Io adoro cucinare per tante persone, ma i primi anni arrivavo alla sera della Vigilia con un diavolo per capello, stressata e talmente distrutta da crollare sulla sedia prima della cena.
Poi ho imparato: preparo tutto (o quasi) prima e così riesco a divertirmi anch’io!
Purtroppo non è possibile prenotare il pesce con i dieci giorni di anticipo che sarebbero perfetti, almeno nella pescheria da cui mi servo io, così comincio a preparare il necessario dagli inizi di dicembre, in modo da lasciare alla settimana di Natale solo il minimo (tipo Cozze o alici).
DIECI GIORNI PRIMA :
Decido che cosa preparare. Tra il 15 e il 16 dicembre stabiliamo quello che prepareremo e stiliamo la lista delle cose da fare.
Stabiliamo chi fa che cosa e poi, man mano che viene svolto, spuntiamo dalla lista. E’ un sollievo vedere la lista che si accorcia!
Faccio i conti delle quantità per ogni ricetta. Organizzo la lista della spesa.
LA LISTA DELLA SPESA: ORGANIZZARSI PER TEMPO
Nella mia lista finiscono proprio tutti gli ingredienti che servono per le ricette. Ho imparato che la cosa migliore è dividere gli alimenti in due gruppi:
- ingredienti non deperibili (farina, spezie, frutta secca, vino e bevande, etc.)
- prodotti freschi.
Con la lista della spesa in mano controllo quello che già è in dispensa, così, se necessario, posso aggiungere altre voci (tipo sale, zucchero, caffè, pangrattato, …).
Acquisto i prodotti non deperibili già dal 16 – 17
TRE – QUATTRO GIORNI PRIMA (il 20 – 21):
Preparo i dolci tradizionali, che si conservano per più tempo (tipo calcionetti o parrozzo), i biscotti, ecc
Nei due giorni precedenti (il 22 – 23):
- Acquisto i prodotti freschi (tipo verdure e frutta, il pesce che mi serve per il cenone)
- Pulisco e sfiletto il pesce fresco, se necessarie preparo le salse di accompagnamento
- Preparo il pane che servirà per il cenone della Vigilia e per il pranzo di Natale
- Se ho deciso di preparare gelati, parfait o panne cotte, le preparo con calma
MATTINA DELLA VIGILIA:
- Pulizie generali per presentare la casa al meglio, con il gentile aiuto del Maritozzo
- Se ho delle preparazioni congelate le tiro fuori (tipo tortini, salmone, polpo, seppie,…)
POMERIGGIO DELLA VIGILIA: Al lavoro!
- Preparo le insalate e inforno quello che c’è da infornare. In genere me la cavo con un paio d’ore di lavoro supplementare
- Apparecchio la tavola con l’aiuto del Maritozzo
ORGANIZZARSI: I CONSIGLI DI PIANETADONNA:
- Coinvolgi tutti. Non siamo schiave, e nessuno ci ha imposto di sobbarcarci ogni sacrosanta incombenza casalinga, feste natalizie comprese. Se hai una famiglia è ora di “usarla”: coinvolgi marito ed eventuali figli nei preparativi, rendendoli parte attiva e assegnando a ognuno una serie di compiti. Delegare fa sempre bene.
- Chiedi aiuto agli invitati. Se il numero di invitati è davvero sovrastante è ora che tutti paghino pegno nei tuoi confronti della gentilezza di aver messo a disposizione casa tua. Non hai un ristorante, quindi soprattutto se si tratta di parenti stretti e di amici di una vita non c’è nulla di male a chiedere una mano. Metti a punto il menù e chiedi a ognuno di preparare una cosa: non solo portare dolci o vino, ma anche preparare una parte delle pietanze. La collaborazione fa bene, a maggior ragione in tempi di crisi.
- Tieni salde le redini della situazione: un’organizzazione ferrea richiede spesso un sovrano illuminato, e quel sovrano sei tu. E’ importante delegare, ma anche prendere le decisioni e controllare bene tutti gli step dell’organizzazione. Poi se tu sei una disorganizzata cronica mentre tuo marito è il re dell’economia domestica non c’è nulla di male nell’ammetterlo e passargli lo “scettro del potere”.
- Non covare aspettative di perfezione. Non sei un ristorante stellato, e difficilmente avrai a cena l’ambasciatore della Svezia. Quindi non aspettarti una cena perfetta, ma piuttosto lavora per creare un clima amichevole e rilassato che farà stare bene tutti, te compresa. Qualche sbavatura è ammessa e non è il caso di farsene un cruccio.
- Goditi la festa: è Natale anche per te, goditi i tuoi cari e l’atmosfera.