AGRUMI. LA FAMIGLIA BENEFICA

AGRUMI. LA FAMIGLIA BENEFICA: Introduzione agli agrumi, una delle famiglie di frutti che arricchisce il nostro inverno.

Gli agrumi fanno bene, anzi benissimo!

Gli agrumi sono un alleato prezioso per la linea e la salute. Non solo per la presenza di vitamine antiossidanti (soprattutto la C) e di oli essenziali ma anche perché possiedono importanti virtù depurative e antinfiammatorie, grazie all’azione di una sessantina di polifenoli: uno di questi, l’espiridina, tonifica i vasi sanguigni diminuendo la loro permeabilità e prevenendo la formazione di cellulite.

Avendo un’azione depurativa anche sul fegato e sul ristagno biliare, gli agrumi riequilibrano il colesterolo e favoriscono il drenaggio.

Gli agrumi rossi, in particolare, contengono antocianine, le molecole che danno il caratteristico pigmento rosso e sono in grado di bloccare lo sviluppo dei radicali liberi che rallentano e affaticano il metabolismo. Infine, grazie al basso contenuto di sodio, gli agrumi sono particolarmente indicati a chi soffre di ritenzione idrica.

Conosciamo meglio questa famiglia.

AGRUMI. INTRODUZIONE

Con il termine agrumi si indicano le piante coltivate del genere Citrus della sottofamiglia Aurantioideae (famiglia delle Rutaceae) e i loro frutti.

Il termine prende origine dalla forma latina cedrus, derivante a sua volta dalla parola greca kedros, che indicava alberi di cedro, pino e cipresso.

La sottofamiglia comprende specie definite e stabili ma anche molte varietà e mutazioni naturali, nell’infiorescenza come pure nei frutti, per cui si trovano vari tipi di agrumi in varie parti del mondo.

Oltre a ciò sono stati sviluppati numerosissimi ibridi.

AGRUMI. Un po’ di storia

Gli studiosi oggi concordano nel ritenere le regioni tropicali e subtropicali del Sudest asiatico, del nord-est dell’India, della Cina meridionale, della penisola indo-cinese e dell’arcipelago malese i centri dai quali iniziò la diffusione negli altri continenti di tutte le piante del genere Citrus.
Esse hanno poi raggiunto l’Europa in tempi diversi.

Sembra che il primo a giungere in Europa sia stato il cedro, ben noto tra gli antichi Romani come pomo di Persia. Del resto, dà il nome a tutto il genere.

I Romani conoscevano anche il limone e l’arancio amaro, ma la loro coltivazione è stata introdotta nel Mar Mediterraneo solo nel X secolo dagli Arabi.

La coltivazione dell’arancio dolce si deve invece ai Portoghesi nel XVI secolo, mentre risale addirittura al XIX secolo l’acquisizione del mandarino.

L’Italia (soprattutto la Sicilia) occupa un posto di rilievo nella produzione mondiale degli agrumi, che si concentra nelle regioni meridionali, in particolare Sicilia e Calabria.

AGRUMI. CARATTERISTICHE BOTANICHE

Gli agrumi sono soprattutto piante sempreverdi, con foglie lanceolate o ellittiche, intere, coriacee, articolate sul picciolo. Nelle piante da seme ci sono delle spine più o meno grandi accanto alle foglie, ma le piante che vengono coltivate nei frutteti di solito le perdono.

⇒FIORI:

I fiori si chiamano zàgare e sono generalmente bianchi, sebbene alcune specie presentino boccioli variamente colorati. I fiori di limone e di cedro hanno generalmente una sfumatura violacea.

A seconda della specie, i fiori sono di grandezza variabile, e possono misurare da 1 a 5 cm di diametro. Sono tutti molto profumati.

⇒ FRUTTI

In botanica il frutto degli agrumi è definito esperidio. Si tratta cioè di una specie di bacca, la cui polpa è divisa in spicchi contenenti un certo numero di semi

La forma dei frutti varia da tondeggiante, a volte schiacciata ai poli, a un ovoide allungato e appuntito.

La buccia è costituita da uno strato esterno rugoso, raramente liscio, colorato dal giallo all’arancione fino al rosso, e da uno strato interno bianco e spugnoso chiamato albedo che può essere più o meno spesso.

Di solito la buccia non si mangia con il frutto, ma è commestibile. Infatti se ne fa largo uso in cucina.

Il frutto sbucciato è costituito da spicchi avvolti ciascuno nella propria membrana a protezione di un insieme di particelle filiformi assai succose. I semi sono alloggiati all’interno degli spicchi e sono molto coriacei. Non essendo in alcun modo commestibili, si producono preferibilmente varietà di agrumi prive di semi.

AGRUMI. PARTI DEL FRUTTO

Come ci mostra la figura (fonte: it.contentotrade.net), il frutto degli agrumi è costituito da tre parti fondamentali: flavedoalbedo ed endocarpo. Il pericarpo è l’insieme di flavedo ed albedo.

  • Il flavedo è la parte esterna della buccia (quella colorata)
  • L’albedo è la parte interna, quella di colore bianco.
  • L’endocarpo è la parte comunemente definita come polpa che è suddivisa in diversi spicchi nei quali sono contenuti i semi.

Classificazione delle specie del genere Citrus

A livello mondiale i frutti di agrumi sono divisi in cinque gruppi di significativa importanza economica: arance dolci, mandarini, pompelmi, limoni e lime.

Altre specie quali l’arancio amaro, il pomelo, il cedro hanno minore  importanza dal punto di vista commerciale.

Le tre specie originarie, da cui sono derivate tutte le altre, sono mandarini, pomeli e cedri.

Nel prossimo articolo, parleremo degli agrumi più diffusi e di quelli “dimenticati”.

Per saperne di più sugli usi in cucina degli agrumi, cliccate QUI

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!