ARRIGONI E IL CASO DI PIAZZALE LORETO (#4)

ARRIGONI E IL CASO DI PIAZZALE LORETO è il QUARTO romanzo che lo scrittore Dario Crapanzano, scomparso nel 2020, ha dedicato alle indagini del Commissario Capo Arrigoni. Vediamo che cosa accade in questo libro.

ARRIGONI E IL CASO DI PIAZZALE LORETO: Milano, 1952

Dario Crapanzano

Prima Pubblicazione 2013 (Frilli Editore)

Anno Edizione : 2015

Editore: Mondadori

Pagine : 176 p.

Genere : giallo storico

Preceduto da : Il delitto di via Brera: Milano, 1952

Seguito da : Arrigoni e l’omicidio di via Vitruvio, Milano, 1953

ARRIGONI E IL CASO DI PIAZZALE LORETO: il libro

Milano, 1952. In una gelida mattina di dicembre, in una viuzza intorno a via Porpora, il corpo di una giovane e bella donna bionda viene ritrovato senza vita all’interno della sua Topolino amaranto: uccisa, come si scoprirà dall’autopsia, da una letale iniezione di cianuro. Si tratta di Gilda Dell’Acqua, proprietaria di un bar tabacchi in piazzale Loreto.

L’inchiesta, condotta dal commissario capo del Porta Venezia Mario Arrigoni, coinvolge il pittoresco mondo dei frequentatori del locale, la gemella della vittima, uno zio sfuggente e lascivo, un attempato ed enigmatico marchese e signora, il gestore di una bisca clandestina, una splendida amica dai costumi disinvolti…

Gli investigatori si muovono fra eventi dove fanno capolino eccitanti festini, relazioni ambigue, la droga e il gioco d’azzardo. Ma l’indagine non procede di un passo: non emergono moventi attendibili ne’ tanto meno prove, e i sospetti si dissolvono come neve al sole.

Arrigoni è ormai pronto ad alzare bandiera bianca e a chiudere l’indagine con un nulla di fatto, quando un brillante guizzo intuitivo dell’ispettore Giovine riapre i giochi creando le premesse per arrivare alla più impensabile e sconvolgente soluzione del caso

ARRIGONI E IL CASO DI PIAZZALE LORETO: l’autore

Dario Crapanzano (Milano, 12 gennaio 1939 – 21 ottobre 2020) è stato uno scrittore e pubblicitario italiano. Nato a Milano nel 1939, si laureò in Giurisprudenza all’Università Statale e si diplomò all’Accademia di Arte Drammatica. Dopo aver lavorato in campo pubblicitario, esordì nel 1967 con la guida sentimentale A Milano con la ragazza…e no.

Nel 2005 pubblicò il romanzo ironico-epistolare Ciao ipocondriaco, ma fu nel 2011 che raggiunse la notorietà creando il personaggio del commissario Mario Arrigoni che sarà protagonista di 9 indagini. Nel 2018 con La squillo e il delitto di Lambrate introdusse il nuovo personaggio della investigatrice-squillo Margherita Grande.

Crapanzano è morto a 81 anni il 21 ottobre 2020 nella sua abitazione milanese

ARRIGONI E IL CASO DI PIAZZALE LORETO: breve riassunto e commento personale

È la mattina di domenica 7 dicembre e a Milano è il giorno di Sant’Ambrogio. Nonostante la festa, come ogni mattina alle otto in punto il ragionier Spartaco Spezzaferro lascia la sua abitazione per la consueta passeggiata in compagnia del fido Volpino.

Ma il cagnolino trascina il suo padrone verso una Topolino parcheggiata. Al suo interno, il povero ragioniere trova una giovane donna. E, invece di lasciare a qualcun altro il compito della scoperta

suonò al campanello di una villetta e, informando gli abitanti della situazione, chiese di poter telefonare alla Polizia e alla Croce Rossa, restando poi disciplinatamente in attesa del loro arrivo

L’ambulanza arriva poco dopo: ma non c’è nulla da fare. La giovane è morta. Intanto raggiungono la “scena del delitto” anche due poliziotti del commissariato Porta Venezia.

Sono l’ispettore Giovine e l’agente Di Pasquale, il giovane napoletano prediletto dal commissario capo Mario Arrigoni, che quella mattina era di riposo, come il suo vice Mastrantonio.

Dai documenti i due scoprono che la vittima è Gilda Dell’Acqua, nata a Milano il 7 gennaio 1931.

E un giovane, Adalberto Ambrosioni, spiega ai due poliziotti che la ragazza, insieme alla sorella gemella Violetta, gestiva un bar tabacchi a Piazzale Loreto.

Mentre i suoi uomini si occupano di comunicare la triste notizia ai parenti della giovane, il commissario Arrigoni invece si gode la giornata in famiglia.

Così, dopo la messa in basilica e un giro tra le bancarelle della fiera degli “oh bej oh bej”, può gustare le deliziose lasagne della moglie e il coniglio in umido della madre…

Purtroppo la quiete domestica viene interrotta dallo squillo del telefono. È Giovine: vuole solo avvertire il suo capo del ritrovamento della mattina. Per poter avviare le indagini serve l’autopsia.

Che rivela come la giovane sia morta per avvelenamento da cianuro. Qualcuno le ha fatto un’iniezione… il dottor Mariotto segnala poi al suo amico commissario la presenza di cocaina sulla punta della lingua della bella Gilda. Come sottolinea Arrigoni :

francamente la cocaina proprio non me l’aspettavo! È stata una droga molto diffusa nel primo ventennio del secolo, ma sembra che attualmente sia consumata solo in certi ambienti dell’alta società, alla quale la defunta certo non apparteneva. E poi è molto cara e non credo sia semplice procurarsela, almeno per quel poco che ne so.

Questa volta a seguire l’indagine insieme al commissario saranno l’ispettore Giovine e Di Pasquale.

Naturalmente si impone un sopralluogo al bar tabacchi, dove il commissario fa la conoscenza del viscido zio di Gilda, Donato Magnaghi, che tra l’altro è il tutore delle gemelle fino al compimento dei 21 anni.

Ambrosioni si rivela una fonte inesauribile di notizie e segnala al commissario un certo Emanuele, che sembra il probabile spacciatore di Gilda.

Insieme ai suoi uomini, Arrigoni interroga amici e conoscenti della ragazza, alla ricerca del responsabile dell’omicidio.

Conosciamo così una serie di loschi personaggi e ci immergiamo anche nel clima dell’epoca.

L’autore ne approfitta per raccontarci diversi “dettagli storici”, come ad esempio la diffusione dei fotoromanzi, incentivata addirittura da Cesare Zavattini per aumentare il numero dei lettori.

Nonostante l’impegno profuso, Arrigoni si ritrova in alto mare ed è sul punto di gettare la spugna

D’altronde, non si può sempre vincere, l’importante è sapere di aver fatto fino in fondo il proprio dovere… se poi uno è un po’ fesso, che colpa ne ha? Parlo per me, naturalmente, – concluse Arrigoni con un apprezzabile tocco di autoironia, cercando poi consolazione nel primo sigaro della giornata.

Per fortuna si fa avanti l’ispettore Giovine, deciso a portare a termine anche quell’inchiestaE Giovine ricomincia da capo e arriva alla conclusione a cui noi eravamo arrivati sin da subito:

– Ed ecco forse trovato il più abbietto dei moventi e il più imprevedibile dei colpevoliMai avrei potuto pensare che un essere umano sarebbe stato capace di tanto!.. Piccolo dettaglio non trascurabile, senza il quale la mia ipotesi non sta in piedi: ci mancano prove concrete, ma non saprei proprio dove andarle a cercare.

Arrigoni però un asso nella manica ce l’ha…. E ancora una volta porta a casa il risultato. Apprezziamo ancora una volta l’empatia del burbero commissario:

mi resta la grande amarezza di assistere al fallimento esistenziale di una giovane che forse, con un po’ più di comprensione e affetto da parte di tutti, poteva diventare un’altra persona…

Senza dubbio tra i miei preferiti, ve lo consiglio se amate le atmosfere rétro dei gialli di Crapanzano e vi piacciono i gialli che hanno qualcosa da insegnarci

VOTO : 10/10

ARRIGONI E IL CASO DI PIAZZALE LORETO: Serie commissario Arrigoni

  1. Il giallo di via Tadino: Milano, 1950, Genova, Fratelli Frilli, 2011
  2. La bella del Chiaravalle: Milano, 1952, Genova, Fratelli Frilli, 2012
  3. Il delitto di via Brera: Milano, 1952, Genova, Fratelli Frilli, 2012
  4. Il caso di piazzale Loreto: Milano, 1952, Genova, Fratelli Frilli, 2013
  5. L’omicidio di via Vitruvio: Milano, 1953, Milano, Mondadori, 2013
  6. L’assassinio del prete bello: Milano, 1953, Milano, Mondadori, 2015
  7. Il mistero della giovane infermiera: Milano, 1953, Milano, Mondadori, 2016
  8. Arrigoni e l’omicidio nel bosco, Milano, Sem, 2018
  9. Arrigoni e il delitto in redazione, Milano, Sem 2020

Serie Margherita Grande

Serie Fausto Lorenzi

  • Il furto della Divina Commedia. Un’indagine di Fausto Lorenzi, Milano, Mondadori, 2019
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!