella, secondo cui non sarebbe riuscita a diventare una scrittrice di detective stories. Il 24 dicembre 1914 sposò il colonnello Archibald Christie. Da questo matrimonio nascerà nel 1919 la sua unica figlia, Rosalind.

Il matrimonio finì nel 1926 con un divorzio. Tuttavia, per ragioni commerciali, Agatha conserverà il cognome del primo marito.

Nel 1930, conosce e sposa l’archeologo Max Mallowan, di 14 anni più giovane. La celebre scrittrice liquidava con una battuta quanti malignavano su questa differenza di età:

«Un archeologo è il marito migliore che una donna possa avere: più lei invecchia, più lui la troverà interessante»

C’era una volta. Approfondimenti

Cominciamo con lo spiegare che cosa sia il KA. Secondo gli antichi Egizi, l’anima era formata da varie parti. Il Ka era una di queste. Precisamente, il ka indicava la forza vitale di ciascun individuo. Con caratteristiche individuali molto marcate, costituisce il temperamento e l’insieme delle qualità degli esseri viventi. Per garantirne la sopravvivenza dopo la morte, bisognava fare offerte al ka del defunto.

La città di Tebe oggi si trova tra Luxor e Karnak e dal 1979 è patrimonio UNESCO. Assunse importanza grazie al culto di Amon nel corso dell’XI dinastia.

L’XI DINASTIA

Con l’avvento dell’XI dinastia, che comprende un arco di tempo dal 2150 a.C. al 1990 a.C., l’Egitto ritrova la sua unità dando vita ad una nuova fase storica, oggi indicata come Medio Regno.

La storia dell’XI dinastia è la storia della lotta di Tebe, e dei suoi governanti, per elevarsi da semplice capoluogo del suo nomo (o provincia) a città dominante su tutto l’Egitto.  Con il dissolvimento dell’unità statale seguito alla fine dell’Antico Regno, il dominio ed il titolo di Re dell’Alto e Basso Egitto passò da Menfi ad Eracleopoli.

La vittoria definitiva su Eracleopoli giunse con Horo Wah-ankh e con Horo Samtawy, che riconquistò le regioni del delta del Nilo, occupate da genti provenienti dalla Libia e dalla penisola del Sinai, e riunificò l’Egitto dando inizio al periodo chiamato appunto Medio Regno.

IL CALENDARIO EGIZIO

Gli antichi egizi furono i primi a sostituire il calendario lunare con quello solare. Essi fissarono la durata dell’anno in 365 giorni, ripartiti in 12 mesi di 30 giorni ciascuno con l’aggiunta di 5 giorni supplementari.

Perché l’inizio dell’anno cadesse sempre nello stesso giorno, coincidente perlopiù con l’inondazione del Nilo, intorno al 239 a.C. il re Tolomeo III ordinò che si aggiungessero un giorno ogni quattro anni e dieci giorni ogni 40 anni, introducendo così una sorta di moderno anno bisestile.

Il calendario egizio era nato soprattutto per regolare i lavori agricoli. Infatti gli Egizi definivano il loro anno (renpet) come il tempo necessario per il raccolto.

I contadini egiziani quindi utilizzavano come inizio dell’anno il giorno dell’arrivo a Menfi della piena del fiume Nilo, evento che si verificava attorno al 20 giugno, ma è suscettibile di importanti ritardi o anticipi.

Il calendario egizio contava 365 giorni suddivisi in tre stagioni:

  • Akhet (la stagione dell’inondazione)
    1 Thot: 19 luglio-17 agosto
    2 Paophi: 18 agosto-16 settembre
    3 Athyr: 17 settembre-16 ottobre
    4 Shoiak: 17 ottobre-15 novembre
  • Peret (la stagione della germinazione-semina)
    1 Tybi: 16 novembre-15 dicembre
    2 Meshir: 16 dicembre-14 gennaio
    3 Phamenoth: 15 gennaio-13 febbraio
    4 Pharmauti: 14 febbraio-15 marzo
  • Shemu (la stagione dei raccolti)
    1 Pakhons: 16 marzo-14 aprile
    2 Payni: 15 aprile-14 maggio
    3 Epiphi: 15 maggio-13 giugno
    4 Mesora: 14 giugno-13 luglio
  • Giorni Epagomeni
    14 luglio: nascita di Osiris
    15 luglio: nascita di Horus
    16 luglio: nascita di Seth
    17 luglio: nascita di Isis
    18 luglio: nascita di Nephtys

C’era una volta- Breve riassunto

Siamo nel secondo mese della stagione di Akhet (Paophi: 18 agosto-16 settembre). La giovane Reninseb è rimasta da poco vedova. Dopo otto anni di matrimonio  con Khay, torna nella casa in cui è cresciuta con la figlia Teti. Qui si illude che tutto sia rimasto come prima, in modo da poter dimenticare il suo dolore. L’arrivo del padre con la nuova concubina la costringerà presto a svegliarsi e a comprendere che nulla può essere più come prima.

…e non vi dico altro, se non che il colpo di scena finale mi ha spiazzato completamente!

C’ERA UNA VOLTA. I PERSONAGGI

Con poche semplici parole, la Christie tratteggia i caratteri dei vari personaggi che compaiono nel romanzo.

Il fratello maggiore di Reninseb, Yahmose, viene definito “lento nelle decisioni, prudente” e per tutto il libro si sottolinea la sua natura di figlio fedele ed obbediente

Il secondogenito, Sobek, è “allegro e sfrontato”, fino ad essere avventato. E’ il classico scavezzacollo amato dalle donne

C’è poi un fratellastro, Ipy, giovane arrogante e viziato, amatissimo dal padre Imhotep, che gli perdona di tutto. Un intrigante ruffiano

Il quadro è completato dalle donne della casa. Oltre a Satipy, la dispotica moglie di Yahmose, abbiamo al remissiva Kait, “Svampita” moglie di Sobek.

Nonna Esa fa le veci di Miss Marple e, nonostante l’età avanzata, continua a reggere le redini della casa e a maltrattare lo sciocco figlio Imhotep, che è veramente una caricatura di “padre di famiglia”.

La schiava Henet è il personaggio più antipatico di tutto il libro. Sempre pronta a lamentarsi e a mettere zizzania, sa sempre tutto di tutti. Nessuno la sopporta, con quella sua aria di finta sciocca. Sa come rigirarsi tutti, compresa la bella Nofret, la nuova amante del padrone.

Nofret è crudele come pochi, cattiva più della regina di Biancaneve. Sarà proprio il suo arrivo a sconvolgere i delicati equilibri della famiglia di Imhotep, che assiste impotente al disastro.

Il personaggio che si avvicina di più alla nostra sensibilità di “moderni” è quello dell’intendente Hori, calmo e riflessivo, guida la giovane Reninseb nell’acquisizione della piena consapevolezza di sé.
Facciamo il tifo per lui!

Dimenticavo “l’altro”, il secondo pretendente alla mano di Reninseb! Lapsus freudiano: il cugino Kameni proprio non mi piace! A Reninseb ricorda il marito scomparso e si lascia affascinare dai modi “cittadini” dello scriba venuto dal Nord…

C’ERA UNA VOLTA. LA MIA OPINIONE

Un giallo avvincente,  particolarissimo nella sua ambientazione. Riesce a creare un’atmosfera di angoscia e  di ansia, che ti spinge a divorare il libro in pochissime ore.

Il punto di forza del romanzo è proprio il luogo scelto per l’ambientazione, l’Egitto. Terra di misteri, di mummie e faraoni, di maledizioni e camere sepolcrali chiuse per sempre, in realtà si trasforma in un luogo senza tempo e senza spazio. E per tutto il libro continui a credere che spunterà fuori Miss Marple a ficcanasare. Del resto, NONNA ESA è una valida sostituta, anche se ben più cinica della vecchina inglese!

VOTO: 10/10

 

 

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!