BORRAGINE (borago officinalis)

BORRAGINE (borago officinalis)

Oggi parliamo di un’erba aromatica cui sono molto affezionata: è stata infatti la primissima che ho piantato sul mio balcone! Scopriamo insieme come usarla e, soprattutto, perché!

BORRAGINE (borago officinalis)

Si tratta di una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle BORRAGINACEE, che cresce spontanea in tutta l’area mediterranea. Ha fusto eretto e ramificato, foglie di colore verde scuro lunghe dai 10 ai 15 cm e bellissimi fiori di un intenso blu-viola.

fiori presentano cinque petali, disposti a stella, di colore blu-viola; al centro sono visibili le antere derivanti dall’unione dei 5 stami. I fiori sono sommitali, raccolti in gruppo, penduli in piena fioritura e di breve durata. Hanno lunghi pedicelli.

frutti sono degli acheni che contengono al loro interno diversi semi di piccole dimensioni, da cui si ricava un prezioso olio.

Il suo nome deriva dal temine latino borra, che indicava un tessuto di lana grezza. Infatti le sue foglie sono ricoperte da una densa lanugine biancastra.  Probabilmente originaria dell’Oriente, è diffusa in gran parte dell’Europa e nell’America centrale, dove cresce tuttora in forma spontanea fino ai 1000 m s.l.m.

Viene coltivata in diverse parti del mondo, soprattutto per le sue qualità terapeutiche e depurative, che ne fanno una componente importante di molti preparati farmaceutici.

BORRAGINE. Gli usi in cucina:

Ha un gusto simile  a quello del cetriolo. Le foglie giovani sono variamente impiegate in cucina. Si possono utilizzare sia crude in insalata che cotte, in zuppe, frittate e minestre

Come dicevamo le foglie, che si raccolgono in estate, vengono utilizzate soprattutto cotte, come ingrediente di farce e zuppe oppure come contorno, lessate e ripassate in padella. La cottura elimina la peluria che copre le foglie.

Nella tradizione ligure, la borragine è parte integrante del PREBOGGION, una miscela di erbe aromatiche che viene servita come minestra, contorno o ripieno dei PANSOTI.

Trova largo impiego anche nella cucina campana, dove si utilizza per preparare zuppe e farce oppure servito in umido con le lenticchie.

I fiori azzurri sono usati per colorare e guarnire i piatti. Congelati in cubetti, possono costituire decorazione per le bevande estive.

In passato con questi fiori si preparava un infuso molto utile in caso di tossi e bronchiti. Sotto forma di decotto hanno virtù depurative.

Non dimentichiamo che i suoi semi sono ricchi di acidi grassi polinsaturi e sono utilizzati per le loro proprietà antinfiammatorie e protettive del sistema cardiovascolare.

COME SCEGLIERLA E CONSERVARLA

E’ importante che le foglie, verde scuro, ovali e coperte di peluria, siano turgide e non ammaccate. Vanno staccate dallo stelo e poi lavate delicatamente più volte.

Essiccarla è piuttosto difficile. Più spesso viene congelata. Le foglie, una volta scongelate, si possono cuocere ma non si potranno usare nelle insalate

VIRTÙ

Ricca di potassio e calcio, è diuretica e tonificante del sistema nervoso. Viene utilizzata nella medicina popolare per abbassare la febbre e calmare la tosse secca.

La borragine è un potente antinfiammatorio e viene usata per contrastare tutti i processi di acidificazione interni al corpo; si utilizza anche per l’irregolarità del ciclo, per i disturbi femminili quali amenorrea e dismenorrea, e per problemi a livello cutaneo. 

Essendo ricca di mucillagini, è un ottimo rimedio naturale contro la stitichezza.

La tisana di borragine può servire sia a ritrovare la propria regolarità intestinale sia ad alleviare i sintomi del mal di gola.

Un altro interessante beneficio che offre questa pianta è quello di essere d’aiuto alle donne in caso di disturbi premestruali. La tisana (ma ancor di più l’olio) può infatti ridurre crampi, gonfiori, sensazione di malessere e altri fastidi che accusano molte donne in quel periodo. Infatti la borragine è ricca di fitoestrogeni, sostanze che riequilibrano il sistema ormonale 

I SEMI E L’OLIO DI BORRAGINE

I semi della borragine contengono acidi grassi polinsaturi (alfa-acido linoleico 32-38%; acido linoleico 18-25%; acido oleico 15-19%), dotati di proprietà antinfiammatoria per i tessuti, riequilibrante del sistema ormonale femminile e protettiva del sistema cardiovascolare.

Dai semi si ottiene un olio vegetale, utile in patologie della pelle con componente allergica, come eczemi, dermatosi, psoriasi.

Grazie alla presenza di fitoestrogeni, che svolgono un’azione riequilibrante del sistema ormonale femminile, quest’olio è utilizzato in fitoterapia in caso di irregolarità del ciclo, dolori mestruali, amenorrea, cisti ovariche, per ridurre i sintomi della sindrome premestruale e della menopausa.

Inoltre proprio per l’elevato contenuto di ormoni vegetali, viene spesso inserito nella formulazione di prodotti per rassodare il seno e per i disturbi cutanei e impurità legati al ciclo come acne, eccessiva produzione di sebo e punti neri.

ATTENZIONE:

La borragine, come molte altre piante, contiene alcaloidi pirrolizidinici che possono essere tossici per il fegato ma a dosi massicce. Perché il dosaggio diventi tossico o nocivo, una persona adulta ed in salute dovrebbe consumare ogni giorno per mesi grossi quantitativi di borragine.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!