CALENDULA cominciamo a conoscerla

CALENDULA cominciamo a conoscerla

Finalmente la mia fioraia preferita è riuscita a procurarmi delle splendide calendule, che quest’anno arricchiranno il nostro balcone con i loro splendidi fiori. Preferirei piantarle nell’orto, ma per il momento le tengo “vicine” e mi godo i colori!

Nei prossimi giorni parleremo parecchio di piante ed erbe spontanee, dal momento che la riapertura della fase 2 ci consente di fare qualche passeggiata nei dintorni…

Non vi nego che ho una grandissima paura e che, nonostante tutto, le mie uscite saranno ridotte comunque all’osso. Solo all’alba e al tramonto, praticamente.

Questa pandemia influirà profondamente sulle nostre vite e la “normalità” diventerà uscire con mascherine e guanti, evitando i contatti umani come abbracci e strette di mano… Speriamo in un vaccino in tempi brevi, così anch’io potrò godere dell’immunità di gregge!

Ma torniamo alla calendula e cominciamo poco alla volta a conoscerla meglio.

CALENDULA cominciamo a conoscerla: la pianta

La calendula (Calendula officinalis) è una pianta erbacea perenne originaria dell’Egitto, diffusa nell’area mediterranea fino a 600 mt di altitudine e coltivata sia come pianta ornamentale, sia per scopi terapeutici.

Allo stato selvatico si trova comunemente nella parte meridionale dell’Italia. Appartiene alla famiglia delle Composite o Asteraceae ed è caratterizzata da grandi fiori sgargianti di colore giallo arancio.

E’ ricca di principi attivi : vitamina C, olio essenziale, flavonoidi (narcissina e rutina), resina, mucillagine, carotenoidi, triterpenoidi e saponine.

La colorazione tipica del fiore è costituita da un pigmento avente come componenti principali licopene, vilaxantina e betacarotene, luteina e zeaxantina, tutti potenti antiossidanti.

CALENDULA cominciamo a conoscerla: proprietà

La calendula è nota sin dall’antichità per le sue proprietà  antinfiammatorieantisettiche cicatrizzanti su pelle e mucose.

⇒ Antinfiammatorie:

Per via interna lenisce le irritazioni delle mucose degli apparati interni, come ad esempio del cavo faringeo; per via esterna è ottima nella cura di eritemi, scottature e in caso di cicatrizzazione di ferite.

Nel caso di infezioni cutanee, scottature solari e ferite, possiamo usare la Calendula sotto forma di creme e unguenti, applicando il prodotto direttamente sulla parte interessata dal problema, anche più volte in una giornata.

Per uso interno, usiamo l’infuso di calendula. Lasciate in infusione 2 grammi di Calendula in una tazza di acqua bollente per circa un quarto d’ora. Bevetelo dopo averlo filtrato e quando sia diventato tiepido.

L’infuso di calendula è utile anche per curare gengiviti, mal di denti e mal di gola.

⇒ Cura e pulizia della pelle

la Calendula è un ottimo rimedio per la pulizia e la cura delle pelli sensibili, sia in caso di arrossamenti che per il trattamento di acne o foruncoli.

Con il fusto della pianta e i fiori si preparano dei succhi per curare verruche e altre patologie dell’epidermide. Con la pomata alla Calendula si leniscono gli arrossamenti dovuti all’uso del pannolino nei piccoli. Con un batuffolo di ovatta imbevuto nel decotto di Calendula si riduce la sudorazione eccessiva.

La Calendula è indicata anche per le punture di insetto. L’infuso, viene usato per combattere punti neri e per tonificare la pelle del viso, basta passarcelo sopra con del cotone imbevuto. Tratta inoltre i geloni alle mani e ai piedi.

⇒ Dolori mestruali

la Calendula regolarizza il ciclo mestruale e lenisce i dolori legati alle mestruazioni. Aiuta inoltre a regolarizzare il ciclo.

Per ottenere buoni risultati, andrebbe consumata sotto forma di infuso, dieci giorni prima del ciclo. L’infuso va preparato mettendo in infusione due cucchiai pieni di petali freschi in 200 ml di acqua bollente per circa 10 minuti.

Scopriremo anche tante altre proprietà di questa pianta, che, tra le altre cose, è anche un immonostimolante, preziosa quindi per chi, come me, ha un sistema immunitario “pazzerello”.

CALENDULA cominciamo a conoscerla. Preparazioni :

Come abbiamo accennato, fiori e foglie di calendula possono essere usate sia fresche che essiccate all’ombra per ottenere diversi preparati, di cui poi scopriremo gli usi.

Tra le principali preparazioni che possiamo realizzare in casa, troviamo:

⇒ Olio di calendula:

Potete realizzare l’oleolito di calendula in due modi.

  1. lasciate macerare due cucchiai (10 grammi) di fiori all’interno di un barattolo di vetro con 50 grammi di olio di oliva o di mandorle per cinque giorni. Chiudete il vasetto e mettetelo al sole, agitandolo ogni tanto per mescolarne il contenuto.
  2. mettete 100 g di fiori in 500 ml di olio di mandorle in un vasetto a chiusura ermetica e lasciate macerare per un mese in un luogo buio e asciutto. Ricordate di agitare il barattolo ogni due giorni, per evitare che si formino le muffe.

In entrambi i casi, una volta terminata la macerazione, il macerato va filtrato con una garza e va conservato in una bottiglia di vetro scuro, in un posto fresco e al chiuso.

Per aumentarne la durata, aggiungo anche qualche goccia di tocoferolo (vitamina E)

⇒ Infuso di calendula (uso interno):

Dal sapore delicat, l’infuso è un vero e proprio toccasana in caso di cistite e colite. Grazie alle sue proprietà disinfettanti, è inoltre in grado di curare le infiammazioni della bocca e della gola e migliorare i sintomi della congiuntivite dall’interno.

  • mettete un cucchiaio (5 grammi) di fiori di calendula in una tazza e poi versatevi sopra 250 ml di acqua bollente.
  • coprite con un coperchio o un piattino e lasciate in infusione per circa 10 minuti
  • filtrate con un colino e bevete la vostra bevanda.

⇒ Decotto per uso interno:

mettete un cucchiaio (5 grammi) di foglie o fiori freschi di calendula in 1/2 litro di acqua o latte e lasciate bollire per 5 minuti. Filtrate e bevete.

⇒ Tintura madre:

La tintura madre è un liquido idroalcolico preparato mediante l’utilizzo dei fiori freschi di una pianta. Nel caso della calendula, i fiori vanno raccolti nel mese di aprile/giugno oppure in settembre/novembre.

Si adopera solo la pianta fresca poiché quando questa diventa secca perde tutte le proprietà intrinseche.

La tintura madre si utilizza in caso di problemi infiammatori dell’apparato digerente (come ulcere e gastriti) oppure, per uso esterno, per la cicatrizzazione di eventuali piaghe cutanee. E’ valida nella lotta agli streptococchi, alla candida albicans e ad altri tipi di infezioni ostiche.

Quando si soffre di particolari arrossamenti, si può ricevere sollievo con gli impacchi di Calendula da fare con le garze imbevute di tintura da poggiare sulla zona critica.

La tintura può curare anche piccole ferite non profonde.

Per prepararla in casa vi occorreranno 

  • 100 ml di alcol al 50- 70°
  • 50 gr di fiori freschi di Calendula
  1. Tritate finemente i fiori e trasferiteli in un contenitore ermetico insieme all’alcol. Fate riposare la tintura per 21 giorni scuotendo di frequente.
  2. Filtrate, quindi, e conservate in bottiglie scure in un luogo fresco, al riparo dalla luce.

CALENDULA cominciamo a conoscerla. Usi delle preparazioni

⇒ Sulla pelle

La calendula è indicata per ogni caso di lesione, piaga o infiammazione. Dalle proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e cicatrizzanti, la Calendula è anche in grado di favorire la guarigione delle ferite. Grazie al suo contenuto di carotenoidi la calendula contribuisce ad aumentare la produzione di fibrina, facilitando la rigenerazione dei tessuti e quindi la chiusura delle ferite. Per gli stessi motivi, è un rimedio naturale particolarmente utile durante l’estate in caso di scottature ed eritemi solari

  • Pelle secca e screpolata e arrossata: applicare l’olio di calendula,  ottima sia come cosmetico, perché rigenera la pelle, sia come calmante e lenitivo, risultando molto utile contro le dermatiti causate dai pannolini nei bambini.
  • Eczemi, acne o dermatosi: lavare la parte con acqua e 30 gocce di tintura madre 2 volte al giorno fino al miglioramento dei sintomi. In alternativa spalmare una crema alla calendula sulla parte interessata.
  • Scottature: immergere una garza sterile in mezzo bicchiere d’acqua con l’aggiunta di 50 gocce di tintura madre e tamponare la zona. In alternativa, applicare una pomata alla calendula sulla zona interessata.
  • Ulcere della bocca, mal di gola e infiammazioni gengivali: si utilizza la tintura madre diluita in acqua per effettuare sciacqui e gargarismi con mezzo bicchiere d’acqua e l’aggiunta di 40 gocce di tintura madre.
  • Sudorazione eccessiva: si utilizza imbevendo un batuffolo di cotone di decotto di calendula per la riduzione naturale della sudorazione.

⇒ Uso interno

La calendula è utile proteggere e lenire infiammazioni e dolori grazie al contenuto di mucillagini che le conferiscono proprietà antinfiammatorie, antisettiche e cicatrizzanti. E’ indicata in caso di colite, gastrite ed ulcere e una delle sue più note applicazioni riguarda il ciclo e i dolori mestruali e addominali.

Infatti è in grado di diminuire il flusso mestruale abbondante e di aumentare quello debole. Ha anche proprietà antispasmodiche, utili per chi soffre di forti dolori legati alle mestruazioni.

Per la presenza di mucillagini, è usata per la cura di gastriti, ulcere e patologie varie dell’intestino. Con la Calendula, grazie al suo potete ipolipidemizzante, si può diminuire il livello di colesterolo e di trigliceridi nel sangue.

  • Dolori addominali e infiammazioni del tratto gastro-intestinale: in caso di crampi allo stomaco, o difficoltà digestive, dovute a malfunzionamento epatico (scarsa secrezione di bile) bere alcuni bicchierini di decotto di calendula nell’arco della giornata.
  • Irregolarità del ciclo: la calendula è in grado di diminuire le mestruazioni quando abbondanti e aumentarle quando scarse; per questo scopo si assumono 35 gocce di tintura madre o infuso di calendula 3 volte al giorno per 2 mesi.
  • Dolori mestruali: l’infuso di calendula è in grado di alleviare i disturbi causati dal ciclo mestruale, per merito delle sue proprietà antispasmodiche. Assumere al bisogno.

CALENDULA cominciamo a conoscerla. Controindicazioni

Se, come me, siete allergici ad alcune piante della famiglia delle Composite, prima di usare la calendula per la prima volta,  fate una prova su una piccola zona del corpo per constatare l’insorgere o meno di reazioni allergiche.

Anche se non sono fino ad oggi noti effetti collaterali o controindicazioni associate all’impiego della calendula, è comunque meglio evitare di assumerla insieme a piante della famiglia delle Asteraceae , per evitare reazioni allergiche incrociate e , inoltre , non prolungare i trattamenti per periodi di tempo troppo lunghi.

La calendula non presenta incompatibilità con farmaci o prodotti omeopatici, ma comunque, se soffrite di patologie croniche, prima di usarla consultate il vostro medico. 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!