AGLIO OLIO E ASSASSINO di Pino Imperatore

AGLIO OLIO E ASSASSINO  è un altro divertente romanzo giallo dello scrittore Pino Imperatore, che ci regala un libro spassoso e ci fa conoscere nuovi amici! Vi racconto perché mi è piaciuto

AGLIO OLIO E ASSASSINO

Pino Imperatore

Prima pubblicazione : 2018

Editore : DeA Planeta Libri

Pagine : 368 p.

Genere : mystery

Seguito da : CON TANTO AFFETTO TI AMMAZZERO’

AGLIO OLIO E ASSASSINO: il libro (dal sito dell’editore)

Nell’affascinante quartiere di Mergellina, Francesco e Peppe Vitiello gestiscono la premiata trattoria Parthenope, dispensando buoni piatti e aneddoti ancor più saporiti.

L’ispettore Gianni Scapece, amante della cucina non meno che delle donne, lavora nel commissariato appena aperto di fronte al locale e dove si racconta che viva il fantasma di una vedova allegra. Per lui è un ritorno a casa, perché in quel quartiere ci è nato, e nell’ospitalità dei Vitiello ritrova il calore e la veracità che aveva perduto.

Nelle settimane che precedono il Natale, però, Napoli è scossa dall’omicidio di un ragazzo, il cui corpo viene letteralmente “condito” dall’assassino con aglio, olio e peperoncino. Perché un rituale così macabro? Quale messaggio nasconde?

Per trovare la risposta, l’ispettore dovrà scavare tra simboli, leggende e credenze della cultura partenopea, aiutato dalla tenacia del suo capo, il commissario Carlo Improta, e dalle scoppiettanti intuizioni dei Vitiello.

In un romanzo che mescola con sapienza la commedia e l’indagine poliziesca, Pino Imperatore dirige un formidabile coro di passioni e allegria, di bassezze e colpi di genio. Un’avvincente corsa contro il tempo, con uno straordinario, pirotecnico finale.

AGLIO OLIO E ASSASSINO : L’AUTORE

Pino Imperatore è nato a Milano nel 1961 da genitori emigranti napoletani, vive ad Aversa e lavora a Napoli, dove ha fondato il Laboratorio di scrittura comica “Achille Campanile”. Ha esordito per Giunti con Benvenuti in casa Esposito (2012) e Bentornati in casa Esposito (2013), veri e propri bestseller del passaparola. Con la collaborazione di Paolo Caiazzo e Alessandro Siani, dal primo romanzo ha tratto una commedia teatrale di grande successo.

Tra i numerosi riconoscimenti, ha ottenuto il premio “Massimo Troisi” per la scrittura comica. Con Nando Mormone ha curato l’antologia Capita solo a Napoli (Mondadori, 2014).

AGLIO OLIO E ASSASSINO : BREVE RIASSUNTO E COMMENTO PERSONALE

Inizi a leggere questo romanzo pensando che si tratti di un giallo, invece ti ritrovi per le mani un libro che è tante cose in una, difficile da inquadrare in una categoria precisa. E forse è proprio questo che mi piace dei romanzi di Imperatore, il fatto di essere fuori da qualsiasi schema.

I personaggi sono tutti affascinanti e ci conquistano con la loro fresca intelligenza e la loro umanità. Mi sono subito innamorata di Nonno Ciccio e di tutta la famiglia Vitiello!

La trama gialla è ben congegnata e c’è il giusto grado di suspense, con tanta dissacrante ironia, che anche nei momenti di maggiore tensione, riesce a stemperare il tutto in una grossa risata!

Ma passiamo al romanzo. Nella città più imprevedibile del pianeta, nel cuore del quartiere di Mergellina, si trova la trattoria Parthenope, luogo di delizie e di rocambolesche avventure. 

E’ il regno di Francesco Vitiello, alias Nonno Ciccio, che, ormai in pensione, ha ceduto le redini al figlio Braciola, al secolo Peppe Vitiello, un vero maestro dell’arte culinaria:

dal padre aveva ereditato non solo l’abilità nel preparare piatti tipici della cucina partenopea e mediterranea, ma anche il carattere gioviale e allegro, la battuta pronta e un’arguzia fuori dal comune.

All’inizio del romanzo facciamo la conoscenza dei vari personaggi che compaiono in questo e nel successivo romanzo. Così scopriamo che la mascotte della trattoria è un meticcio, Zorro, e che in cucina Peppe può contare sull’abilità e sull’esperienza di due cuoche provette, Bettina e Cristina Giaquinto.

Nel fine settimana, il geniale figlio di Peppe e Angelina, Diego, dà una mano in trattoria. C’è poi anche la figlia maggiore di Peppe, Isabella,

di dieci anni più grande di Diego, lodata da tutti per l’avvenenza e la disarmante dolcezza.

Nonno Ciccio nutriva per lei un’adorazione la cui intensità era direttamente proporzionale, e diametralmente opposta, all’antipatia che provava per Angelina, la moglie di Peppe, un donnone la cui indole burbera era oggetto di continui dibattiti e pettegolezzi fra gli abitanti di Mergellina e zone limitrofe.

Tre mesi dopo il passaggio di consegne, nel palazzo di fronte alla trattoria fu aperto un commissariato di polizia

e per i Vitiello e la Parthenope nulla fu più come prima.

Infatti faremo presto la conoscenza del protagonista del romanzo, l’ispettore Gianni Scapece, che indaga su un efferato delitto. La vittima, Amedeo Caruso, 34 anni, figlio di un grosso imprenditore, era stata trovata completamente nuda, circondato da olio, aglio e peperoncino

“La posizione del corpo, la padella piena d’aglio e olio e i peperoncini fanno pensare a un rituale. Una vera e propria messinscena. Molto macabra. L’assassino ha voluto lanciare un messaggio. Sì, ma quale?”.

Appena nonno Ciccio scopre che il suo solitario cliente, che per tre volte consecutive ha mangiato polipetti con i ceci, è l’ispettore Gianni Scapece, subito ne approfitta per parlare con lui dell’omicidio Caruso e si offre per “consulenze”:

Comunque, ispetto’, se avete bisogno del nostro aiuto, stiamo qua, a vostra disposizione. Sapete com’è, fra ’na chiacchiera e l’altra vi possiamo aiutare a imboccare la strada giusta. Il cervello non lo teniamo mai a riposo».

Tra una battuta e l’altra, mentre il Natale si avvicina, Scapece si ritrova a confidare ai Vitiello sempre nuovi dettagli dell’inchiesta che sta conducendo.

L’incontro con Isabella scombussolerà il flemmatico ispettore:

Quando Isabella sbucò dalla cucina insieme al padre, Scapece si ricordò di una scena del film Chi ha incastrato Roger Rabbit. Quella in cui la femme fatale Jessica dice al detective privato Eddie Valiant: «Io non sono cattiva; è che mi disegnano così».

Tutti i Vitiello daranno un contributo fondamentale alle indagini, persino Angelina, che mette in guardia Scapece: l’assassino colpirà ancora…

Quando poi si scopre che il misterioso killer sta inviando degli avvertimenti a Scapece, per Nonno Ciccio è chiaro:

«Ispettore, quest’assassino ce l’ha con voi…Forse vi conosce personalmente».

Come aveva previsto Angelina, i cadaveri aumentano e diventa sempre più urgente riuscire a fermare l’assassino.

Fino alla fine del romanzo starete con il fiato sospeso e proverete a cercare la soluzione. Un romanzo che vi conquisterà e che vi consiglio davvero

VOTO : 10 /10

/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!