BASILICO PROPRIETÀ E USI NON SOLO IN CUCINA

BASILICO PROPRIETÀ E USI

Conosciamo finalmente meglio il basilico, forse la più usata delle erbe aromatiche, insieme a prezzemolo, origano e rosmarino!

BASILICO ( Ocymum basilicum)

Si tratta di una pianta erbacea annuale della famiglia delle Lamiacee (Ocymum basilicum), che comprende oltre 3000 specie, tra cui il rosmarino (Rosmarinus officinalis), l’origano (Origanum heracleoticum), la salvia (Salvia officinalis), il timo (Thymus vulgaris).

Il nome “basilico” deriverebbe dal greco basilicòn (phyton), ovvero “pianta regale, maestosa”.  L’etimologia è incerta: alcune interpretazioni ritengono sia così chiamato perché usato per produrre profumi per il re o in riferimento all’utilizzo sacro delle antiche popolazioni Hindu, oppure, più semplicemente, per l’importanza “regale” conferita alla pianta.

Ha proprietà stimolanti, digestive, ed è utile contro le punture di vespa

BASILICO PROPRIETÀ E USI. LA PIANTA:

Ha un fusto alto, eretto, con ramificazioni nella parte finale. Può raggiungere anche i 60 cm di altezza. Le foglie hanno margine intero o appena seghettato, sono di forma ovale e possono raggiungere i 2-5 cm di lunghezza. Il colore varia dal verde pallido al verde intenso, ma esiste una varietà molto aromatica con foglie violette.

I fiori, piccoli e bianchi (nella varietà violetta sono rosa), sono raggruppati in lunghe spighe tubulari, in forma di grappoli allungati.

semi sono fini, oblunghi e neri.

LE ORIGINI:

Il basilico è nativo e cresce selvatico nell’Asia tropicale e in India. Si diffuse dal Medio Oriente in Antica Grecia e in Italia GIà dai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C., diventando uno degli aromi più usati nella cucina mediterranea.

Solo dal XVI secolo iniziò a essere coltivato anche in Inghilterra e, con le prime spedizioni migratorie, nelle Americhe.

BASILICO PROPRIETÀ E USI: LE VARIETÀ PIÙ DIFFUSE

Ne esistono numerose varietà, ma le più usate sono principalmente due:

  • il BASILICO GENOVESE D.O.P., coltivato soprattutto nei dintorni della cittadina di Prà, dal profumo deciso, indispensabile per il pesto;
  • il NAPOLETANO, con foglie più larghe rispetto al precedente e un leggero sentore di menta.

Per completezza, vi ricordo che sono state classificate circa 60 varietà e cultivar di Ocymum  basilicum,   che si differenziano per aspetto e aroma. Oltre alle due citate sopra, ricordiamo :

  • Crespo (O. basilicum ‘Crispum’), dalle grandi foglie dalla superficie increspata e dal profumo intenso (che cresce rigoglioso sul mio balcone insieme al rosso)
  • Greco (O. basilicum ‘Minimum’), dalle piccole foglie allungate, ha un profumo più dolce e meno pungente delle varietà a foglie larghe e si adatta meglio ai climi freddi. Gli altri anni ne avevo sempre un bell’alberello…
  • Tailandese (O. basilicum var. thyrsiflora), l’aroma delle sue foglie ricorda la menta e il chiodo di garofano, e si utilizza con i frutti di mare e nelle minestre esotiche. Ha un profumo di liquirizia per il suo contenuto di estragolo.
basilico tailandese
  • Porpora messicano (O. basilicum ‘Purple Ruffles’), con foglie decorative di color porpora e fiori rosa pallido, ha un aroma dolce ed un po’ piccante, si può usare nelle insalate.
  • Basilico messicano (O. basilicum ‘Cinnamon’), con un forte profumo di cannella e dai fiori color porpora.

BASILICO PROPRIETÀ E USI. GLI USI IN CUCINA:

Si sposa alla perfezione con tutti gli ingredienti della cucina mediterranea, dal pesce alle verdure, dalla pasta alle carni bianche.

L’abbinamento migliore è senza dubbio con il pomodoro: è infatti ottimo nei sughi e in tutte le preparazioni a base di pomodoro. Si usa nelle insalate spezzettato, in piatti di verdure e di carne.

Il basilico deve essere utilizzato fresco e aggiunto alle pietanze a fine cottura. La cottura, infatti, ne attenua velocemente il sapore fino a neutralizzarlo, lasciando poco del suo profumo. Va spezzettato a mano o pestato con un mortaio,per rompere le cellule che contengono l’olio essenziale, liberandone l’aroma.

Quando essiccato, perde completamente il suo aroma, lasciando un debole profumo di fieno. In frigorifero si può conservare per qualche giorno, avvolto in un canovaccio da cucina. Le foglie congelate conservano, invece, il sapore per diversi mesi.

Il basilico si coltiva facilmente,anche in piccoli vasi, praticamente tutto l’anno.

Le piante di basilico devono essere regolarmente cimate, asportando gli apici vegetativi e i fiori, per consentire una crescita rigogliosa e per allungare il ciclo di vita, che termina con la produzione dei semi. Sui fusti lasciati a fiorire, la crescita delle foglie rallenta e si ferma, il fusto diventa legnoso, e cala la produzione dell’olio essenziale che produce il profumo. I semi possono tuttavia essere seminati l’anno successivo.

La propagazione per semina si effettua in primavera, verso marzo-aprile

ALTRI USI:

Il suo olio essenziale è utilizzato per la preparazione di profumi e liquori; dalla distillazione della pianta fresca si ottiene un’essenza contenente eucaliptolo ed eugenolo.

Come pianta medicinale, le foglie e le sommità fiorite vengono utilizzate per preparare infusi ad azione sedativa, antispastica delle vie digerenti, stomachica e diuretica, antimicrobica e antinfiammatoria.

Il basilico è utilizzato anche contro l’indigestione e come vermifugo. Come collutorio è indicato contro le infiammazioni del cavo orale. L’olio è utilizzato per massaggiare le parti del corpo dolenti o colpite da reumatismi.

COMPOSIZIONE CHIMICA:

Le differenti varietà hanno un numero variabile di oli essenziali che conferiscono alla pianta il tipico profumo nelle diverse sfumature. L’aroma caratteristico della specie comune in Italia dipende dall’eugenolo, una sostanza chimica presente in grande quantità anche nei chiodi di garofano.

Negli oli essenziali, a seconda della varietà e della stagione di coltivazione, sono stati trovati e analizzati ben 29 costituenti differenti, tra cui:

  • linalolo, tra il 56,7–60,6%
  • epi-α-cadinolo (8,6–11,4%)
  • α-bergamotene (7,4–9,2%)
  • γ-cadinene (3,3–5,4%)
  • germacrene D (1,1–3,3%)
  • canfora (1,1–3,1%)

VALORI NUTRIZIONALI per 100 g :

  • Energia    39 kcal (160 kJ)
  • Proteine   4,1 g
  • Carboidrati Totali  5,1 g
  • Fibre    5,2 g
  • Grassi Totali  0,8 g
  • Acqua 88,0 g

⇒ Vitamine

  • Vitamina A 658  µg
  • Beta carotene: 3142 mcg
  • Acido Ascorbico o Vitamina C  26  mg
  • Tiamina (Vit. B1)  0,08 mg
  • Riboflavina (Vit. B2) 0,31 mg
  • Acido pantotenico (B5): 0,209 mg
  • Vitamina B6  0,17 mg
  • Niacina (Vit. B3) 1,10  mg
  • Vitamina E  0,26 mg
  • Vitamina K  414.8 µg

⇒ Minerali

  • Calcio 250 mg
  • Ferro 5,5  mg
  • Fosforo 37 mg
  • Potassio 300 mg
  • Sodio 9 mg
  • Zinco 0,70 mg
BASILICO GRECO

PROPRIETÀ:Stimolante, digestivo e antispasmodico

Il basilico è ricco di vitamine, sali minerali, flavonoidi e antiossidanti, utili per proteggere il corpo dall’invecchiamento e per contrastare l’azione dei radicali liberi. La scienza nel corso del tempo ha approfondito le proprietà benefiche del basilico che sono soprattutto antinfiammatorie e antibatteriche.

Inoltre il basilico favorisce la digestione e il corretto funzionamento dello stomaco.

È inoltre considerato un tonico per il sistema nervoso e per la mente, in particolare in caso di stress, di stanchezza e di affaticamento.

L’olio essenziale di basilico è utile in caso di stress fisico ed emotivo. In aromaterapia viene utilizzato in caso di insonnia, di crampi allo stomaco e di cattiva digestione. Per calmare la tosse e il raffreddore sono utili i suffumigi con olio essenziale di basilico, che è indicato anche per massaggi e frizioni muscolari.

CURIOSITÀ

Tra gli antichi egizi e i greci,  il basilico era ritenuto di buon auspicio per l’aldilà e si usava per le imbalsamazioni.

I cinesi e gli arabi ne conoscevano le proprietà medicinali, mentre i crociati ne riempivano le navi per cacciare insetti e cattivi odori

Plinio il Vecchio attribuiva alla pianta capacità di generare stati di torpore e pazzia. Gli antichi romani lo associarono inoltre alla figura mitologica del basilisco, creatura a forma di serpente in grado di uccidere con lo sguardo: il basilico sarebbe servito come antidoto al suo veleno.

Una leggenda africana sostiene che il basilico protegga dagli scorpioni.

Nel medioevo, la pianta era utilizzata per guarire le ferite, come quelle di archibugio, ed era un ingrediente dell’acqua vulneraria, usata un tempo per applicazioni esterne. Alcuni naturalisti lo ritenevano invece velenoso.

Lisabetta da Messina, eroina del Decamerone di Boccaccio, seppellì la testa del suo amante in un vaso di basilico.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!