CARNEVALE ORIGINI E CURIOSITÀ

CARNEVALE ORIGINI E CURIOSITÀ

Ricordiamo le origini del Carnevale e altre curiosità legate a quella che è la festa più pazza e divertente dell’anno!

CARNEVALE ORIGINI E CURIOSITÀ. IL PERIODO DI CARNEVALE

Tradizionalmente nei Paesi cattolici, il Carnevale aveva inizio con la Domenica di settuagesima (ovvero 70 giorni prima di Pasqua. E’ la prima delle nove domeniche che precedevano la Settimana santa secondo il calendario gregoriano);

Come sappiamo, il Carnevale finisce il martedì precedente il mercoledì delle ceneri, giorno che segna l’inizio della Quaresima. Il momento culminante del periodo del Carnevale si ha dal giovedì grasso fino al martedì, ultimo giorno di carnevale (Martedì grasso).

Essendo questo periodo collegato con la Pasqua (festa mobile), non ha una data fissa. Siccome la Pasqua cattolica può cadere dal 22 marzo al 25 aprile e tra il Mercoledì delle ceneri e Pasqua passano 46 giorni, in anni non bisestili martedì grasso cade dal 3 febbraio al 9 marzo.

Ricordiamo che in molte regioni italiane i festeggiamenti per il Carnevale hanno inizio il 17 Gennaio, festa liturgica di Sant’Antonio!

CARNEVALE ORIGINI E CURIOSITÀ. LE ORIGINI

Secondo molti, il Carnevale, o Martedì Grasso, è, alla sua origine, una festa cristiana che precede la Quaresima. Infatti la parola Carnevale deriva dal latino carnem levare, cioè “togliere la carne”.

Nel periodo di Quaresima c’era l’obbligo di astenersi dal mangiare carne, e quindi si festeggiava e ci si abbuffava il giorno prima di carne e altre pietanze appetitose prima della negazione che dovrebbe accompagnare la Quaresima.

Le “pagane” radici del Carnevale 

Nell’antica Roma, febbraio (dal latino februare che significa “purificare”) era il mese

  • dei riti di purificazione, tenuti in onore del dio etrusco Februus e della dea romana Febris;
  • di commemorazione dei defunti, poiché segnava il passaggio dall’inverno alla primavera e permetteva un contatto con l’aldilà;
  • dei riti di fecondazione, come nelle antichissime feste dei Lupercali in onore di Marte e del dio Fauno.

Durante il periodo che noi comunemente chiamiamo Carnevale, nell’antica Roma si celebrava la fertilità della terra che, dopo il torpore invernale, tornava a rivivere e nutrire uomini e animali.

Per il loro carattere, anche l’antica festa romana dei Saturnalia (dedicata al dio Saturno) e le Dionisie greche (in onore del dio Dionisio) ricordano da vicino il nostro Carnevale.

DALLE SATURNALIA AL CARNEVALE CATTOLICO

La festa dei Lupercali ha origine dalla celebrazione pagana più antica dei Saturnali (o Festa dei Pazzi): durante i festeggiamenti in onore di Saturno erano necessario darsi alla pazza gioia per favorire un raccolto abbondante ed un periodo di benessere e felicità.

In questo periodo di sette giorni si conducevano per la città carri festosi tirati da animali bizzarramente bardati ed il popolo si riuniva in grandi tavolate, cui partecipava persone di diverse condizioni sociali e si abbuffavano tra lazzi, danze ed oscenità.

L’antica figura del re dei Saturnali ha continuato a vivere nella burlesca figura del Re del carnevale. Inizialmente questi era impersonato da un uomo che veniva sacrificato per il bene della collettività, che fu poi sostituito con un fantoccio di paglia.

La sera del martedì grasso veniva bruciata una specie di vittima designata che, morendo, purificava la comunità, di modo che si potesse intraprendere un nuovo anno sotto migliori auspici.

IL CARNEVALE NEL MEDIOEVO e NEL RINASCIMENTO

Anche nel Medioevo il Carnevale continua a garantire l’allegria e la sospensione momentanea delle regole e della morale comune.

Gli uomini vestivano abiti femminili, i ricchi si travestivano da poveri, perché secondo antica tradizione

semel in anno licet insanire…è lecito essere folli una volta l’anno!

Il Rinascimento  segna un periodo di grande fortuna per il Carnevale. Persone di ogni estrazione sociale partecipavano in massa a feste sfarzose e spettacoli organizzati per il divertimento di tutti.

I TRIONFI DI LORENZO IL MAGNIFICO

Particolarmente famose erano le mascherate su carri, chiamate “trionfi”, accompagnate dai canti carnascialeschi, organizzate a Firenze da Lorenzo de’ Medici.

Ricordiamo che, nell’antica Roma, il trionfo era il massimo onore che si offriva ad un generale vittorioso e consisteva in un corteo cittadino formato dalle truppe vittoriose con alla testa il triumphator, il trionfatore.

Allo stesso modo, in chiave giocosa, anche nella Firenze rinascimentale, i trionfi consistevano in una sfilata di carri addobbati, circondati da persone in costume che intonavano canti (detti per l’appunto carnascialeschi) su versi e musica composti per l’occasione.

LE MASCHERE DELLA COMMEDIA

Nel 1600 il Carnevale si rinnova grazie alla Commedia dell’Arte, spettacolo teatrale in cui i personaggi usavano maschere e costumi che rappresentavano un determinato carattere e un “tipo” di personaggio: Arlecchino-servitore, Pantalone-padrone, Balanzone-sapiente fanfarone.

Questi personaggi ereditavano dal Carnevale il gusto per lo scherzo, il travestimento e la battuta, mentre il Carnevale, a sua volta, assorbiva i loro costumi tipici.

CARNEVALE ORIGINI E CURIOSITÀ. IL CARNEVALE OGGI

Anche se nel tempo ha perso gran parte del suo carattere sacro, il Carnevale resta una festa molto sentita in Italia e nel mondo.

Festeggiamenti, carri allegorico-grotteschi, infiorati o satirici, maschere, coriandoli e stelle filanti, sono elementi costanti di un Carnevale che si rispetti.

Come poi dimenticare i dolci tipici di questo periodo (chiacchiere, frittelle, castagnole etc).? Senza frappe e castagnole non è Carnevale!

CARNEVALE ORIGINI E CURIOSITÀ: Il Carnevale nel rito ambrosiano

Dove si osserva il rito ambrosiano, il Carnevale finisce con la prima domenica di Quaresima. Ciò significa che l’ultimo giorno di carnevale è il sabato, quattro giorni dopo rispetto al martedì grasso.

La tradizione vuole che Ambrogio, vescovo della città, fosse impegnato in un pellegrinaggio e avesse annunciato il proprio ritorno per carnevale, per celebrare i primi riti della quaresima in città.

La popolazione di Milano lo aspettò prolungando il carnevale sino al suo arrivo, posticipando il rito delle Ceneri che, nell’arcidiocesi milanese, si svolge la prima domenica di Quaresima.

In realtà, anticamente, la Quaresima iniziava dappertutto di domenica. I giorni dal mercoledì delle Ceneri alla domenica successiva furono introdotti nel rito romano per portare a quaranta i giorni di digiuno effettivo. Infatti le domeniche non erano mai stati giorni di digiuno.

Questo carnevale, presente con diverse tradizioni anche in altre parti dell’Italia, prende il nome di carnevalone.

CARNEVALE ORIGINI E CURIOSITÀ. La CUCINA DI CARNEVALE.

Il Carnevale è soprattutto la festa dei dolci fritti, ma non mancano primi e secondi piatti gustosi.

Ricordiamo che, in passato, per Carnevale in molte zone del Sud Italia, i “mascherati” recitavano, suonavano o cantavano per mangiare carne, polpette, frittole, sanguinaccio e maccheroni conditi con il ragù ottenuto con la carne del maiale, insaccati, formaggio, fichi e frutta secca, dolci preparati con farina, uova e miele, vino.

Il desiderio di morire per stravizi alimentari riflette la paura e l’angoscia di poter morire per fame.

E questi eccessi ci hanno regalato piatti tradizionali particolarmente ricchi e colorati.

PRIMI CALORICI E COLORATI

Il primo piatto carnevalesco per eccellenza è rappresentato dalle lasagne di carnevale napoletane, a base di salsiccia e pancetta.

Tali lasagne sono arricchite da sugo di carne, ricotta, uova sode, polpette di carne, mozzarella e provola. Per la ricetta, cliccate QUI

Un cenno meritano i ravioli conditi con il tocco (o tucco) con il quale in Liguria si festeggia l’ultimo giorno di Carnevale.

In Irpinia, invece, la tradizione prevede che il Martedì grasso si prepari una FRITTATA DI BUCATINI, comoda da preparare in anticipo ed ottima anche fredda!

SECONDI DI MAIALE

In Abruzzo prepariamo i fagioli con le cotiche, che in Piemonte prendono il nome di FAGIOLI GRASSI (che, oltre alle cotiche, comprendono anche piedini e salamini).

Ad Ivrea c’è la tradizione di preparare grandi pentoloni di fagioli grassi da distribuire alla popolazione proprio per il Carnevale.

Potete anche seguire la tradizione toscana e preparare un’arista di maiale arrosto, con contorno di patate al forno.

DOLCI!

Immancabili le bugie liguri, i bocconotti pugliesi e le tagliatelle fritte emiliane, come pure le castagnole.

E come dimenticare i purciduzzi pugliesi, i tortelli dolci lombardi, le fritole venete, le frittelle di riso romane e i grostoli del Trentino?

Ma il mio preferito è un dolce non fritto, il MIGLIACCIO NAPOLETANO, una torta a base di ricotta, semolino e canditi, cotta in forno e spolverata di zucchero a velo

Buonissime pure le zippulas sarde e le graffe napoletane, oltre alle zeppole alla ricotta.

Non dimentichiamo le pizzelle fritte abruzzesi e la pignolata siciliana , il BERLINGOZZO e la SCHIACCIATA FIORENTINA.

CARNEVALE INTERNAZIONALE….

Anche al di fuori dell’Italia il Carnevale prevede piatti particolarmente ricchi e gustosiTra i tanti, ricordiamo le Quarkbällchen, le frittelle tipiche della Germania, ripiene di formaggio quark, e il Berliner, krapfen ripieno di marmellata.

Nell’isola caraibica di Trinidad, per Carnevale si preparano le frittelle di zucca, mentre negli USA si cucinano i pancakes. Infatti gli americani il martedì grasso celebrano il Pancakes Day.

In Belgio mangiano frittelle di mele.

DOMANI PARLEREMO DEI DOLCI DI CARNEVALE!

CURIOSITÀ :

Dopo gli eccessi del periodo di Carnevale, in Abruzzo, il “mangiare di magro” consisteva in minestre di maccheroni conditi con sarde e alici, cavoli, zuppa di ceci o di fagioli, pesci e frutti di mare, capitoni, baccalà, chiocciole, fritture, frutta fresca e secca e dolci.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!