BABUSHKA. La Befana dei Bambini russi

BABUSHKA. LA Befana fuori dall’Italia

Lo abbiamo detto ieri (vedi) : fuori dall’Italia praticamente non esiste un corrispettivo della Befana, che è una figura tipicamente italiana.

In effetti in inglese nemmeno esiste il termine!

Ma in Russia esiste una leggenda che mi ha fatto pensare proprio alla Befana. I bambini russi la chiamano “Donna del Natale”.

Come abbiamo accennato ieri, in Russia il 7 gennaio si festeggia il Natale e, secondo la leggenda, i regali vengono portati da Padre Gelo accompagnato da una figura femminile, che secondo alcune versioni si chiama Babuschka, “Nonnina”, una simpatica vecchietta, la nostra Befana.

BABUSHKA. LA LEGGENDA

C’era una volta una signora che si chiamava Babushka, una vecchietta che passava il suo tempo a pulire la capanna e curare il giardino. Una grande massaia, insomma, che aveva la casa più pulita, lavata e meglio tenuta del villaggio.

Il giardino era bellissimo, la cucina superba. Dall’alba al tramonto, Babushka era occupata a strofinare, lucidare, ordinare.

Quando non puliva e spolverava, cucinava pietanze deliziose in grande quantità.

IL DOLORE DI BABUSHKA

Ma Babushka cercava di tenersi solo occupata, per non pensare a un grande dolore: aveva perso infatti da poco il suo unico figlio piccolo.

Una notte, mentre lei come al solito puliva e rassettava, vennero a bussare alla sua porta alcuni pastori infreddoliti. Babushka era una brava persona e quando questi le chiesero un tetto sopra la testa e qualcosa da mangiare lei aprì la porta e li accolse.

Mentre li rifocillava con ogni ben di Dio, chiese loro come mai fossero in giro con quel tempo orribile.

L’INVITO DEI PASTORI

I pastori le risposero che stavano seguendo una stella, che indicava il luogo in cui era nato un bambino molto speciale, re del cielo e della terra, e che se voleva sarebbe potuta andare con loro.

La invitarono a seguirli e a portare anche lei un dono. Ma Babushka aveva solo un cesto pieno di giochi del suo bimbo morto da piccolissimo, il suo piccolo re, e declinò l’invito.

I pastori partirono e Babushka si mise a riordinare e ripulire. La notte successiva passarono altri pastori e le chiesero di nuovo se volesse andare con loro. Ma, anche stavolta, la donna rifiutò.

Infine si decise: tirò fuori i giocattoli del suo bambino. Ma erano tutti impolverati! E Babushka cominciò a pulirli per bene, finché  non divennero “sbirluccicanti”.

Quattro notti dopo, finalmente,  partì per Betlemme camminando in fretta di villaggio in villaggio. Chiedeva se avevano visto i pastori, ma quando arrivò a Betlemme la stalla era già vuota.

BABUSHKA CERCA ANCORA

Si racconta che da allora Babushka sia ancora alla ricerca del Bambino Gesù. Anno dopo anno va di casa in casa chiedendo: “Si trova qui? È qui il Cristo Bambino?”.   E regala un giocattolo ad ogni bambino che incontra…

IL MENU RUSSO

Che cosa mangeranno in Russia per il loro Natale?

Blinis con caviale, naturalmente (vedi), quelle deliziose crespelle salate, piccole, morbide e gonfie che venivano preparate alla fine dell’inverno. Per la loro forma tonda e il loro colore giallo, infatti, i blinis simboleggiano il ritorno del sole.

Immancabile l’insalata russa, che in realtà in Russia si chiama insalata Olivier!  

La portata principale di solito è  un arrosto di maialino da latte con polenta oppure, chi preferisce il pesce, serve la kulebiaka, una ricca sfoglia ripiena di salmone, funghi e grano

La cena solitamente si conclude con vari dolci, come il rotolo di papavero, i prianiki (dei biscotti con miele e spezie) oppure dei dolcini alla ricotta.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!