caramello salato di datteri e burro di arachidi

caramello salato di datteri e burro di arachidi

Altro che visioni celestiali! Ho preparato questa crema quasi per sbaglio, dopo averne letto la ricetta su uno dei miei libri di cucina vegana… poi l’ho pure trasformato in un favoloso gelato!

Insomma, ognuno si diverte come può, direbbe il Maritozzo… Oggi quindi vi racconto questa crema che potete sfruttare per tanti altri dolci ma anche da spalmare sul pane per una veloce merenda!

caramello salato di datteri e burro di arachidi

  • DIFFICOLTA’ : molto bassa
  • PREPARAZIONE : 10 minuti
  • COTTURA : –
  • RIPOSO : 2 ORE
  • COSTO : medio

INGREDIENTI

PREPARAZIONE

  • Se usate datteri con il nocciolo, innanzi tutto eliminate il nocciolo centrale dai datteri.
  • Metteteli quindi in ammollo in acqua tiepida per facilitare le operazioni di “frullatura”.
  • Dopo 20 minuti, sgocciolate i datteri e metteteli nel bicchiere di un frullatore. Aggiungete il burro di arachidi e il cacao amaro e cominciate a frullare.
  • Unite acqua sufficiente ad ottenere un composto liscio e cremoso.
  • versate quindi la crema ottenuta in un contenitore di vetro a chiusura ermetica e riponete in frigorifero.

RICORDATE: gli zuccheri della frutta non sono dei nemici da combattere! Infatti, quando mangiamo un frutto stiamo assumendo anche vitamine, sali minerali e tante fibre.

Proprio le fibre segnalano al cervello che la sazietà è stata raggiunta e ci permettono quindi di essere “satolli” più in fretta!

CURIOSITA’ : lo sapevate che ad inventare il burro d’arachidi sarebbero stati  gli Inca?

L’originario burro d’arachidi, però, presentava alcune differenze compositive e strutturali rispetto a quello più moderno: era arricchito con cacao e si presentava meno spalmabile e più granuloso.

caramello salato di datteri e burro di arachidi : I datteri

I datteri sono i frutto della palma da dattero, molto diffusa nel Nord Africa e nei Paesi del Medioriente (dal Marocco a Israele).

Il nome viene dal greco “daktylos” o dall’arabo “deglet”, che significano entrambi “dito”.

Il dattero maturo si raccoglie a fine ottobre, per questo è considerato un frutto autunnale. Noi però siamo abituati a consumare i datteri secchi durante tutto l’inverno.

I datteri secchi sono semplicemente i frutti disidratati,  con un procedimento di essiccazione naturale, al sole o in apposite stufe.

In questo modo, viene eliminata tutta la parte acquosa del frutto ma i nutrienti restano intatti (a parte la vitamina C).

La grossa differenza tra i due tipi di datteri, freschi ed essiccati, sta nell’apporto calorico. Infatti, i datteri secchi hanno molte più calorie degli stessi frutti consumati freschi.

Cento grammi di datteri freschi apportano circa 140 kcal mentre la stessa quantità di datteri secchi apporta quasi 260 kcal.

I datteri secchi contengono molti più zuccheri rispetto al frutto fresco ma apportano anche più fibre, ferro e calcio.

Nonostante il loro elevato apporto calorico, i datteri possono aiutare chi è a dieta,  perché permettono di sostituire zuccheri e grassi nella preparazione di molti dolci, apportando fibre e nutrienti importanti.

Possiamo anche consumarli come snack a metà mattina oppure prima dell’attività fisica, insieme ad un frutto fresco come l’arancia.

Per poter godere delle loro benefiche proprietà, l’ideale è consumarne 2-3 al giorno.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!