CARNEVALE 2018: LE DATE DEI CARNEVALI PIÙ NOTI

CARNEVALE 2018: in giro per l’Italia alla ricerca dei Carnevali più divertenti

Anche quest’anno il Carnevale torna puntuale, con le sue feste in maschera, le sfilate di carri ed i balli sfrenati. Come scopriremo, ogni località ha un suo modo particolare di festeggiarlo, legato alla cultura ed alla storia locale, che risale a tempi lontani.

Infatti la tradizione del Carnevale si riallaccia ad antiche feste pagane(vedi QUI), che il Cristianesimo ha fatto proprie, adattandole alla nuova religione. Comunque, il Carnevale è sinonimo di stravolgimento dell’ordine costituito, di scherzo e satira, di divertimento sfrenato e chiusura del ciclo dell’anno.

Il Carnevale inizia subito dopo l’Epifania e va avanti fino al giorno delle Ceneri, anche se i giorni più importanti per i festeggiamenti sono il giovedì grasso (la data ufficiale di inizio della festa vera e propria) ed il martedì grasso (la fine del Carnevale).

CARNEVALE 2018 : le feste più famose in Italia

Se diciamo “Carnevale”,  pensiamo subito al Carnevale di Venezia e a quello di Viareggio, ma la lista delle feste potrebbe essere infinita.

Alcune città però hanno una tradizione secolare di festeggiamenti che si esprime in modi del tutto particolari.

In Piemonte, ad esempio, si tiene la tradizionale Battaglia delle Arance del Carnevale di Ivrea, mentre in provincia di Ferrara c’è il Carnevale di Cento, famoso per i carri di cartapesta.

A Fano invece si festeggia una delle feste più antiche del Carnevale con sfilate di carri allegorici e maschere.

Ad Offida, in provincia di Ascoli Piceno l’appuntamento è con la rievocazione della caccia al bue, Lu Bov Fint, ricreato in cartapesta.

A Roma, si festeggia per le strade del centro con la rievocazione dell’antico Carnevale romano, in occasione del quale la città veniva affidata per un giorno al popolo.

Carnevale 2018 : le date

I festeggiamenti per il Carnevale 2018 sono iniziati in molte località da metà gennaio, ma si entrerà nel vivo della Festa solo nella settimana che va da giovedì grasso (8 Febbraio) al martedì grasso, che quest’anno cade il 13 febbraio.

Carnevale Dove Date
Carnevale di Venezia Venezia 27 gennaio – 13 febbraio
Carnevale di Fano Fano 28 gennaio – 4 febbraio e 13 febbraio
Carnevale Ambrosiano Milano 17 febbraio
Carnevale di Viareggio Viareggio 27 gennaio – 17 febbraio
Carnevale europeo di Cento Cento 28 gennaio – 25 febbraio
Storico Carnevale di Ivrea Ivrea 10 – 13 febbraio
Carnevale Romano Roma 11 – 13 febbraio
Carnevale di Mamoiada Mamoiada 27 gennaio – 14 febbraio
Carnevale storico di Offida Offida 17 gennaio – 13 febbraio
Carnevale di Castrovillari Castrovillari 03 – 13 febbraio

Carnevale 2018- Il Carnevale Ambrosiano

Secondo la tradizione Sant’Ambrogio , vescovo di Milano, in pellegrinaggio lontano dalla sua città, chiese alla popolazione di attendere il suo rientro per dare inizio alle celebrazioni della Quaresima . Il suo ritorno avvenne proprio il martedì grasso. Per questo motivo, il Carnevale Ambrosiano si festeggia dal martedì grasso fino al sabato successivo che quest’anno è il 17 febbraio.

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Carnevale 2018- Il Carnevale Ladino

In Val di Fassa si festeggia il Carnevale Ladino è una tradizione antichissima, che ha origine in un passato in cui la fine dell’inverno segnava l’avvento della bella stagione e veniva festeggiato con feste rituali.

Il carnevale ladino ha il suo cuore ad Alba e Penia di Canazei. Qui hanno luogo le tradizionali “mascherèdes”, con protagonisti il “Bufon”, il “Laché” e i “Marascons”. Queste maschere e personaggi tipici si ritrovano anche nella sfilata, organizzata ogni anno a Campitello di Fassa, l’ultima domenica di carnevale.

I festeggiamenti iniziano il giorno di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), quando “si sciolgono le briglie al Carnevale”.

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Carnevale 2018- Il Carnevale di Venezia

Il Carnevale di Venezia è tra i carnevali più affascinanti e più antichi del mondo. Le sue origini sono antichissime: la prima testimonianza risale ad un documento del Doge Vitale Falier del 1094, dove si parla di divertimenti pubblici e nel quale il vocabolo Carnevale viene citato per la prima volta.

L’istituzione del Carnevale da parte delle oligarchie veneziane è generalmente attribuita alla necessità della Serenissima, come già avveniva nell’antica Roma (panem et circenses), di concedere ai ceti sociali più umili un periodo dedicato interamente al divertimento e ai festeggiamenti.

Attraverso l’anonimato che garantivano maschere e costumi, si otteneva una sorta di livellamento di tutte le divisioni sociali ed era autorizzata persino la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia.

Le maschere storiche veneziane coprono di solito tutto il viso e si accompagnano a enormi mantelli o vestiti ottocenteschi.

Il primo documento ufficiale che dichiara il Carnevale di Venezia una festa pubblica è un editto del 1296, quando il Senato della Repubblica dichiarò festivo il giorno precedente la Quaresima.

Il Carnevale di Venezia si apre ogni anno con la storica Festa Veneziana sull’acqua, durante cui il Rio di Cannoregio si anima con la sfilata in maschera sulle gondole.

La Festa delle Marie e l’elezione della maschera più bella precedono uno dei momenti più attesi del Carnevale di Venezia, ovvero il volo dell’angelo, in cui la Maria vincitrice del Carnevale precedente vola sulla folla di piazza San Marco per dare il via ufficiale ai festeggiamenti.

Carnevale 2018- Il Carnevale di Verona

Il Carnevale di Verona può essere considerato sicuramente il carnevale piu’ antico d’Europa arrivato ai giorni nostri e coinvolge in maniera appassionata e viva tutta la popolazione veronese.

Risalente al tardo medioevo, il Carnevale di Verona (il nome originale e’Bacanàl del Gnoco) affonda le sue radici ai tempi di Tomaso Vico, medico del XVI secolo che lasciò nel suo legato testamentario l’obbligo di distribuire annualmente alla popolazione del quartiere di San Zeno (dove si trova l’omonima Basilica) viveri ed alimenti.

LA RIVOLTA DI SAN ZENO

Si racconta che, a causa di inondazioni devastanti dell’Adige (1520-1531) e delle incursioni dei Lanzichenecchi di Carlo V che combattevano Francesco I in Lombardia, la città di Verona era ridotta ad una carestia senza precedenti. I “pistori” (fornai) avevano cresciuto il loro calmiere per la produzione del pane.

Il 18 giugno 1531 il popolo insorse nel quartiere di San Zeno, dando l’assalto ai fornai e accaparrandosi pane e grano. La rivolta generale fu scongiurata grazie all’intervento di alcuni cittadini, che a proprie spese decisero di contribuire al rifocillamento degli abitanti più poveri del quartiere. La tradizione dice che tra essi ci fosse anche il Da Vico.

Nella piazza di San Zeno esiste un tavolo in pietra: è qui che venivano invitati i poveri nel venerdì precedente la quaresima, detto “Venardi Consolàr” (venerdì consolatore).

Venerdì Gnochear

Da allora a Carnevale si festeggia questo momento con il Venerdì Gnochear e la distribuzione degli gnocchi del Bacanal del gnoco.

La maschera tradizionale del Carnevale Veronese è il Papà del Gnoco che impugna un forcone con uno gnocco inforchettato.

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Carnevale 2018- Il Carnevale di Viareggio

A Viareggio i protagonisti indiscussi dello scatenato Carnevale sono i giganteschi e provocatori carri di cartapesta.

I quartieri della città durante il lungo mese del Carnevale trasformano le proprie strade e piazze in un palcoscenico per spettacoli con musica dal vivo, balli, cucine all’aperto, dove è possibile degustare i prelibati piatti tipici della cucina viareggina.

Qui trovate tutte le informazioni sul Carnevale di Viareggio.

Carnevale 2018- Il Carnevale d’Europa a Cento

Per un intero mese i carri, le sfilate, la musica carioca e le maschere sono gli ingredienti del Carnevale d’Europa di Cento, la festa italiana gemellata con il carnevale di Rio de Janeiro. 

Maschera tipica del Carnevale centese è il Tasi che apre la sfilata indossando un frac con la fedelissima volpe stretta sul braccio. Sarà il rogo della maschera, il 13 febbraio, a chiudere gli annuali festeggiamenti del più grande carnevale emiliano.

Carnevale 2018 – Storico Carnevale di Ivrea

Il Carnevale di Ivrea si caratterizza per il complesso cerimoniale folcloristico, denso di evocazioni storico-leggendarie, per la spettacolare “Battaglia delle arance”, icona stessa del Carnevale, e per l’usanza diffusa di indossare un berretto rosso (che invita a non essere bersagliati dai lanci delle arance).

Le origini del Carnevale d’Ivrea si possono far risalire intorno al XVI secolo, quando la festa veniva gestita, in rivalità fra di loro, dai vari rioni della città.

Per saperne di più sulle origini del Carnevale di Ivrea, cliccate QUI

Carnevale 2018- Carnevale di Putignano

Il Carnevale di Putignano è uno dei più antichi d’Europa ed anche il più lungo per durata. La stagione carnevalesca ha inizio il 26 dicembre con lo scambio del cero e le Propaggini: una recita in rima nel dialetto putignanese in cui si prendono in giro i potenti del paese.

Protagonisti sono i beffardi carri che portano colore, allegria e satira in tutta la città. Il Carnevale si concluderà il martedì grasso, con una sfilata serale ed il funerale tradizionale del Carnevale.

Carnevale 2018- Carnevale di Offida

In provincia di Ascoli Piceno, Offida è teatro di un imperdibile Carnevale. Ogni anno vi si svolge Lu Bov Fint, rievocazione della caccia ad un bue, ricreato in cartapesta, portato a spalle da un paio di uomini ed accerchiato da tutto il paese.

Il rito si conclude con  l’uccisione del bue, portato poi in giro per la città, intonando l’inno del Carnevale. La festa in piazza del martedì grasso si concluderà con la sfilata dei Vlurd. 

Centinaia di uomini e donne mascherati, con lunghi fasci di canne accesi sulle spalle, tutti barcollanti tra urla e danze, giungeranno in Piazza dove, come impazziti, correranno a cerchio intorno al falò, fino al suo spegnimento, che porterà via con sé la baldoria, le urla, i canti e la sregolatezza del Carnevale.

Carnevale 2018- Carnevale di Fano

Il Carnevale di Fano è uno dei Carnevali più antichi d’Italia, insieme a quello di Venezia. Le sfilate, con incredibili carri allegorici, si svolgono nelle tre domeniche del Carnevale.

I carri sfilano per tre volte su viale Gramsci, guidati dal Pupo, la maschera tipica del Carnevale fanese. Durante il secondo giro dei carri si tiene il “getto“, ovvero si lanciano dolci e caramelle sulla folla. Per questo il Carnevale di Fano è definito “Il Carnevale più dolce d’Italia”.

Il carro che chiude il corteo è il più caratteristico ed è quello della Musica Arabita, che in dialetto fanese significa musica arrabbiata.

Carnevale 2018- Carnevale di Martignano e della Grecia Salentina

Il Carnevale di Martignano è il Carnevale della Grecia Salentina. Dal 2 al 18  Febbraio si terranno numerose manifestazioni, che culmineranno Martedì 13 febbraio con La Morte de lu Paulinu Cazzasassi, evento che condensa lo spirito del Carnevale e lo espia in un rito di trapasso dall’opulenza alla penitenza ed al raccoglimento spirituale.

Nella morte de lu Paulinu, rivivono le atmosfere delle feste medievali di “Inversione” dei ruoli sociali quando ai contadini era concesso dire tutto ciò che pensavano dei loro padroni.

Dalla mattina alla sera l’intera comunità di Martignano sarà coinvolta con i riti funebri, dal tradizionale pasto consolatorio (Lu Consulu!), alla veglia Chiangimorti, al corteo funebre, allo spettacolo teatrale in vernacolo, con la lettura del testamento e il rogo dell’amato Paulinu. Il tutto condito da simpatia, gastronomia e tanta irriverenza!

Le iniziative si chiuderanno domenica 18 febbraio 2018 con la Pentolaccia.

Carnevale 2018- Carnevale di Montemarano

A Montemarano, in provincia di Avellino, si tiene uno dei Carnevali più lunghi d’Italia. Inizia il giorno di Sant’Antonio Abate, 17 Gennaio, e finisce la domenica successiva alle Ceneri con Carnevale morto, quando, avvenuto il commiato funebre-ironico da Carnevale e la lettura del suo grottesco testamento, ci si lancia in un’ultima danza sfrenata fino alla rottura, a tarda notte, della Pignata, dalla quale fuoriescono biscotti e dolciumi, che simbolicamente rappresentano un buon auspicio per la primavera che si approssima.

A ritmo di tarantella ci si libera senza inibizioni fino al funerale della domenica quando si torna alla vita normale. Il ballo folcloristico propiziatorio allontana il male augurando un buon anno agricolo.

Carnevale 2018- Carnevale di Castrovillari

Castrovillari, in provincia di Cosenza, dal 3 al 18 febbraio, si festeggia il Carnevale del Pollino

Di origini antiche, la sua prima certa attestazione è del 1635, quando fu recitata la storia di Organtino (farsa vernacolare di Cesare Quintana) proprio in occasione dei riti carnascialeschi.

La sua fondazione ufficiale avvenne però nel 1959. Tradizionalmente, gli eventi hanno il loro inizio ufficiale con il contrasto fra Re Carnevale e la Quaresima,. Successivamente il programma prosegue con spettacoli teatrali ed esibizioni musicali e folkloriche.

Tra gli appuntamenti più rilevanti, è costantemente presente nelle varie edizioni il Gran Galà del Folklore. 

Gli elementi che contraddistinguono il Carnevale di Castrovillari e che lo hanno reso famoso in tutto il mondo sono i canti e gli sfottò per le vie del paese, insieme a farse dialettali e ai richiami folkloristici a una terra popolare e di contadini. Qui trovate tutte le info sul Carnevale di Castrovillari.

Carnevale 2018- Carnevale di Acireale

Il Carnevale di Acireale (in provincia di Catania), definito Il più bel Carnevale di Sicilia e il terzo d’Italia, è uno dei più antichi dell’isola. Tra le sue caratteristiche vi è la sfilata dei carri allegorici ed infiorati.

Sono opere finemente lavorate, che danno il loro spettacolo attraverso migliaia di lampadine e luci, movimenti spettacolari e scenografie in continua evoluzione durante le esibizioni. Sono gli unici carri al mondo ad utilizzare simili impianti di luci e movimenti meccanici ed idraulici.

I carri infiorati hanno la caratteristica di mostrare soggetti creati interamente con fiori (veri) disposti uno a fianco all’altro. Sono anch’essi dotati di movimenti meccanici e luci.

Le maschere tipiche di Acireale (l’Abbatazzu, Domini e Baruni) sono maschere storiche che nel corso dei secoli hanno ironizzato su clero e nobiltà e che vengono sostituite in ogni periodo da figure particolari e personaggi legati all’attualità del paese e alla storia.

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Carnevale 2018 – Carnevale Sardo

In Sardegna il carnevale è molto sentito e la sua origine si perde nella notte dei tempi, riallacciandosi ad antichi riti precristiani mantenendo ancora oggi caratteri arcaici, misteriosi e pagani.
Le maschere sarde nascono dal mondo agro – pastorale e da riti propiziatori e di esorcizzazione da malattie, carestie e siccità.
Alcune maschere, infatti, ricordano animali sacrificati per essere offerti a divinità per poterne ottenere grazie.

Tutti gli eventi QUI

Carnevale di Mamoiada

E’ tra le feste popolari più antiche e ricche di folclore della Sardegna. Un Carnevale semplice, senza sofisticati carri allegorici in cartapesta o altri moderni mascheramenti, ma tra i più suggestivi e autentici.

Il Carnevale di Mamoiada inizia ogni anno il 16 gennaio e si apre con un fuoco sacro acceso davanti alla chiesa principale del paese. Da questo fuoco si accendono i tizzoni che serviranno per i falò nei vari rioni di Mamoiada. Attorno ai falò rionali si balla e ci si diverte per 2 notti intere (vedi QUI).

La maggior attrattiva è costituita dalla sfilata dei Mamuthones e Issohadores. Mamuthones e Issohadores sono il simbolo di questo Carnevale e, con il loro procedere e la loro “musica” ritmata, trascinano e coinvolgono la folla.

La fine del carnevale è simboleggiata dalla maschera di “Juvanne Martis Sero”: Il martedì grasso. Questo fantoccio, collocato su un carretto, viene trascinato per le vie del paese da uomini vestiti da “zios e zias”. Come delle prefiche, queste persone piangono la morte del Carnevale, cantando sconsolatamente.

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Carnevale di Cagliari

Il Carnevale di Cagliari dura quattro giorni, dal giovedì al martedì grasso ed è accompagnato dal suono inconfondibile della “Ratantira”. Il Carnevale Cagliaritano, Sa Ratantira Casteddaia, è una divertente festa che propone tre sfilate in maschera al ritmo di tamburi, triangoli e piatti. Vi partecipano le maschere tipiche, tra cui Sa Panettèra (la panettiera), Is Tiàulus (diavoletti maligni), ecc.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!