Cedro. Il papà di tutti (o quasi) gli agrumi

Cedro. Il papà di tutti (o quasi) gli agrumi

Proprio così! Infatti il cedro, insieme a pomelo e mandarino, è considerato il capostipite delle varietà di agrumi che oggi troviamo (vedi QUI)

Scopriamo insieme questo agrume, quasi scomparso dai banchi della frutta.

Cedro. Qualche notizia

Il cedro (Citrus medica) è un albero da frutto appartenente al genere Citrus, nella famiglia delle Rutacee. Come abbiamo detto, è ritenuta una delle tre specie di agrumi da cui derivano tutti i membri del genere oggi conosciuti, insieme al pomelo e al mandarino.

Caratteristiche botaniche

Il cedro è un arbusto, che può raggiungere i 4-8 metri di altezza, sempreverde e latifoglia. I rami giovani sono rossastri o violetti, con foglie lunghe fino a 20 cm e verde scuro.

I fiori sono grandi e crescono in gruppi da tre a dodici e sono molto profumati; i boccioli sono rossastri, ma il fiore aperto è bianco.

Il frutto è grande 20–30 cm, giallino, ovale o quasi rotondo, talvolta con una leggera protuberanza al peduncolo e un po’ appuntito dalla parte opposta.

La polpa del frutto è suddivisa in spicchi: generalmente si hanno da 5 a 12 spicchi, variabili in base alla specie ed alla varietà.

La buccia è molto ruvida ed eccezionalmente spessa. Costituisce infatti fino al 70% del frutto, per cui – tolti pure i semi e la pellicola tra gli spicchi – solo un 25-30% del cedro è normalmente utilizzabile, anche se c’è chi mangia il frutto compreso di buccia.

Origini del cedro

Come gli altri agrumi, anche il cedro ha le sue origini nell’Asia sudorientale ma è giunto in Europa sin dall’antichità. In Italia la conoscenza del cedro è molto antica. Fu classificato già da Plinio il vecchio nella Naturalis Historia col nome di “mela assira”. All’epoca il frutto era usato come repellente per gli insetti nocivi, come le zanzare e non veniva mangiato.

Oggi il cedro è coltivato soprattutto in Calabria, nella fascia costiera dell’alto Tirreno cosentino che va da Belvedere Marittimo a Tortora, denominata Riviera dei Cedri con al centro Santa Maria del Cedro.

UNA CURIOSITÀ

I monaci buddisti lo hanno considerato per lungo tempo simbolo di ricchezza, felicità  e longevità, e lo impiegavano nelle cerimonie.

Le varietà di cedro

Il cedro conta un gran numero di varietà, divise in due categorie: a polpa dolce e quelle a polpa acida.

La più diffusa in Italia è quella coltivata in Calabria, denominata cedro liscio Diamante (di grosso taglio e profumata, destinata in gran parte alla canditura).

In Sicilia è coltivata soprattutto la varietà bitorzoluta (“vozza vozza”, a bassa acidità, buona per il consumo crudo), mentre in Campania se ne coltiva una molto acida, dall’albedo amarognolo, e una dolce e grossa (“sfusato”).

La cedrina (Citrus medica citrea gibocarpa) è una varietà usata esclusivamente per la produzione dell’essenza.

Una menzione particolare va fatta per il cedro giudaico etrog (Citrus medica var. ethrog), usata dai credenti ebrei nella Festività dei Tabernacoli.

È una varietà coltivata in GreciaEtiopia e soprattutto in Palestina, ma anche in Calabria nella Riviera dei cedri. A differenza di tutti gli altri agrumi, possiede un albedo (la parte bianca della buccia) commestibile e anzi molto succosa.

La più strana è la Mano di Budda, una varietà orientale con protuberanze dovute ad una malformazione genetica che fa sviluppare gli spicchi separatamente, come se fossero delle dita di una mano.

Raccolta e conservazione

I cedri maturi vengono raccolti tra la fine di ottobre e gli inizi di febbraio.
Considerato che la parte importante del cedro è la scorza, al momento dell’acquisto si devono scegliere frutti ben sodi, con scorza bella, senza macchie o parti rovinate.

Vanno conservati in ambiente fresco e asciutto (sul balcone al riparo dal freddo eccessivo o nel posto più fresco della casa), possibilmente non in frigorifero. Si mantengono per una decina di giorni o anche più.

GLI USI

Il cedro viene impiegato nell’industria alimentare per il consumo come frutta da tavola, per la preparazione di bibite analcoliche e frutta candita.

La maggior parte della produzione, però, viene consumata nell’industria farmaceutica per la produzione di olio essenziale. L’essenza ricavata dal cedro è però facilmente deteriorabile, per cui solitamente si usa corretta con l’essenza di cedrina (Citrus medica citrea gibocarpa), una varietà usata esclusivamente per la produzione dell’essenza.

Dalla cedrina si estrae un olio essenziale con forte odore di cedro, costituito soprattutto da limonenecitrale e altri terpeni. Mentre l’essenza originale del cedro intorbidisce facilmente, quella di cedrina rimane limpida.

 

Utilizzi del cedro in cucina

Ha un profumo vagamente agrumato intenso e gradevole, tanto che la fragranza che si ricava dalla sua buccia in Oriente viene utilizzata per deodorare cassetti e biancheria intima.

La polpa del cedro è sottile e poco acida e può essere usata in insalata come anche nella preparazione di sciroppi o bevande dissetanti (si tenga presente, in ogni caso, che il succo è quasi assente). La parte più utilizzata è la scorza, che è carnosa e ricca di oli essenziali, molto apprezzati per la preparazione di liquori, creme e oli aromatizzati. Si può anche grattugiare per insaporire alcune pietanze di carne e pesce.

La scorza di cedro candita aromatizza e decora diversi dolci della tradizione italiana: dal panettone tipico del Natale alla colomba pasquale, dalla pastiera napoletana alla cassata siciliana, oltre a gelati creme.

Ovviamente la scorza candita si può preparare anche in casa: è sufficiente far disidratare la buccia in forno, molto lentamente. Una volta che è asciutta, mettete la scorza in un pentolino tagliata a pezzetti o striscioline sottili, aggiungete zucchero e acqua a vostro piacimento, quindi portate a ebollizione e lasciate raffreddare.

Anche i fiori di cedro sono usati in cucina, dal momento che danno un’essenza molto gradevole utilizzata per profumare sciroppi, bibite e caramelle.

Proprietà e benefici del cedro

Il cedro è una vera e propria miniera di sali minerali e vitamine, in particolare vitamina C.  Per poter beneficiare delle sue qualità, però, il cedro andrebbe consumato fresco, magari sotto forma di spremuta. Una tazza di acqua calda con succo di cedro, al mattino e a digiuno, stimola l’evacuazione.

Il cedro è ricco di flavonoidi, in particolare di esperidina, e rientra tra gli alimenti antiossidanti. Ha proprietà digestive, germicide, disinfettanti, stimolanti e lassative.

Aiuta a combattere la formazione di gas intestinale, è un antipertensivo naturale e un ottimo alleato in caso di cistite, cellulite e disturbi renali.

Grazie all’elevata quantità di vitamina C, il cedro ha straordinarie proprietà antiossidanti . Per questo motivo è divenuto l’emblema della “Giornata nazionale del malato oncologico”.

RICAPITOLANDO:

1) Ottimo antidolorifico: Se si ha mal di testa e si beve un bicchiere d’acqua con alcune gocce di cedro, questo tenderà a scomparire grazie alle sue preziose proprietà antidolorifiche.

2) Contro il bruciore di stomaco: Aggiungendo al classico bicchiere di acqua naturale qualche goccia di cedro sarà perfetto per contrastare per un breve periodo un blando bruciore di stomaco.

3) Cicatrizzante: Aggiungendo alcune di gocce di cedro su una ferita, questa brucerà ma il sangue si fermerà.

4) Contro le punture d’insetto: Il cedro si è dimostrato molto efficace per contrastare il fastidioso prurito che si ha quando un piccolo insetto come per esempio una zanzara ci punge. Strofinando sulla zona interessata un po’ di succo di cedro, il prurito sparirà.

5) Ottimo contro il raffreddore: il cedro è ricco di vitamina C per cui, in caso di raffreddore, aggiungere alla classica tisana alle erbe qualche goccia di succo di cedro aiuterà a ridurre il tempo di guarigione.

6) Il cedro contro il cancro e alleato del cuore: La prevenzione del cancro inizia da quello che mangiamo. E’ clinicamente provato che il cedro è un frutto capace di prevenire il cancro e di ridurre allo stesso tempo problemi di cuore.

7) Il cedro è ricco di vitamine e minerali: Oltre alla vitamina C il cedro è ricco di diversi minerali tra cui il prezioso magnesio e il prezioso potassio. Potassio e magnesio sinergicamente sono una manna nella prevenzione dei problemi cardiovascolari.

8) Contro i cattivi odori: Se inserite un cedro tagliato nel vostro frigorifero questo profumerà l’interno per alcuni mesi.

Valori nutrizionali del cedro

Il cedro ha pochissime calorie, circa 11 kcal per 100 grammi di frutto fresco, ed è quindi un alimento consigliato nelle diete ipocaloriche. Il cedro candito, invece, ha quasi 190 calorie per 100 grammi di prodotto.

Cento grammi di cedro candito forniscono

  • Energia 190 kcal
  • Acqua            17 g
  • Proteine        0,44 g
  • Carboidrati    49,4 g
  • Grassi            0,12 g
  • Grassi saturi 0,015 g
    • Grassi monoinsaturi           0,012 g
    • Grassi polinsaturi    0,035 g
  • Fibre   3,3 g
  • Sodio 27 mg
  • Potassio        72 mg
  • Calcio            55 mg
  • Vitamina C    2 mg
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!