Aguglia e Alaccia. I pesci azzurri poco conosciuti

Aguglia e Alaccia: per conoscere meglio il pesce azzurro

Nei giorni scorsi abbiamo parlato di pesce azzurro e conosciuto le specie che fanno parte di questa “varietà”. Conosciamo ora meglio due pesci poco conosciuti, l’AGUGLIA e l’ALACCIA.

Aguglia e Alaccia: l’ Aguglia(Belone belone):

Pesce azzurro tra i più diffusi nel mar Mediterraneo (e non solo), l’aguglia unisce alle sue ottime qualità dal punto di vista nutrizionale una grande accessibilità grazie al suo costo poco elevato.

E’ di colore blu scuro sul dorso e diventa argentea andando verso la zona dei fianchi, mentre il ventre è giallastro; sono invece verdi le ossa della colonna vertebrale.

Le mascelle dell’aguglia sono piuttosto pronunciate e hanno quasi l’aspetto di un becco. Può arrivare ad una lunghezza che supera gli 80 cm e ad un peso superiore al chilogrammo.

Aguglia : Habitat

Si trova molto facilmente nel Mar Mediterraneo, ad esempio nella zona dell’Adriatico, ma anche nell’Atlantico orientale, nel mar d’Azov e nel mar Nero. E’ inoltre presente nelle aree vicine alle coste delle Canarie, delle Azzorre, di Capo Verde e di Madera.
E’ un pesce pelagico che predilige la vita in branchi molto numerosi, formati anche da decine di esemplari. Vive solitamente al largo delle coste, anche se in estate punta verso la riva per deporre le uova.

Aguglia : Proprietà nutritive

Appartenendo alla categoria del pesce azzurro, contiene una buona dose di acidi grassi essenziali di tipo Omega 3.

Ha un 70% di parte edibile e le sue ottime carni bianche sono dotate di una grande quantità di sali minerali come calcio, potassio, sodio, fosforo e vitamina A; è uno dei tipi di pesce maggiormente consigliati nelle diete, dato il basso contenuto di grassi (per lo più polinsaturi) e il buon apporto dal punto di vista proteico. 100 grammi di alimento forniscono solo 80 calorie

Aguglia : Stagione

Si trova tutto l’anno, ma quelle dell’Adriatico sono reperibili da giugno a novembre.
SCEGLIERE le Aguglie
  • L’aguglia deve avere un odore delicato, gradevole, non ammoniacale.
  • L’aspetto deve essere brillante, il corpo rigido e sodo, le squame aderenti. Le branchie devono essere rosa-rosse, l’occhio vivo e sporgente con la pupilla nera, non arrossata.
  • La pancia non deve risultare gonfia.

CONSERVARE le Aguglie

L’aguglia è un pesce che deve essere consumato o congelato il prima possibile. Appena acquistato deve essere eviscerato e lavato accuratamente sotto acqua corrente.

Quindi è possibile conservarlo in frigorifero, ben coperto da pellicola alimentare o chiuso in un sacchetto freezer, per 1 o 2 giorni al massimo.
Se è molto fresco, è possibile anche congelarlo, a -18°C, in appositi sacchetti ben chiusi, avendo l’accortezza di eliminare quanta più aria possibile. Si può così conservare 3 mesi.

PULIRE le Aguglie

Eliminare le interiora, incidendo il dorso sotto le branchie, ed estraendole. Se occorre eliminare le squame farlo passando il coltello dalla coda verso la testa.  Sciacquare abbondantemente sotto acqua corrente.

Agluglie : usi in cucina

Esistono tante sfiziose ricette che è possibile realizzare utilizzando questo pesce: ad esempio, può essere cucinato al forno, oppure in padella con piselli e pomodorini; se volete un piatto leggero, due buone alternative potrebbero essere quelle dell’aguglia al limone o al pangrattato.

Se non cercate necessariamente qualcosa di dietetico, potete semplicemente friggerle, servendole da sole oppure accompagnate da purè di patate.

 

Se vi capita di trovarla in pescheria (mai in quella in cui mi servo di solito, però l’ho trovata ad Avezzano e costa veramente pochissimo, meno delle sarde. Pensate che di solito i pescatori la ributtano in mare!), provate a cucinarla secondo questa ricetta : TRANCIO DI AGUGLIA AI PROFUMI DEL MEDITERRANEO

Aguglia e Alaccia: l’ Alaccia (Sardinella aurita)

Molto simile alla sardina, è un pesce molto comune nel Mediterraneo, specie nelle acque della Sicilia. Raro in Adriatico, si trova anche nell’Atlantico.

E’ comunque reperibile tutto l’anno.
L’alaccia appartiene alla famiglia delle Clupeidae – la stessa di sardine  e aringhe.

Si distingue dalle sardine per la dimensione maggiore (l’alaccia può arrivare a 25-35 centimetri di lunghezza) e per la forma più spessa. Ha inoltre una caratteristica linea di colore giallo sul fianco.

In passato, conservata sotto sale, era uno dei principali alimenti dei lupi di mare che solcavano il Mediterraneo.

Alaccia : USI IN CUCINA

In particolare è a Lampedusa che si riscontra la più radicata tradizione legata alla sua pesca e al suo consumo. I pescatori dell’isola, infatti, sin dalla fine del XIX secolo, ne fecero la propria principale forma di sostentamento durante le lunghe battute di pesca alle spugne che li trattenevano per mesi in mare, raggiungendo spesso le acque della Libia e della Tunisia. Il pesce veniva lasciato per tre giorni ad insaporire sotto sale, quindi ripulito e messo sott’olio in barattoli di vetro. L’alaccia salata di Lampedusa è un presidio Slow Food

Preparata in questa maniera, l’alaccia viene consumata anche oggi come antipasto, o accompagnata con pane.

Ha carni poco apprezzate perché piene di spine ma, se opportunamente diliscata, si presta a ottime preparazioni gustose. Il prezzo contenuto ne fa una delle specie più apprezzate dalle cuoche siciliane che la trasformano in deliziose fritture e gustosi involtini. L’alaccia è presente in tante ricette della tradizione siciliana

Alaccia : Valori nutrizionali
lE CARNI DI alaccia sono ricche di selenio, vitamina A, zinco, ferro e calcio.

Valori medi per 100 g di parte edibile
  • Acqua 64,4 g
  • Proteine 18,8 g
  • Grassi 15,2 g
  • Energia 212 kcal
  •  Colesterolo 66,6 mg
  • Vitamina A 13,4 µg
  • Fosforo 215 mg
  • Potassio 430 mg
  • Magnesio 40 mg

QUI trovate la ricetta delle alacce in pastella, uno dei tanti metodi usati dai nostri avi per insaporire ingredienti poveri.

UNA CURIOSITÀ:

Il nome deriverebbe dal termine siciliano che indica il sedano, sapore che caratterizza le carni di questo pesce

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!