CAPODANNO USI E COSTUMI: PAESE CHE VAI…Viaggio veloce tra usi e costumi di Capodanno

CAPODANNO USI E COSTUMI. PAESE CHE VAI…Viaggio veloce tra usi e costumi di Capodanno.

Oggi in tutto il mondo si festeggia il Primo dell’Anno: in ogni Paese esistono diverse usanze, pagane o religiose, a cui bisogna attenersi per portare fortuna al nuovo anno iniziato. Scopriamo insieme qualcuno degli usi più divertenti

CAPODANNO. BUONA FINE E MIGLIOR PRINCIPIO…

La mezzanotte tra il 31 Dicembre e il Primo Gennaio segna un momento di passaggio, che ricorda al mondo la fine di qualcosa e l’inizio di un nuovo percorso.

Dalla notte dei tempi è momento di espiazione, di chiusura di un ciclo e dell’inizio di un altro (quest’anno il Primo di gennaio è anche un lunedì, ottimo per far partire i buoni propositi).

Tutti i simboli e le usanze di Capodanno hanno radici storiche molto antiche, che spesso ci sono conosciute.

Perché ci si veste di rosso? Come mai ci si bacia sotto il vischio? Perché porta bene mangiare le lenticchie o il melograno? Da dove deriva l’usanza di sparare i botti? Perché si gettano le cose vecchie?

CAPODANNO. USI E COSTUMI

Per il vocabolario, Capodanno è il primo giorno dell’anno. Nel mondo moderno il Capodanno cade il Primo gennaio del Calendario Gregoriano in uso in tutto il globo. Per chi segue invece ancora il calendario giuliano, per esempio le chiese ortodosse, la data è quella del 14 gennaio, ma vale solo per questioni religiose.

Nella larghissima maggioranza degli Stati è un giorno di festa. Il 1 gennaio cade anche la festa solenne dedicata alla Madre di Dio.

Non sempre però fine e inizio dell’anno hanno coinciso nella storia con dicembre e gennaio

ORIGINI E STORIA DEL CAPODANNO.

Come per molti dei nostri usi, bisogna risalire all’antica Roma per le date. È stato Giulio Cesare, nel 46 a.C., a fissare la data del Capodanno al primo giorno di gennaio. Prima di allora, infatti, l’anno iniziava il primo di marzo.

Il Capodanno risale alla festa di Giano (Ianus in latino, dal cui nome deriva anche Gennaio), il dio bifronte, Ianus), il dio degli inizi, materiali e immateriali. E’ il dio che può guardare il futuro e il passato ma anche, essendo il dio della porta, può guardare sia all’interno sia all’esterno.

Il primo di gennaio i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi il dono di un vaso bianco con miele, datteri e fichi, il tutto accompagnato da ramoscelli d’alloro, detti strenne, come augurio di fortuna e felicità. Il termine strenna derivava dal fatto che i rami venivano staccati da un boschetto della Via Sacra dedicato ad una dea di origine sabina: Strenia, apportatrice di fortuna e felicità.

LE DATE DEL CAPODANNO

L’adozione del Primo gennaio come obbligatorio primo giorno dell’anno risale al 1691, con papa Innocenzo XII. Egli stabilì in questo giorno la festa della circoncisione di Gesù.

Nel Medioevo molti Paesi europei usavano il Calendario Giuliano, ma vi era un’ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell’anno

In Inghilterra e in Irlanda il capodanno si celebrava il 25 marzo (Annunciazione del Signore), in Spagna si cambiava l’anno al 25 dicembre. La Francia sceglieva la domenica di Resurrezione, Venezia il primo di marzo (capodanno nella Roma repubblicana) e la Sardegna il primo di settembre.

In seguito vi furono almeno un paio di tentativi falliti di cambio di data. Il calendario repubblicano francese nato con la Rivoluzione faceva partire l’anno il 21 settembre.

L’era fascista in Italia aveva una numerazione parallela con l’inizio d’anno al 28 ottobre, la data della Marcia su Roma.

CAPODANNO. LENTICCHIE A MEZZANOTTE.

Uno dei riti più conosciuti in tutta Italia, come abbiamo già detto (vedi QUI) è quello di mangiare le lenticchie allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre.

Questa usanza sembra che favorisca l’abbondanza e la ricchezza.

CAPODANNO USI E COSTUMI: I BOTTI DI CAPODANNO.

I “botti” di Capodanno sono la manifestazione della volontà di allontanare le forze del male e gli spiriti maligni, che si scatenano in un momento di passaggio dal vecchio al nuovo anno, dalla fine all’inizio del tempo.

I “botti” oggi rappresentano anche l’allegria per l’arrivo del Nuovo Anno. Io non li amo particolarmente, ma ognuno è libero di festeggiare come preferisce.

CAPODANNO USI E COSTUMI. LANCIARE I COCCI A MEZZANOTTE.

L’usanza più caratteristica come rito di eliminazione del male, fisico e morale, che si è accumulato nell’anno trascorso, è quella di lanciare i cocci a mezzanotte.

Questa usanza è diffusa in diverse parti d’Italia ed è ancora viva nelle grandi città, come Napoli e Roma.

 

LA PRIMA PERSONA CHE SI INCONTRA PER STRADA.

Lo sapevate? Allo scoccare della mezzanotte è importantissima la prima persona che si incontra per strada.

È di buon augurio, infatti, incontrare un vecchio o un gobbo, mentre se si incontrerà un bambino o un prete si avrà disgrazia. La ragione di queste credenze è nel principio dell’analogia: il vecchio vuol dire che si vivrà a lungo; il gobbo porta bene sempre, tanto più nel giorno in cui tutte le forze hanno il massimo potere.

In Piemonte, in passato, portava fortuna incontrare un carro di fieno o un cavallo bianco.

CAPODANNO USI E COSTUMI. BACIARSI SOTTO IL VISCHIO.

Un’altra tradizione ancora molto seguita è quella di baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio. A mezzanotte, come brindisi speciale, il bacio sotto al vischio con la persona amata vi porterà amore per tutto l’anno.

Il vischio è una pianta benaugurale che dona prolificità, sia materiale che spirituale. I Druidi attribuivano al vischio un grande potere. Essendo una pianta aerea, che non ha radici ma vive attaccata al tronco di altri alberi, era considerata manifestazione degli dei che vivono in cielo; il toccare l’umana terra avrebbe voluto dire perdere i propri preziosi poteri. In effetti se usato bene aveva effetti curativi e miracolosi, se usato male poteva essere velenoso.

Viene definita la pianta della Luna, grazie alle sue bacche bianche e lattiginose, che quasi brillano al buio. I Celti usavano coglierlo soltanto in caso di reale necessità e con un falcetto d’oro, vestiti di bianco, scalzi e digiuni.

Il vischio era anche la pianta associata alla dea anglosassone Freya (o Frigga), sposa del dio Odino e protettrice dell’amore e degli innamorati

VESTIRE BIANCHERIA INTIMA ROSSA.

La tradizione italiana segue anche l’usanza di vestire della biancheria intima rossa la sera di Capodanno. Si tratta di un modo per attirare i buoni auspici per il nuovo anno.

Per il cenone dunque è d’obbligo un intimo color rosso sia per gli uomini che per le donne. Gli antichi romani lo indossavano come simbolo di sangue e guerra per allontanare la paura. Oggi è diventato un auspicio di fortuna per il nuovo anno.

CAPODANNO USI E COSTUMI nel MONDO

ECUADOR E PERU’.

In Ecuador ed in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta, che a mezzanotte vengono bruciati per le strade.

GIAPPONE.

Si festeggia dal 1 al 3 gennaio e si onorano gli spiriti degli antenati.  Si espongono decorazioni di rami di pino e bambù o con fili di paglia all’ingresso delle case e si consegnano ai parenti cartoline di auguri.

Prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè ed ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l’arrivo di un nuovo anno (si ritiene che il numero dei peccati che una persona commette in un anno sia questo ed in questo modo ci si purifichi).

IL CAPODANNO IN GERMANIA.

In Germania la tradizione è molto ricca. L’ultimo dell’anno usano mascherarsi e lasciare sulla tavola un piatto di cibo come simbolo di prosperità e abbondanza. Inoltre per sapere se l’anno nuovo porterà fortuna, sciolgono del piombo in un cucchiaino, poi lo versano dentro un contenitore di acqua fredda. A seconda della forma che assumerà se ne deduce il futuro.

IL CAPODANNO IN INDIA.

In India il Capodanno non può essere festeggiato in casa: è obbligatorio uscire in strada.

L’anno nuovo indù si festeggia due giorni prima di Diwali, il festival della Luce, cioè a metà novembre.

CAPODANNO IN ROMANIA.

A Capodanno in Romania si fanno gli auguri agli animali. In questo Paese sono ancora vive antiche usanze e credenze popolari, ad esempio in alcune zone si crede ai folletti e alle fate, si seguono riti propiziatori con pane, acqua o elementi semplici.

In molti casi la tradizione è legata alla natura, come nel caso della notte di San Silvestro. A Capodanno in Romania è infatti buona usanza parlare con gli animali che si incontrano facendo loro gli auguri per il nuovo anno.

IL CAPODANNO IN GRECIA.

In Grecia c’è l’usanza che il primo ad entrare in casa deve rompere un melograno a terra. Si festeggia San Basilio e, durante il Pranzo di Capodanno, poi, si consuma la tradizionale Vasilopita (vedi), in cui si nasconde una moneta protafortuna. Chi la troverà, avrà fortuna tutto l’anno

IN RUSSIA…

In questa parte del mondo si è soliti scrivere un desiderio su un foglio di carta, bruciarlo e gettarlo in un bicchiere di champagne che va bevuto prima che arrivi mezzanotte e un minuto.

La tradizione vuole anche che, al dodicesimo rintocco, si apra la porta di casa per far entrare l’anno nuovo.

Argentina

Essendo nell’altro emisfero, il Capodanno argentino è molto caldo ed è una festa che si passa con gli amici mangiando asado, la carne di manzo cotta alla brace, condito con il chimichurri, un mix di spezie con olio, aceto e limone, il tutto accompagnato da verdure e salse.

Brasile

Un piatto tipico dell’ultimo dell’anno è il tacchino affumicato, anche detto Chester. Nelle località costiere si usano piatti di pesce e in quelle più interne anche il cous cous.

Canada

In Canada il nuovo anno si festeggia a suon di tourtiere, una torta salata a base di carne di maiale, funghi e spezie, e di ragout de cochon, simile al cotechino italiano, e poi dal tacchino ripieno accompagnato da gelatina di mirtilli.

 Cina

A Nord si mangiano ravioli a forma di piccoli lingotti in segno di buon augurio. A Sud, invece, si mangia un dolce a base di farina di riso con diverse farciture dentro.

Ricordiamo però che il Capodanno cinese, o capodanno lunare, si festeggia in diversi paesi dell’estremo oriente (tra cui Cina, Giappone, Corea, Mongolia, Nepal, Bhutan) in corrispondenza del novilunio che cade tra il 21 gennaio e il 19 febbraio.

È una festa volutamente rumorosa perché i canti, i balli e gli spettacoli pirotecnici servono a tenere lontano e a spaventare il mostro Nian; anche il colore rosso, onnipresente nel Capodanno Cinese, ha lo scopo di spaventare Nian. I cinesi terminano i festeggiamenti, dopo 15 giorni, con la tradizionale e suggestiva “danza delle lanterne”.

Messico

In questa parte del mondo, il piatto principale per la notte del 31 dicembre è il tacchino al forno ripieno di carne, frutta e noci, accompagnato da un purè di patate americane. In alcune zone il tacchino è sostituito da una coscia di maiale con salsa di prugne al forno. Torrone spagnolo e frutta secca, ma soprattutto i buñuelos, sfogliatine ricoperte di zucchero, si gustano alla fine del pasto.

Francia

Foie gras, ostriche, lumache e frutti di mare sono alla base di ogni buon Cenone di fine anno francese che si rispetti. Il tutto annaffiato con Champagne, per chi se lo può permettere.

Kenya

Nelle grandi città del Kenya il Capodanno è molto sentito e si festeggia ballando, cantando e cucinando attorno a un falò. Cibo tipico è il Gnama Choma, una specie di grigliata di carne varia, accompagnato dall’ugali, una polenta bianca, e da verdure speziate

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!