CASTAGNACCIO ALLE MELE CON SALSA ALLA CANNELLA

CASTAGNACCIO ALLE MELE: un dolce della tradizione per il Giorno del Ricordo.

Concludiamo la carrellata di dolci per Halloween con un dolce della nostra tradizione, il castagnaccio.

Squisito da solo, con la copertura di mele resta più morbido e diventa ancora più gustoso. Se poi decidete di accompagnarlo con la salsa alla cannella, i vostri ospiti non vorranno più andare via!

Vi racconto la storia di questo dolce, tipico di tutto l’Appennino centro- settentrionale, nelle note a fine pagina.

 

  • Preparazione: 5 Minuti
  • Cottura: 60 Minuti
  • Difficoltà: Molto facile
  • Porzioni: 8-10 Persone
  • Costo: Medio

Ingredienti

Per il castagnaccio

  • 400 g Farina di castagne
  • 600 ml Acqua (oppure metà acqua e metà latte)
  • 100 g Zucchero
  • 30 g Pinoli (Facoltativo)
  • 50 g Uvetta (Facoltativo)
  • 1 pizzico Sale
  • 2 mele
  • 2 cucchiai Zucchero

Per la salsa alla cannella

  • 200 ml Panna
  • 1 cucchiaino Cannella in polvere

Preparazione

Preparare il castagnaccio

    • Raccogliete in una ciotola la farina di castagne con un pizzico di sale
    • Mescolando con una frusta, amalgamate la farina di castagne con l’acqua (io ho usato metà acqua e metà latte, per un dolce più morbido)
    • Aggiungete quindi lo zucchero e amalgamatelo all’impasto. Se vi piace, aggiungete i pinoli e l’uvetta
    • Rivestite uno stampo (io ho usato una tortiera da 28 cm di diametro) con carta forno e versatevi la pastella.
    • Lavate e tagliate a spicchi le mele.
    • Disponete le mele sulla torta e cospargete con lo zucchero.
    • Infornate in forno preriscaldato a 180°C per 40-45 minuti
    • Sfornate e fate raffreddare su una gratella

preparare la salsa

  1. Potete accompagnare questo dolce con una salsa alla cannella.

    • Fate sobbollire in una piccola casseruola la panna aromatizzata con la cannella, fino ad ottenere una salsa sciropposa. Vi basteranno 8-10 minuti

Note

CASTAGNACCIO ALLE MELE. Castagnaccio: un dolce senza patria

Il castagnaccio è un tipico dolce autunnale a base di farina di castagne, pinoli, uvetta e rosmarino. Si tratta di un piatto povero di origine contadina, la cui origine si perde nella notte dei tempi. Se ne parlava già in una cronaca cinquecentesca, e qualcuno arriva ad attribuire la ricetta a un certo Pilade da Lucca.

Nel 1644 Vincenzo Tanara nella sua opera  (L’economia del cittadino in villa) parla a lungo dei “castagnazzi”, elencando anche varianti oggi impossibili, che prevedevano l’aggiunta di grana grattugiato o di cacio grasso e tenero.

A partire dall’Ottocento, i toscani, già da secoli amanti del dolce, lo esportarono nel vasto mercato dell’Italia settentrionale. Esistevano due versioni di castagnaccio: la prima prevedeva l’uso della grande teglia, in cui l’impasto formava una spessa coltre screpolata in superficie; l’altra era costituita da “tondini” sottili, cotti e subito estratti dalle formelline di ferro annerito.

Nello stesso secolo per rendere più gustosa la pietanza furono inseriti ingredienti come uvette, pinoli, agli di rosmarino e zucchero, al posto del miele utilizzato nell’impasto originario.

Leggenda narra che le foglioline di rosmarino del castagnaccio abbiano il potere di un filtro d’amore: il ragazzo che avesse mangiato il dolce offertogli da una fanciulla si sarebbe innamorato di lei e l’avrebbe sposata.

La ricetta contemporanea più diffusa del Castagnaccio, oltre alla farina di castagne prevede tra gli ingredienti principali zucchero o miele, uvetta, pinoli, aghi di rosmarino e olio d’oliva.

Castagnaccio alle mele: Qualche variante

Potete arricchire l’impasto con scorze grattugiate di limone o arancia. Ugualmente, potete cospargere la superficie con rosmarino tritato invece delle mele, per un dolce più tradizionale.

Se volete un dolce più soffice ed alto, potete aggiungere all’impasto una bustina di lievito per dolci.

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *