Branzino alla Spetsiota con aglio e olive (verdi o nere)

Branzino alla Spetsiota con aglio e olive, verdi o nere. Una ricetta veloce e gustosa

Direttamente dalle pagine di “Difesa a zona“, il secondo romanzo scritto da Petros Markaris ed avente come protagonista il commissario della polizia greca Kostas Charitos.

Durante la cena offerta dalla famiglia Charitos per accogliere il nuovo fidanzato di Caterina, figlia di Kostas e Adriana, la signora Charitou prepara, oltre alle verdure ripiene di riso (le favolose ghemistà), anche del branzino alla spetsiota. Cercando su uno dei miei libri di cucina greca, ho trovato questa versione, facile e veloce.

Ricordiamo che “alla spetsiota” indica semplicemente che qualcosa è fatto alla maniera dell’isola di Spetses, una delle Isole Saroniche.

 

Branzino alla Spetsiota con aglio e olive. LA RICETTA PER 2 PERSONE

Si prepara in 10 minuti e cuoce in 20.

⇒ Ingredienti

  • 2 spigole
  • 2 pomodori maturi tagliati a dadini
  • 100 ml olio di oliva
  • 2 cucchiai di Prezzemolo tritato finemente
  • 4 spicchi d’aglio tritati
  • 2 cucchiai di olive verdi tagliate a rondelle
  • Sale e pepe q.b.

⇒ Preparazione

  • Squamate il pesce, possibilmente con l’apposito attrezzo (potete farvi pulire il pesce nella vostra pescheria)

  • Pulite quindi il pesce, eliminando le interiora

  • Con un coltello affilato, praticate un paio di incisioni su ciascun lato del pesce e disponetelo in una teglia da forno.

  • Tagliate i pomodori a dadini e le olive a rondelle

  • Condite i branzini, disposti sulla teglia da forno, con sale e pepe, sia sulla pelle che all’interno.
  • Cospargeteli quindi con aglio e prezzemolo, assicurandovi che finiscano anche nelle incisioni e  nella pancia del pesce
  • Aggiungete pomodori e olive, inserendoli anche nella cavità addominale. Condite il tutto con un filo di olio.

  • Preriscaldate il forno a 180°C e infornate per 15- 20 minuti.

IL BRANZINO. Caratteristiche

La spigola (Italia peninsulare e insulare) o branzino (Italia settentrionale) è un pesce osseo marino e d’acqua salmastra della famiglia Moronidae, nome scientifico Dicentrarchus labrax.

Il nome “branzino” deriva probabilmente dal termine veneto “branza” ( chela).

Vive prevalentemente in acque temperate e poco profonde, spesso in prossimità delle coste.

Il branzino è un pesce dal corpo allungato, di colore bianco e argenteo sul ventre, grigio plumbeo sul dorso e grigio chiaro sui fianchi e dalle carni molto saporite.
Può raggiungere la lunghezza di un metro e pesare fino a 10 chili, anche se in commercio è facilmente reperibile in pezzature fino a 1 Kg.

Proprietà nutritive

Molto povera di grassi, ma ricchissima di proteine ed Omega 3, la carne del branzino è particolarmente leggera e digeribile.

Cento grammi di branzino, infatti, contengono solo 82 calorie e 1,5 grammi di grassi, mentre l’apporto proteico è di ben 16,5 grammi. Per il suo alto contenuto di acidi grassi polinsaturi, il consumo delle sue carni viene spesso raccomandato per ridurre il colesterolo “cattivo” ed aumentare il colesterolo “buono”, proteggendo efficacemente il sistema cardiovascolare.

La spigola è ricca di potassio, ferro (4 milligrammi su 100 grammi di porzione), ma soprattutto di fosforo (circa 1150 milligrammi). Non mancano le vitamine, tra cui la Niacina e le vitamine A,C ed E.

ATTENZIONE

Dal punto di vista nutrizionale, va sottolineata una sostanziale differenza tra le spigole d’allevamento e quelle allo stato selvatico. Infatti i pesci di allevamento hanno un contenuto di proteine e grassi più elevato  rispetto agli esemplari che si pescano in mare aperto.

 

IL BRANZINO IN CUCINA

Il Branzino è molto amato in cucina, per le sue carni bianche, morbide e profumate. Ottimo al forno, insaporito da verdure ed erbe aromatiche, questo pesce è squisito anche cucinato al cartoccio o “all’acqua pazza”, con aglio, pomodoro fresco e vino bianco.

La spigola si presta infatti a tutti i tipi di cottura: dal filetto in padella al ripieno della pasta fresca, dal sugo per la pasta secca al pesce intero al forno e al cartoccio. E’ ottimo anche per insaporire zuppe di pesce.

AL MOMENTO DELL’ACQUISTO

Il pesce deve presentare un colore vivo, carne compatta, soda e molto bianca.

La zona sotto le branchie deve poi avere un bel colore rosa. Inoltre l’occhio deve essere in rilievo e non infossato.

Infine, l’addome non deve presentare rigonfiamenti.

Questi consigli sono ovviamente validi per qualunque tipo di pesce dobbiate acquistare.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!